CAPITOLO 13

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MADISON

La voglia che ho di andare a questa mostra è inesistente.

Vorrei restare a casa,con il mio pigiama morbido del cibo e la mia serie preferita.

Però sono costretta ad andarci.

Faccio una doccia veloce ed avvolgo il corpo in un asciugamano.

Vado in camera mia e scelgo di indossare un vestito nero lungo, monospalla e con uno spacco vertiginoso.

Ai piedi abbino delle décolleté nere, louboutine.

Dopo essermi vestita,passo al trucco. Uso dei colori nude per gli occhi ed invece un rossetto bordeaux sulle labbra.

Acconcio i capelli in delle onde morbide con la piastra e sono ufficialmente pronta.

Mi dò un'ultima occhiata allo specchio ed esco.

***

Entro all'interno di questo palazzo in cui hanno allestito questo evento.

Non ho ancora capito cosa centri questo con il nostro lavoro, ma va bene.

Nell'esatto istante in cui varco la soglia dell'ingresso Jack mi viene incontro con un sorriso smagliante.

È vestito di tutto punto con un completo  giacca pantalone nero,gli sta d'incanto.

Ora capisco da chi ha preso Hayden.

<<Madison finalmente,ti stavamo aspettando>> mi abbraccia.

<<Lo so ho fatto un pò di ritardo per colpa del traffico>> mi giustifico.

<<Stai tranquilla>> mi rassicura
<< vieni, volevo farti conoscere l'artista di questi capolavori>>

Ci si avvicina un uomo che sembra avere la mia stessa età più o meno.

Un uomo molto affascinante devo ammettere.

<<Piacere io sono Paul Broca>> si presenta.

Credo sia un artista francese.

<<Io sono Madison Spencer, il piacere è tutto mio>>

Mi posa un bacio leggero sul dorso della mano.

Questo gesto mi infastidisce e non poco, ma quando mi giro trovo un paio d'occhi che ci osservano.

Si,è proprio Hayden.

Mi guarda all'interno della sua camicia nera che lascia intravedere i tatuaggi sugli avambracci.

I capelli sempre in disordine che gli donano un'aria ribelle.

Le mani piene di anelli che giocherellano con il bicchiere che tiene in mano.

Quando mi accorgo di starlo fissando mi volto verso Paul che stava cercando di dirmi qualcosa.

Chiacchiero un pò con questo artista e mi sento addosso le occhiate infuocate che quel ragazzino continua a lanciarmi.

<<Scusatemi,torno subito vado a prendere da bere>> mi avvicino al buffet  per recuperare un calice di champagne.

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