CAPITOLO 18

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MADISON

Michael barcolla dopo lo schianto del pugno di Hayden sulla sua faccia.

Il naso prende a sanguinare,ma il secondo colpo che incassa il ragazzo di fianco a me non mi permette di fare niente.

Hayden continua,lo colpisce ripetutamente sullo stesso punto,finché Michael non riesce più a reggersi in piedi e crolla all'indietro,finendo sul pavimento con un tonfo sordo.

Hayden ormai accecato dalla rabbia si piega su di lui e continua a sferrare colpi,come se le sue mani non avessero iniziato a sanguinare.

Non riesco a muovermi,pietrificata e disgustata dalla scena che mi si palesa davanti.

Wilson scatta subito sul suo amico cercando di allontanarlo dal viso tumefatto di Michael,fallendo miseramente.

Quinn non riesce a parlare,trema e lacrime calde le rigano il volto esile.

Spinta dalla sofferenza che leggo nei movimenti della mia migliore amica poggio una mano sul braccio,in alto pronto a scagliarsi ancora e ancora sul viso di Michael, di Hayden.

Lui come attraversato da una scarica elettrica si alza di scatto da terra ed esce come una furia fuori dal locale.

Mi volto verso Wilson e con un cenno del capo gli indico Quinn che non la smette di piangere,mi si stringe il cuore a vederla in questo stato.

Lui annuisce pronto e si avvicina a lei,prendendole fra le mani il viso e posandole un delicato bacio sulle labbra.

Lei gli butta le braccia al collo mentre le lacrime continuano a rigarle il viso.

Decido di lasciarli soli e di pensare a quei due.

Chiamo un cameriere e gli chiedo se perfavore potessero aiutare Michael a ripulirsi.

Lui annuisce aiutandolo ad alzarsi da terra.

Adesso mi tocca pensare a lui.

Esco all'esterno del ristorante e lo trovo su un muretto intento ad accendersi una sigaretta.

Credo sia la seconda,se non la terza.

In silenzio mi avvicino a lui che non mi presta la minima attenzione.

Con un salto mi siedo di fianco a lui.

<<Che ti prende?>> chiedo mantenendo la calma.

<<Che te ne fotte,vai dal tuo amato Michael>> continua a fumare.

<<Se sono qui c'è un motivo,avanti sputa il rospo>>

<<Niente che ti riguardi>> mi congeda.

<<Io invece credo proprio di si>>

<<Mh>>

<<Cosa ti crea tanto fastidio?>>

<<Quel coglione,non ti deve toccare>> sputa adirato.

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