CAPITOLO 29

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MADISON

Resto atterrita alla vista di Hayden e Victoria aggrovigliati fra le lenzuola scure del letto che qualche giorno prima   aveva ospitato lei.

Non appena la porta si apre,due paia di occhi sono puntati su di me,scrutandomi sorpresi.

<<Madison,che ci fai qui?>> Hayden aggrotta le sopracciglia,ma non mi sfugge l'ombra del sorriso soddisfatto che si fa spazio sulle sue labbra.

Era questo il suo obbiettivo,fin dall'inizio.

<<Che ci faccio qui?>> una risata isterica mi vibra nel petto <<La gente presente in questa casa vorrebbe dormire,abbiate almeno la decenza di non farvi sentire dall'intero quartiere>> ringhio.

<<Hai finito?>> chiede Hayden annoiato.

<<Non fin quando non dirai alla tua "Vicky" di trattenersi>> mimo le virgolette con le dita <<nessuno è curioso di sapere chi cazzo se la sta scopando!>> urlo.

Quelle parole escono dalle mie labbra con molto più disprezzo di quanto mi aspettassi.

Hayden,senza preoccuparsi della ragazza nel suo letto,si libera dalle lenzuola,eliminando lo spazio che ci separa con due falcate.

<<La gelosia ti sta corrodendo gli organi vipera>> sussurra ad un centimetro dal mio viso.

<<Ti piacerebbe>> ribatto stizzita.

<<Non era una domanda>> allaccia lo sguardo duro al mio.

Ricambio il suo sguardo a testa alta,non sarò io la prima a cedere.

<<L'unica emozione che provo nei tuoi confronti è l'odio,nient'altro>> ringhio.

<<Va via>> indica con un cenno del capo il corridoio che si staglia alle mie spalle.

<<Altrimenti?>> lo sfido,senza interrompere il contatto visivo per nessuna ragione.

<<Ho detto:Va.Via.>> scandisce ogni parola,con un tono duro,identico allo sguardo che mi rivolge.

<<Ed io ho detto:altrimenti?>>

Contrae la mascella <<Non fare domande di cui non vuoi realmente conoscere la risposta>>

<<Si dà il caso che io voglia conoscerla questa riaposta>>

<<Ti scoperò così forte da farti dimenticare persino il tuo nome>> sussurra roco al mio orecchio per poi leccare il lobo.

<<Preferirei combattere con un orso che farmi toccare ancora da te>> sputo con astio.

Voltandogli le spalle esco da quella maledetta camera,sbattendo la porta.

Lo odio,lo odio profondamente.

Da qualche parte ho letto però che la differenza tra odio e amore è sottilissima.

***

<<Cazzo>> impreco quando l'incessante rumore della sveglia mi avvisa che è ora di mettersi in piedi.

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