7. Cassie, Justin e Tiffany

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"But everyday is a new learning curve, 

as you, steer through life, 

sometimes you might not wanna swerve, 

but you have to, to avert a disaster, lucky, no permanent damage"

"Ma ogni giorno è una nuova curva che ti insegna qualcosa

mentre guidi attraverso la vita,

qualche volta potresti non voler sterzare, ma lo devi fare

per evitare un disastro"

-Eminem-

Cassie

Ho impostato la sveglia alle sette, per avere abbastanza tempo di riprendermi prima di alzarmi, e non svegliarmi più irritata del solito.

Provo a prendere il telefono dal pavimento con la mano per spegnerla, riuscendoci solo  dopo un paio di tentativi a vuoto a passare il dito sul display in modo che la smetta di riecheggiare per tutta la stanza. 

Il mio cervello torna piano a funzionare, a mettersi in moto, quindi guardo alle mie spalle, ricordandomi di cosa sia successo ieri, ma non trovando nessuno vicino a me. Deve essere andato via prima che mi svegliassi.

È stato tutto molto strano, dal vederlo sotto casa mia, cosa che non può essere stata una coincidenza, al suo solo dormire al mio fianco, senza neanche provare a mettermi una mano addosso.

Il mio cuscino è pieno del suo meraviglioso profumo e io mi ci tuffo di testa, per poi rendermi conto da sola di quello che sto facendo, imbarazzata di me stessa.

Ma che diavolo mi sta succedendo?

Ho persino dormito fra le sue braccia, grandi e muscolose, e non mi sono mai sentita così al sicuro come in quel momento. 

Amata.

La cosa suona strana, dato che è una delle persone più pericolose della città. Avrei dovuto baciarlo, avrei voluto baciarlo, ma non ci sono riuscita. 

Adesso me ne pento. Non so se ci sarà un'altra occasione come quella di ieri, noi due da soli, lontani dal mondo, lontani da tutta la merda che c'è fuori e che vuoi o non vuoi condiziona la nostra vita.

Ho seriamente pensato di mandargli un messaggio, mentre facevo la doccia. Ma penso davvero che Justin Cavendish possa volere qualcos altro da me che non sia una scopata? 

Magari potrei provare a vedere il mondo al suo stesso modo. Però quel profumo, quegli occhi ammalianti, la sua voce profonda, tutto di lui non mi permette di vederlo solo come un passatempo. Sembra sia stato creato per assuefare le persone con la sua presenza.

Raggiungo la cucina dove Valerie, Colin e Xander stanno facendo colazione, con dei cornetti caldi, inusuale a casa nostra. La tipica colazione è il caffè che trovi avanzato, se sei fortunato, la maggior parte delle volte anche freddo, e le mele che Valerie prova a farci mangiare per qualche magica vitamina contenuta al loro interno. Ci riesce di rado, di solito accompagniamo il tutto con una sigaretta e basta.

"Cass," dice Xander, passandomi un cornetto "Per fortuna sono riuscito a prenderlo prima che Colin li finisse."

"È il tuo compleanno oggi e me ne sono dimenticata?" chiedo, confusa.

Non siamo bravi ragazziDove le storie prendono vita. Scoprilo ora