CAPITOLO 2

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MADISON

Come una furia mi dirigo nel mio ufficio a cambiarmi,per colpa di quello stupido ragazzino mi sono sporcata tutta. Dopo
molte imprecazioni riesco a pulirmi.

Quando sono entrata,nella fretta mi sono scordata di chiudere la porta a chiave e mentre indossavo solo il reggiseno sento la porta aprirsi.

Vedo entrare Oliver,un mio collega.

<<Non si bussa?>> dico fredda.

<<Oh,s-si,s-scusa>> balbetta.

Senza far trasparire il mio disagio gli chiedo <<Cosa vuoi?>>.

<<Volevo chiederti se ti andrebbe di venire a pranzo con me>> dice grattandosi la nuca imbarazzato.

<<Certo>> rispondo con il mio solito tono distaccato.

<<ok,ci vediamo al ristorante del piano terra>> indugia con lo sguardo sul mio seno e poi va via richiudendo la porta.

Mi rivesto,indossando una canotta nera sotto il blazer, e continuo a lavorare.

Ho avuto a malapena il tempo di sedermi, che il telefono inizia a squillare ma in quello stesso istante bussano alla porta.

Emetto un mugolio di lamento,
<<Avanti>> dico,mentre controllo chi è al telefono. Sul display del telefono leggo "Quinn", la richiamerò dopo.

La porta si apre e scorgo la figura di Leila,la mia segretaria personale.

<< il signor Carson la desidera nel suo ufficio>> dice.

<<Arrivo subito>> solo Jack (il mio capo) mancava all'appello stamattina.

Mi alzo e mi dirigo nel suo studio,ma appena entrata,trovo un ragazzo,che riconosco essere il ragazzo del caffè.

Senza far notare il mio fastidio dico
<<Mi cercavi?>>.

<<Si,prego,siediti>> mi indica la sedia davanti la sua scrivania.

Prendo posto <<È successo qualcosa?>>.

<<Volevo solo sapessi che mio figlio,qui presente>> si riferisce al ragazzino seduto di fianco a me.

Senza far trasparire la sorpresa annuisco.

Lui continua <<sarà il tuo segretario per tutto l'anno,visto che il signorino ha deciso di prendersi un anno sabbatico>>.

<<E Leila?>> chiedo sperando di farlo ricredere.

<<Leila ha preso il posto della receptionist, che tu hai licenziato>> continua.

<<Perchè proprio io?, ci sono tante persone disponibili>> ribatto.

<<Perchè sei la migliore>> mi fa l'occhiolino.

<<D'accordo,tanto non cambierebbe nulla se ti dicessi di no>> dico rassegnata.

<<Andate,lui comincia domani, adesso puoi approfittare del tempo che passa qui oggi per spiegargli i suoi compiti>> indica l'uscita.

Se già odiavo il mio lavoro,figuriamoci adesso.

HAYDEN

Cazzo no. Perchè mio padre ha queste idee di merda. L'unica donna che odio in quest'ufficio è praticamente diventata la mia superiore, che palle.

<<Seguimi>> mi dice con freddezza.

Sfrutto l'attimo per osservare il suo fondoschiena fasciato dai pantaloni.

<<Smettila di fissarmi il sedere>> dice con calma.

<<Altrimenti?>> la sfido.

<<Ti ricordo che adesso sei il mio segretario>>.

<<Ed io ti ricordo che il tuo capo è mio padre>> dico infastidito.

<<Questa è la parte in cui tremo dalla paura?>> dice trattenendo una risatina.

Cazzo,non la sopporto.

<<Lasciamo stare. Che cazzo devo fare quindi?>> dico prendendo una sigaretta.

Lei si gira di scatto,mi sfila la sigaretta dalle mani e guardandomi negli occhi la schiaccia con il tacco nero che indossa.

<<Qui non si fuma>> ringhia.

Mi avvicino ad un palmo dal suo volto
<< E chi lo avrebbe deciso?>> la provoco.

<<il tuo caro paparino>> dice compiaciuta.

Non sapendo come ribattere, continuo a camminare verso quello che sembra il mio nuovo ufficio.

Sarà un anno molto lungo.

Spazio autrice:
Eccomi qui con il secondo capitolo,spero vi stia piacendo,se si potete lasciare una stellina.
Questa settimana pubblicherò un altro capitolo sabato.
Ovviamente per qualsiasi cambiamento ci sentiamo su instagram.
Buona giornata raghy.🌹

Ig la_libreria.dianto



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