42. Spike e Maurtis

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"There'll be times

When my crimes

Will seem almost unforgivable

I give in to sin

Because you have to make this life liveable

But when you think I've had enough

From your sea of love

I'll take more than another riverfull

Yes, and I'll make it worthwhile

I'll make your heart smile"

"Ci saranno momenti

In cui i miei crimini

Sembreranno quasi imperdonabili

Mi arrendo al peccato

Perché tu devi rendere questa vita vivibile

Ma quando pensi che ne ho avuto abbastanza

Dal tuo mare d'amore

Prenderò più di un altro fiume pieno

Sì, e farò in modo che ne valga la pena

Farò sorridere il tuo cuore"

-Depeche Mode-


Spike

Palmer Park è bellssimo nel primo pomeriggio. 

Non è tanto il parco in sé, privo del verde che ci si aspetta, con la grande fontana in pietra di cui nessuno si è più preso cura. È l'atmosfera a renderlo magico.

Mentre il sole inizia a calare e crea del rosso nel cielo e la neve poggiata sull'erba e gli scalini, la gente presente è intenta a bere caffè o leggere sulle panchine.

Mi fermerei delle ore solo a guardare tutto questo che ho attorno. Non tutti si rendono conto di quanto bisogna essere grati di poter vivere e osservare.

Da lontano riconosco una ragazza saltellare, racchiusa in un piumino rosso acceso troppo grande per lei. Lei, al contrario degli altri, credo sappia ringraziare per la propria vita.

"Ciao, Valerie."

Le passo il caffè che ho portato per lei, con tanto latte d'avena e poca schiuma.

"Ciao, Spike."

Siede sulla panchina al mio fianco ed esce i guanti dal suo giubbotto. Ne mette uno ed è ben visibile lo strappo che mostra la sua pelle rosea da sotto. Subito lo ritira, rimettendolo al suo posto nella tasca.

"Grazie per il caffè."

La conosco da poco ma la sensazione che ho in sua compagnia è di conoscerla da sempre. Lei ha capito i miei silenzi e non fa domande al riguardo.

"Va tutto bene?" Le chiedo, essendo qui in questo momento per via del suo messaggio e la sua quasi richiesta d'aiuto per il suo desiderato Gabriel.

Guarda davanti a sé. Il vento le muove i capelli e prova a liberarsi di quelli sul viso con le mani, sistemandoli dietro le orecchie.

Non siamo bravi ragazziDove le storie prendono vita. Scoprilo ora