CAPITOLO 15

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MADISON

Come tutti i giorni sono seduta alla mia scrivania,stretta nel mio solito completo giacca pantalone con la testa immersa in una nuova storia da valutare.

Devo dire che non è proprio il mio genere ma con qualche modifica potrebbe anche andar bene.

Fuori il tempo è uggioso ed essendo metereopatica il mio umore è sotto ai piedi.

Non che gli altri giorni io sprizzi gioia e vitalità da tutti i pori ma di sicuro l'asticella della mia socialità si alza un pò.

Sanno tutti qui dentro che quando mi alzo con il piede sbagliato per le prime due ore in cui mi trovo in ufficio non devono rivolgermi la parola per nessuna ragione al mondo.

E qualcuno il cui nome inizia per H e finisce in ayden ha deciso di farmi perdere totalmente la pazienza.

Doveva trovarsi nel mio ufficio ,con la prima copia di un romanzo che andava revisionato, all'incirca un'ora fa e di lui neanche l'ombra.

Sono andata nel suo ufficio,al bar,dove lo trovo sempre,ma nulla,non c'è.

Decido allora di non prendere esempio da lui e di essere puntuale all'ennesima riunione settimanale con Jack.

Mi dirigo nel suo studio ed entro subito senza bussare.

<<Un minuto in anticipo>> mi saluta così Jack ,seduto sulla sua poltrona, intento a bere probabilmente già il quarto caffè della mattinata.

Non gli fa bene tutta questa caffeina,dovrei consigliargli di prendere una tisana ogni tanto.

<<Io ci tengo alla puntualità,non come altri qui dentro>> ribatto infastidita.

<<Se parli di mio figlio,beh, oggi non verrà,sta male>> mi informa.

Certo che sta male,dopo tutto quell'alcool che ha ingerito.

Eppure stava bene stamattina quando si è svegliato.

Vabbè,non è un mio problema.

<<Prima di iniziare a parlare di lavoro vorrei chiederti una cosa>> cosa vuole adesso,spero non sia un'altra delle sue idee stravaganti.

<<Certo,dimmi pure>>

<<Sai con chi era ieri sera mio figlio?>>

Merda,non vorrei mi abbia visto quando mi sono intrufolata,di nascosto, in casa come un ladro.

<<No, perchè?>> cerco di non far notare la sorpresa sul mio volto.

<<Ho visto dei tacchi neri ai piedi della scala stamattina e mi sono chiesto a chi appartenessero. Di solito Hayden non porta mai nessuno a casa>> mi spiega.

Cazzo ,le scarpe,le avevo lasciate lì per non fare rumore salendo le scale.

<<Domanda lecita, ma non vedo il motivo per cui io avrei dovuto avere una  risposta ai tuoi dubbi>>

<<Grazie lo stesso Madison>>

<<Di nulla Jack>>

<<Passando alle questioni serie,oggi arriverà una nuova impiegata che si occuperà di revisionare le prime copie dei vari romanzi che pubblicheremo e se qualcosa fosse sbagliato o da modificare sarà lei a parlarne con il cliente>>

<<Ma l'ho sempre fatto io>>

<<Lo so,per questo tu supervisionerai i suoi movimenti,ma le tue mozioni si limiteranno a riguardare le modifiche al testo>> fa una pausa <<Che è il cuore del libro se ci rifletti un attimo>>

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