4. Lisa e Cassie

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"Reach out, touch faith"

"Allunga la mano, tocca la fede"

-Depeche Mode-

Lisa

Stare insieme a Colin è stato meraviglioso. Per la prima volta ho avuto una sensazione di pienezza nell'animo, con lui al mio fianco. Non l'avevo mai provata.

 Sembra quasi ci sia una piccola ape che gironzola all'interno del corpo cercando qualcosa che non troverà mai. Alle volte, sembrava addirittura avessi le vertigini, come quando di notte ti sembra di cadere nel vuoto, ma risvegliandoti ti accorgi di essere sul tuo letto, al sicuro. 

Lui non mi ha posto le mille domande a cui sono abituata di solito, quando la gente si accorge che c'è qualcosa di diverso in me.

Dopo il giro in bicicletta, siamo andati a casa sua, dicendomi che sarebbe stato meglio non stare  sola. Sembra quasi che lui mi capisca, pur non conoscendomi per niente.

Ci siamo fermati a comprare delle patatine per cena, per noi e per i suoi fratelli. 

Vive in un grande palazzo, al contrario mio. È malandato, ma è meglio di una roulotte. Ha persino un divano e una cucina normale, con tanto di forno e non un fornello da campeggio.

Io mi siedo sul suo comodo divano, e lo guardo cercare qualcosa nel frigorifero. Ne esce una birra e una coca cola, per poi lanciarmi l'ultima. Ho anche molta fame per cui non aspetto ad aprire una busta di patatine.

"Perchè non ti ho mai vista in giro?"

Lascio le patatine sul tavolino per poter rispondere in modo consono alla sua domanda, senza distrazioni, di cui sono vittima.

"Mio padre non mi ha voluta mandare a scuola e sono sempre stata a casa."

Quando mi sorride, mi si scioglie il cuore. Non credo di aver mai visto un ragazzo così bello in tutta la mia vita.

"Cosa è successo a tuo fratello, Lisa?"

Tasto dolente, fino ad adesso ho avevo provato a non pensarci, ma la sua domanda è lecita.

"Jim è diverso, dagli altri ragazzi. Lui ha un modo diverso di amare e alle persone questo non sta bene."

"È incredibile che ci siano ancora persone chiuse di mentalità in questo secolo." 

Mi fa piacere rendermi conto che lui la pensa esattamente come me.

"Domani vai da lui?"

"Sì," rispondo, di getto, bevendo un sorso della mia cola.

"Vuoi che venga con te?"

Resto fissa a guardarlo per poi lanciare le mie braccia al suo collo, abbracciandolo.

"Sarebbe fantastico."

Quando sciolgo l'abbraccio, lui mette una mano fra i miei capelli. Non ho mai avuto nessun tipo di rapporto con i ragazzi, ma ho visto tanti film per passare il tempo. Quindi, so cosa vuol dire quando ti mettono la mano tra i capelli, ma ho anche visto che spesso quando un ragazzo che ti piace ti bacia, le ragazze alzano la gamba, almeno nei film.

Ora sono seduta, e questa cosa non mi è possibile. 

Il mio viso è vicino al suo, molto vicino. Sento il suo respiro sulla mia faccia e il suo buonissimo profumo che mi invade le narici. Guardo i suoi occhi, che ora noto essere un misto tra grigio e marrone scuro, come se fossero macchiati tipo quei bellissimi quadri che vedo in televisione.

Non siamo bravi ragazziDove le storie prendono vita. Scoprilo ora