CAPITOLO 8

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HAYDEM

Dopo l'incontro spiacevole con Madison ho bevuto e ballato non so con quante ragazze diverse.

A tal proposito,mi sono svegliato con a fianco una ragazza bruna.

Non ricordo nulla,ma dallo stato in cui si trova la camera non è difficile intuire cos'è successo.

Mi alzo dal letto controvoglia e guardo l'ora.

<<Oh cazzo>> sono in ritardo,adesso chi la sente quella vipera.

Sento un mugolio sommesso alle mie spalle,questo vuol dire solo una cosa,una rottura di coglioni in più.

Decido di andare via prima che si svegli.

Mi butto giù dal letto e scendo al piano inferiore per prendere qualcosa da mangiare durante il tragitto.

Prendo una ciambella e non può mancare la mia tazzina di caffè amaro.

Mangio l'ultimo pezzo di ciambella mentre prendo le chiavi,il casco ed esco.

🌹🌹🌹🌹

Ho mosso un solo passo all'interno dell'azienda è l'ho vista lì, nel suo tailleur bordeaux che le fascia il corpo alla perfezione, pronta a rinfacciarmi che sono in ritardo.


<<Buongiorno principessa>> mi saluta con tono canzonatorio.

<<Come va vipera ? >> le chiedo infastidito.

<<sbrigati oggi è una giornata piena>>
Mi ordina subito <<la prossima volta che ti porti a letto una dipendente,vedi di non spezzarle il cuore,che poi da le dimissioni e devo pensarci io>> dice fredda,ma nei suoi occhi leggo una punta di fastidio.

<<Che c'è sei gelosa?>> la provoco.

<<Certo come no,per me potresti farti anche tutta Manhattan e non me ne importerebbe nulla>> dice stizzita.

<<Farò finta di crederci>> la infastidisco con un mezzo sorriso <<Ora se vuoi scusarmi devo andare,ricordi la giornata piena?>>

<<Non sarò di certo io a fermarti>> e subito dopo va via.

Non la sopporto proprio.

Vado verso il mio ufficio e quando passo davanti allo studio di Madison la vedo sbaciucchiarsi con quel coglione di Oliver.

Con lo stomaco chiuso mi siedo alla mia scrivania.

Inizio a scorrere tra i vari file,ma nella mia testa continua a riprodursi l'immagine di lei addosso a quel cazzone.

Chiudo il computer di scatto e prendo una sigaretta dal pacco di Marlboro.

È anche l'ultima,che cazzo.

Non ho il tempo di accenderla che la vedo spaccicata contro la superficie di vetro del tavolo.

Alzo gli occhi sulla figura che mi si staglia davanti,chi poteva essere se non il mio capo rompicoglioni.

<<Ti ho detto che qui dentro non si fuma>> ringhia.

<<Avevi anche detto che non si poteva scopare durante l'orario di lavoro>> dico infastidito.

<<Infatti è così>>

<<Si dà il caso che io abbia visto una vipera pomiciare con quello stronzo di Oliver>>

Non si scompone come se già lo sapesse.
<<Non è affar tuo ciò che faccio e con chi nel mio ufficio>> sorride <<Altrimenti penserò che tu sia geloso di me>>

Mi sposto davanti a lei,incastrandola tra la scrivania ed il mio corpo.

<<Non sono geloso di te,ma del tuo corpo,perchè al posto di Oliver ci sarei voluto essere io su quella poltrona del cazzo>> ringhio.

<<E perchè mai?>> mi fa una domanda di cui già conosce la risposta.

<<Non fare finta di non sapere l'effetto che fai agli uomini stretta dentro questo completo>>

Sorride soddisfatta dalla mia risposta.

<< Ma non tutti possono permettersi di avermi>>

<<Ma quel coglione di Oliver può
vero?>> dico infastidito.

<<Sì,direi proprio di sì>> mi risponde sfottendomi.

<<Non prendermi per il culo,sono sicuro che se adesso infilassi una mano nelle tue mutande sarebbero fradice e non per Oliver,ma per me>> dico facendo scorrere una mano sul suo interno coscia.

Scoppia in una lunga risata <<Credo proprio che tu ti stia sbagliando>> si irriggidisce al mio tocco.

<<Ne sei sicura?>> le chiedo con voce bassa e roca.

Inserisco la mano nell'elastico dei suoi pantaloni.

<<Non credo che questo sia molto professionale>> dice scacciando via la mia mano. <<Pensa a lavorare piuttosto.>>

Spazio autrice:
Eccomi tornata con il capitolo 8.
Spero che la storia vi stia incuriosendo.
Non scordatevi della stellina.
Un bacio ragazze belle💋

Ig la_libreria.dianto

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