"Look, if you had one shot
or one opportunity
To seize everything you ever wanted
In one moment
Would you capture it, or just let it slip?!
"Allora, se tu avessi un colpo
l'opportunità di avere tutto quello che hai sempre voluto,
un momento
lo prendersti al volo o lo lasceresti scivolare via? "
-Eminem-
Se un giorno dovessero chiedermi qual è il ricordo che vorrei cancellare dalla mia memoria per sempre, la risposta sarebbe solo una.
Da piccoli, io e mio fratello non abbiamo mai avuto molto nella vita. Niente giocattoli costosi, niente vestiti firmati, nulla di quello che potremmo avere adesso.
Lui è il mio gemello, ma essendo eterozigote è completamente diverso da me, oltre che a livello fisico, anche mentale.
È nato prima di me, prendendosi tutto il meglio da mia madre, come la gentilezza, il garbo e l'empatia e lasciandomi il peggio, rancore, rabbia e frustrazione. Sono abituato a vivere di queste emozioni.
Nonostante lui sia più grande di me ha sempre vissuto sulle mie spalle. Non è dotato di un gran coraggio, bensì di un gran cuore, ma non gli ha mai portato nulla di buono nella vita.
Più volte ho provato a spronarlo, usando persino le mani, picchiandolo per farlo riprendere dal suo mondo in cui le cose vanno bene, perché non è mai stato così. La realtà dei fatti è che è un fifone.
Quando ci staccavano la luce per via delle bollette non pagate di sera, iniziava ad urlare, e io dovevo fargli da spalla. Ha sempre avuto paura degli insetti, e nessuno può capire cosa poteva succedere quando c'era un ragno in camera.
A me piacciono, ne ho persino avuto uno chiuso in un barattolo da piccolo. La verità è che sono incompresi, proprio come me. Ti guardano con quegli occhietti lucidi, muovendo le loro zanne, ma ti fanno del male solo se attaccati.
Si, mio fratello è un fifone, ma non lo odio. Mio padre invece sì, è stato completamente cancellato dalla mia vita, mettendoci una grande linea sopra il suo nome.
Lui più che un fifone è un senza palle. Non è mai stato capace di mandare avanti la sua famiglia, pur essendone il capo. Non riusciva a mantenere un lavoro o molto spesso addirittura a trovarne uno, e ad ogni cosa rispondeva 'Non lo so fare, non so come farlo'.
Per questo, a sei anni, oltre ad occuparmi degli incubi giornalieri di mio fratello, provavo anche a spronare mio padre. Non ci sono mai riuscito, nonostante ci provassi. Ho cercato in tutti i modi di vedere del positivo in lui, fallendo miseramente ogni volta. Non c'era nulla che volessi imparare da lui, se non il non abbattermi davanti alle avversità. Se lui pensava una cosa, io pensavo l'opposto.
Fino a quel giorno, quando ho deciso che sarei rimasto orfano piuttosto che continuarlo a chiamare padre. Era il nostro compleanno, di me e mio fratello, e mia madre ha voluto a tutti i costi uscire per cena, risparmiando soldi per questo importante giorno per lei.
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Non siamo bravi ragazzi
Roman d'amourPer chi è caduto, ma vuole rialzarsi. «E no caro Bowie, non saremo eroi, neanche per un giorno» «Detroit non è una fiaba in cui il bene trionfa» «Sbandato, incontrollabile, fuori di testa, perso, senza speranze, incontenibile, squilibrato. Così è co...