"And you shouldn't even care about those losers in the air
And the crooked stares
Don't hold back!
'Cuz there's a party over here, so you might as well be here
Where the people care
Don't hold back!"
"E non dovresti nemmeno preoccuparti di quei perdenti in aria
E degli sguardi storti
Non trattenerti!
Perché c'è una festa qui, quindi potresti anche essere qui
Dove la gente se ne preoccupa
Non trattenerti!"
-The Chemical Brothers-
Patricia
Bullizzata.
Sono sempre stata trattata in modo diverso dagli altri quando ero piccola. Ero la ragazzina cicciottella che per quanto avesse il visetto carino non piaceva mai a nessuno.
Mi tiravo su di morale mangiando quello che più mi piaceva, perlopiù cibo spazzatura. Mi faceva sentire meglio.
Riempiva quel vuoto e la mancanza di amici, che faticavano ad arrivare.
Quando persi peso, il mondo attorno a me cambiò. Non ero più invisibile. Quei ragazzi che mi prendevano in giro erano d'un tratto gentili con me, sembrava che la mia esistenza importasse qualcosa finalmente. Avrei potuto approfittarne per avere tutto quello che mi era mancato, invece non l'ho fatto.
Piu loro spendevano una bella parola nei miei confronti più io li trattavo in modo pessimo. Era come se mi stessi prendendo la mia rivincita per tutto il dolore che mi avevano provocato.
Vendicativa.
I pugni dati al sacco erano per loro, e per quegli insulti cattivi che, nonostante il tempo sia passato, porto ancora dentro di me.
Brutta. Mangia patatine. Solitaria. Invisibile. Troppo visibile.
Credevo che con il cambiamento la mia vita sarebbe migliorata. Ci ho creduto davvero, quando pensavo che l'obbiettivo della mia vita fosse compiuto, che avrei avuto la persona dei miei desideri, perché i sogni non erano più irraggiungibili. Invece quella ragazza in sovrappeso fa ancora parte della mia vita. Si nasconde negli angoli e si mostra nei momenti peggiori.
Oggi è uno di quelli.
Dopo essermi resa conto che tutto quello che avevo immaginato con Xander era solo nella mia testa, mi sono rinchiusa nella mia stanza. La tentazione di arrivare alla cucina e abbuffarmi per sfogare tutto il dolore si è fatta sentire, ma ora sono diversa, sono piu forte. Per cui ho preferito fare visita all'armadietto di mia madre e le sue benzodiazepine piuttosto che affrontare il problema come avrei fatto un tempo.
Ho spento il telefono e dormito per circa dieci ore, anche di più.
Al mio risveglio mi aspettavo di sentirmi meglio. Bene, così non è stato. A parte un messaggio relativo a una chiamata di Tiffany e uno di Willy, non ci sono molte attenzioni ricevute.
STAI LEGGENDO
Non siamo bravi ragazzi
RomancePer chi è caduto, ma vuole rialzarsi. «E no caro Bowie, non saremo eroi, neanche per un giorno» «Detroit non è una fiaba in cui il bene trionfa» «Sbandato, incontrollabile, fuori di testa, perso, senza speranze, incontenibile, squilibrato. Così è co...