Grace
Entro in classe, trovo l'unico banco libero e mi siedo, quest'ora sono sola perché io ho lezione di storia e invece Vic e Dustin hanno inglese.
Prendo l'occorrente e lo metto sul banco, sento qualcuno sedersi di fianco a me, mi volto e.. non ci posso credere
« Tu?»
«Ma ciao rossa, menomale che siamo in aula e non in strada altrimenti avrei temuto veramente tanto la mia incolumità»
Non ci credo, il ragazzo che stavo per investire stamattina. Da vicino noto che degli occhi verdi, che a guardarli sembrano due pozze dove solo a guardarle ti ci perdi dentro.
«Si dà il caso che fossi tu quello in mezzo alla strada non io, impara che quando il semaforo è rosso devi fermarti» sbuffo
Lui ride, mette le cuffie e inizia ad ascoltare la musica.
Io non capisco, viene a lezione e sta con le cuffie e per carità fatti suoi, però potrebbe avere almeno il rispetto per chi a differenza sua vuole ascoltare la lezione e non le sue stupide canzoni, perché sì nonostante abbia le cuffie mi sta praticamente facendo sentire tutto ciò che ascolta lui perché avrà il volume al massimo e mi sta disturbando.
Sbuffo e penso che fra poco finirà la lezione e finalmente potrò andare lontana da lui.
La lezione passa e come questa anche tutte le altre, finalmente io Vic e Dustin ci ritroviamo fuori la mensa, entriamo prendiamo da mangiare e ci sediamo.
«Allora, novità? Come sta andando il primo giorno?» chiedo
«Una meraviglia, mi sono anche iscritto alla squadra di basket, domani avrò le prove» risponde Dustin
«Si dai anch'io tutto ok, tu invece? » chiede Vic
«Bene dai» rispondo, anche se penso che quell'ora passata con quel ragazzo a fianco ad ascoltare le sue inutili canzoni poteva essere un'ora da evitare.
Finito di pranzare, andiamo a fare l'ultima lezione rimasta e dopodiché torniamo a casa.
Rientrati a casa mi siedo sul divano, prendo il telefono e provo a rintracciare mia madre.
Non la sento da un paio di giorni, lavora tanto e viaggia altrettanto quindi non è facile sentirsi molto.
Dopo il quarto squillo risponde
« Tesoro, come stai?»
« Ei mamma tutto bene tu?»
«Stanca,ma tutto ok. Allora, che mi racconti, com'è stato il primo giorno? »
«Mh, niente male»
Parlo per altri 10 minuti con mia madre, poi stacco e vado in camera.
Mi corico e penso a quanto io sia orgogliosa di lei, ha avuto una vita molto difficile ma nonostante tutto é riuscita a rialzarsi e a dare il meglio di se, anche se so benissimo che nonostante la ripresa ogni tanto ha giorni di ricadute. E capisco che non è facile dimenticare quello che ha fatto quello che dovrei definire padre.
Entra Dustin a chiedermi se volessi uscire con lui e Victoria ma si blocca subito
«Eh no eh, cos'è quel faccino?»
«Nulla Dustin, comunque no non mi va molto di uscire»
«Non mi inganni, che c'è? Cos'è successo»
«Nulla veramente,stavo solo pensando»
«Bene allora muoviti e vieni con noi, non obbligarmi a costringerti»
Conoscendolo so che anche contro la mia volontà riuscirà a portarmi fuori da qui e quindi cedo
«Va bene, andiamo»
Usciamo, passeggiamo un po' e infine andiamo in un cafe.
Ci sediamo, ordiniamo e ci mettiamo a parlare un po', ricordando i vecchi tempi. E nonostante qui stia andando tutto bene, pensare al passato ci fa soffrire ancora.
Infine torniamo a casa, ceniamo, guardiamo la tv e andiamo a letto.
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Sotto lo stesso cielo
ChickLitGrace é una studentessa di legge. Dopo un passato burrascoso e dopo vissuto una serie di difficoltà familiari, personali e amorosi, decide di trasferirsi con i suoi due migliori amici. Arrivata nel North Carolina conosce un ragazzo di nome Nathan, a...