CAPITOLO 21

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QUINN

Sento il rombo di una moto nonostante il mio cuore batta a mille nella cassa toracica,coprendo qualsiasi suono.

Devono essere di sicuro loro.

Perchè ci mettono tanto a salire però?

Devo calmarmi,ma come faccio a stare calma se la mia migliore amica è nelle mani di un trafficante?

Sono un fascio di nervi tesi.

Riesco a rilassarmi quasi del tutto quando sull'uscio appare Madison con subito al seguito Hayden.

<<Finalmente! Perchè ci avete messo tanto a salire?!>> quasi urlo.

<<Non sono cazzi tuoi>> mi fredda Hayden.

Che nervi,ma chi si crede di essere?

<<Quinn,ora ti spiego tutto>> ribatte invece Madison,con un sorrisetto stampato sulle labbra.

Mi sono persa qualcosa,perchè cazzo sorride dopo l'incontro con un trafficante?

Ho troppe domande in testa ed ognuna di esse ha bisogno di una risposta immediatamente.

Mi alzo di scatto,azzerando lo spazio che ci separa con due falcate,afferro Madison per il braccio e la trascino verso la sua camera da letto.

<<Che nessuno osi interromperci>> mi rivolgo,infuriata, ai due ragazzi in soggiorno che mi guardano interdetti,e subito dopo mi chiudo la porta alle spalle.

<<Ora mi racconti tutto,perfino quanti capelli aveva quel trafficante in testa>> mi accomodo sul letto con le braccia incrociate al petto <<Forza>>

<<Cosa ti devo dire,sono arrivata lì,gli ho dato i soldi e sono andata via>>

<<Questa storia la potrai rifilare a tuo padre ma non a me,ti conosco troppo bene>>

<<Oh,e va bene>> sfila le scarpe da ginnastica,che aveva indossato prima di andare via, e si siede sul letto,a gambe incrociate,di fronte a me.

<<La prima parte è vera,muta soltanto la parte finale>> continua lei <<dopo che ho consegnato il borsone credevo di poter andare via,invece mi ha trattenuta con la forza,cercando di mettermi le mani addosso>>

Cerca di tenere il suo solito tono atono ma lo sento il suo leggero tremolio nella voce.

<<Però nel momento esatto in cui stava per insinuarsi nelle mie mutande è arrivato Hayden,che lo ha steso con un pugno,solo dopo siamo andati via>>

<<Mi dispiace Mad,lo sapevo che non dovevo lasciarti sola cazzo!>>

<<Non è colpa tua,forse se ci fossi stata anche tu avrebbe fatto di peggio>> mi tranquillizza.

<<Vieni qui>> spalanco le braccia per accoglierla in un caldo abbraccio.

Senza esitare si butta fra le mie braccia.

Prontamente la stringo a me ed il mio cuore perde un battito quando sento un singhiozzo sommesso.

Lei sta piangendo.

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