CAPITOLO 27

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MADISON

Dio,ma non potevo portare meno roba?

Avrei dovuto prendere in considerazione il momento i cui avrei disfatto tutte le valigie,sistemando tutte le mie cose nell'enorme stanza degli ospiti.

Sono quasi le undici ed ho svuotato solamente il primo bagaglio.

Sono esausta da quest'interminabile giornata,la mia memoria continua a portare a galla la lite con mio padre e il mio umore è condizionato soprattutto da quello.

Per questo decido di rimandare tutto il resto a domani e di prepararmi per andare a letto.

Mi libero della gonna,seguita dalla camicia,sostituendoli con un pigiama nero;formato da una canottiera ed un pantaloncino in raso.

Calzo delle pantofole ai piedi,recupero una pochette,dalla borsa,e sperando che Hayden sia di sotto,mi dirigo nella sua camera.

Mi fermo davanti alla porta in legno bianco.

Poso la mano sulla maniglia.

Ti prego...

Abbasso la maniglia,spingo la porta ed entro,chiudendomela alle spalle.

Lo spettacolo che trovo all'interno mi lascia senza fiato.

Hayden,con indosso solo dei pantaloncini,che fa delle flessioni.

Il mio sguardo passa in rassegna il suo intero corpo,dai muscoli che si flettono per lo sforzo dell'attività fisica,alle goccioline di sudore che scorrono sulla sua schiena,coperta ancora da qualche graffio dell'ultima volta che siamo stati insieme...

Un calore familiare,si espande nel mio basso ventre solo al pensiero di quello che ha fatto con quelle mani e quella lingua.

<<Piaciuto lo spettacolo?>> sogghigna Hayden.

Mi riporta al presente,strappandomi dai miei pensieri su di lui.

<<Devo semplicemente usare il bagno>> cerco di sviare l'argomento.

<<Oh,che peccato,è occupato>>

<<Ma non c'è nessuno>> lo guardo confusa.

<<Madison,a volte sei così annebbiata dalla mia presenza,da non riuscire a capire le cose più semplici>> ghigna ancora.

<<Il tuo ego sta per schiacciarti,non c'è posto per entrambi qui dentro>> ribatto stizzita.

<<Ho appena finito di allenarmi,magari avrei voglia di fare una doccia>> varca la soglia del bagno dandomi le spalle.

<<Devo solo lavarmi i denti,non ci metterò molto>> lo seguo,spostandomi davanti alla sua figura per bloccare il suo cammino.

<<Il bagno è in camera mia,quindi mie sono le regole>> avanza,costringendomi ad indietreggiare.

<<Esci,ci metterò poco tempo>> lo invito a lasciare la stanza con un cenno del capo.

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