"You know you drive me up the wall
The way you make good on all the nasty tricks you pull
Seems like we're making up more than we're making love
And it always seems you got something on your mind other than me
Girl, you got to change your crazy ways
You hear me?"
"Sai che mi fai arrabbiare
Il modo in cui fai bene tutti i tuoi brutti scherzi
Sembra che stiamo inventando più cose di quante ne facciamo l'amore
E sembra sempre che tu abbia qualcos'altro in mente oltre a me
Ragazza, devi cambiare i tuoi modi folli
Mi senti?"
-Aerosmith-
Cassie
Credo di poter essere felice della forza che ho dimostrato, dopo averla scritta sul mio diario. Sono meno felice di com'è andata con Justin.
Le sue parole sono come lame affilate di coltelli, fini, che tagliano al minimo tocco.
Adesso, per colpa sua, sto sanguinando.
Oltretutto, ho vinto il trofeo di cogliona dell'anno, essendo stata presa in giro e rigirata come una bambola senza accorgermene, da entrambi.
Io volevo solo trovare Clyde, nient'altro.
È troppo tardi per scuola, quindi, decido di raggiungere Xander. Ho le cuffie nelle orecchie e cammino spedita, entrando nel bar che non capisco come possa essere vuoto a quest'ora.
L'unico motivo per cui non c'è mai potuta essere stata una svolta in questo posto è per via di chi ci abita sopra.
Avevamo progettato serate in cui mettere musica per creare una situazione con più guadagno, ma per colpa di Thomas Smith, un medico che abita al piano superiore, non è stato possibile. Neanche il suo nome ha nulla di particolare, eppure ha sempre fatto la differenza, a modo suo.
Lui ha da sempre odiato il bar di mio padre, e purtroppo rimane una di quelle poche persone di buona reputazione che la polizia ascolta. Per cui, se stiamo fino a tardi o si creano problemi, lui li chiama, facendoci rischiare multe e chiusure.
L'unico momento che possiamo sfruttare è quello del pranzo o primo pomeriggio, quando le signore o i signori di Bricktown bevono del caffè chiacchierando fra di loro.
Oggi, però, il bar è vuoto.
Tolgo le cuffie, guardando Xander che pulisce il bancone con lo straccio con nervosismo.
"Tu che ci fai qui, perché non sei a scuola?"
Sbuffo e lancio lo zaino su una delle sedie.
"Ho avuto un problema, ma sono qui per aiutarti."
Xander alza le braccia, facendomi notare il locale vuoto.
"Non c'è molto da fare, come vedi."
"Come mai? Cosa succede?"
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Non siamo bravi ragazzi
RomancePer chi è caduto, ma vuole rialzarsi. «E no caro Bowie, non saremo eroi, neanche per un giorno» «Detroit non è una fiaba in cui il bene trionfa» «Sbandato, incontrollabile, fuori di testa, perso, senza speranze, incontenibile, squilibrato. Così è co...