CAPITOLO 22

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MADISON

Mi sveglio di soprassalto a causa del trillo della sveglia.

Sollevo a fatica le palpebre che sembrano incollate e con un sorriso da ebete stampato in faccia mi volto   dall'altra parte del letto a due piazze.

Non c'è.

In quell'istante realizzo che il torpore che mi aveva avvolto per tutta la notte non c'era più.

Sarà di sicuro in cucina,magari si sveglia presto la mattina.

Le mie ipotesi vengono confermate  quando sento provenire proprio dalla cucina dei piccoli rumori,che uniti portano a formare l'immaggine di qualcuno che prepara la colazione.

Cerco di reprimere l'ennesimo sorriso al pensiero di Hayden che prepara qualsiasi cosa sia commestibile nella mia cucina.

Mi alzo dal letto ad un tratto piena di energia e buon umore,dirigendomi in bagno.

Mi guardo allo specchio e per poco non caccio un urlo dallo spavento.

I capelli arruffati,che mi affretto a spazzolare; una striscia,di saliva, bianca che mi parte dall'angolo sinistro delle labbra ed il mascara totalmente colato.

Ieri sera Hayden non mi ha nemmeno lasciato il tempo di struccarmi.

Tolgo con dello struccante i residui di mascara e ravvivo il viso con dell'acqua gelata.

Ringrazio il cielo che Hayden non mi abbia visto in queste condizioni o me l'avrebbe rinfacciato per il resto dei miei giorni.

Mentre mi sposto in cucina,giustifico me stessa,per questo brutto scherzo mattutino, dando la colpa al fatto che non dormivo così bene da giorni.

No,non perchè c'era Hayden,dev'essere stata una coincidenza.

Non appena metto piede nell'openspace ai fornelli non trovo la figura slanciata di Hayden ma bensì un uomo molto più basso di lui.

Si volta nella mia direzione.

<<Buongiorno cara>>

Quella voce la riconoscerei fra mille,mi ha accompagnato per tutta la mia adolescenza,non credo che riuscirò mai a dimenticarne il suono.

È lui.

HAYDEN

È stato doloroso questa mattina dover abbandonare il letto,ma soprattutto Madison,così presto.

Spero solo che non si incazzi per questo,perchè era necessario per quello che sto andando a fare.

Sono all'interno di uno dei più prestigiosi hotel di Manatthan,il City Hall Park hotel.

Dove alloggia l'incredibile coglione Owen Brown.

É stato semplice entrare senza alcuna prenotazione,è bastato che mi fingersi uno dei cagnolini di Owen.

Ho chiesto il numero della stanza,in cui deduco alle quattro di notte dorma,e quel povero ragazzo mi ha anche ceduto la chiave da quanto è terrorizzato.

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