Colin rappresenta me, chi mi circonda e ognuno di voi, in fondo.
Quindi siate clementi, e provate a mettervi nei suoi panni, provando a capire i suoi pensieri. Se non ci riuscite, va bene lo stesso.
Regalate anche qualche minuto a questa canzone, che è l'opera d'arte di un grande artista.
"I, I will be king
And you, you will be queen
Though nothing will drive them away
We can be Heroes, just for one day
We can be us, just for one day"
"Io, io sarò re
E tu, tu sarai regina
Anche se nulla li scaccerà
Possiamo essere eroi, solo per un giorno
Possiamo essere noi, solo per un giorno"
-David Bowie- ❤️🔥
Sbandato, incontrollabile, fuori di testa, perso, senza speranze, incontenibile, squilibrato. Così è come la gente mi definisce.
Facile parlare, quando non si ha idea di cosa ci sia nella testa dell'altro.
Devo ammettere che nella mia c'è un caos pazzesco, ma non mi sento l'unico colpevole di ciò.
Non sono il più grande della famiglia, né il più piccolo. Sono nel mezzo, questo vuol dire che non sono quello più rispettato né quello più viziato. Si, gli intermedi non hanno una grande importanza, vivono nel limbo.
Ero piccolo quando mia madre è morta, ma ho il suo ricordo ben impresso nella mia mente, nonostante i molti vuoti. Diciamo che a compromettere la mia memoria ci ho messo del mio, non posso dare del tutto la colpa ad altri.
Ricordo però che mi piaceva guardare le stelle con lei, dal terrazzo.
Stendevamo un asciugamano a terra, osservando il cielo, e lei mi diceva i nomi delle varie costellazioni, puntandole con il dito, come Pippo, Pluto, Colin, Valerie. Crescendo mi sono reso conto che non erano esattamente quelli i nomi delle stelle, ma ho continuato a chiamarle così, perché me lo ha detto lei, e così facendo la sento più vicina.
Dopo la sua morte, tutto è andato a perdersi. Mio padre pian piano iniziò ad impazzire. Ognuno di noi ha un diverso modo di raccontare questa storia, vista con occhi differenti.
Io ero molto legato a mio padre.
Mi ha insegnato a rollare gli spinelli, cosa per cui gli sono grato ancora oggi.
Mi ha tramandato il suo amore incondizionato per David Bowie e Lou Reed, che ora sono gli unici a riuscire a calmarmi quando mi vengono strampalate idee per la testa.
Mi ha persino insegnato a provarci con le ragazze, anche se rendendomene conto adesso, devo ammettere che non ci sapeva fare granché. I baci sulle mani non funzionano più, come non funziona la gentilezza e il romanticismo. Le ragazze oggi vogliono essere prese, sbattute sul muro e scopate come si deve. Questo l'ho imparato da solo.
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Non siamo bravi ragazzi
RomancePer chi è caduto, ma vuole rialzarsi. «E no caro Bowie, non saremo eroi, neanche per un giorno» «Detroit non è una fiaba in cui il bene trionfa» «Sbandato, incontrollabile, fuori di testa, perso, senza speranze, incontenibile, squilibrato. Così è co...