CAPITOLO 11

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HAYDEN

Ogni giorno che passa li odio sempre di più.

Le ho portato la colazione come riechesto,senza lamentarmi, per la prima volta da quando lavoro per lei.

Ma no,deve sempre rompere i coglioni.

Mi chiede di andare al bar di nuovo per prendere qualcosa ad Oliver.

Ma che cazzo,lui le gambe non c'è le ha?

A quel punto dalle mie labbra hanno iniziato ad uscire una serie di imprecazioni che non credevo neanche esistessero.

Torno indietro con tutti gli sguardi delle ragazze addosso.

Arrivo al bar mi faccio dare un caffè ristretto e torno dai due piccioncini.

Porgo il caffè ad Oliver con un sorriso tirato e me ne vado.

Mi chiudo nel mio ufficio e prendo una Marlboro.

Dopo colazione,documenti e cazzate varie riesco finalmente ad uscire.

Raccatto la mia amata giacca di pelle,il casco e le chiavi della mia moto.

Esco senza incrociare nessuno.

Mi avvicino alla mia moto ed inserisco le chiavi,giro, ma la moto non dà segni di vita.

La riaccendo ma nulla.

<<Cazzo>> impreco.

Provo e riprovo finché non sento una presenza alle mie spalle.

<<Bella moto>> mi sfotte Madison.

<<Molto divertente>> ringhio.

Prendo una sigaretta e me la porto alle labbra per cercare di calmare la rabbia.

<<Dai,vieni ti dò un passaggio>>

Sgrano gli occhi per la sorpresa
<<Col cazzo,non c'è nè bisogno,andrò a piedi>>

<<Ultima opportunità dovresti sapere che non mi piace ripetere le cose>>
Dice scoccandomi un'occhiata indecifrabile.

<<Ok,ok>> sbuffo seguendola.

MADISON

Maledizione,adesso mi ritrovo all'interno di un'auto ad un centimetro da quest'odioso ragazzino.

Perchè l'ho fatto? Non so dare nemmeno io una risposta a questa domanda.

Respiro profondamente e mi volto ad osservarlo.

Ho davanti agli occhi il suo profilo perfetto,con quel naso dritto e quelle labbra,che sembrano chiamarti e ti urlano di assaggiarle,baciarle,morderle.

Sembra si stato dipinto da un artista in modo molto minuzioso.

Si gira verso di me ed io sposto subito lo sguardo altrove.

<<La prossima volta mi giro,così ti viene più semplice farmi la radiografia>> sorride soddisfatto di avermi colto in pieno.

<<Chi io?>> chiedo con indifferenza.

<<Si,proprio tu,sei l'unica che si trovi qui con me>>

<<E perchè mai avrei dovuto?>> continuo a fare l'indifferente,come se il discorso non riguardasse me.

<<Vipera smettila ,lo sappiamo entrambi che sei attratta da me>> dice con strafottenza,come se non fosse un problema.

Il suo sguardo scende alle mie labbra e poi torna ai miei occhi.

<<Mh>> mi avvicino a lui.

Il suo sguardo vaga per tutto il mio corpo.

Inizio a sentire caldo, quindi levo il blazer restando con la maglietta nera aderente che avevo sotto.

Il suo sguardo indugia un pò troppo sulla mia scollatura.

La situazione non fa che peggiorare, ed io ho un disperato bisogno di alleviare il bisogno che sento tra le gambe.

<<Io non credo>> mento spudoratamente.

<<Vogliamo appurarlo?>> mi chiede con voce bassa e roca.

Con mia infinita sorpresa annuisco.

Resta anche lui sorpreso dalla mia risposta,ma continua senza farmelo notare troppo.

Si avvicina pericolosamente alle mie labbra ma non le fa mai effettivamente scontrare.

Sto impazzendo ma decido di lasciar  fare a lui.

Porta la mano all'elastico dei miei pantaloni ed inserisce un dito all'interno.

Sfiora i miei slip e scende sempre più giù fino ad arrivare all'interno coscia.

<<Cazzo se sei bagnata>>

Sorrido maliziosa alla sua affermazione,senza scacciare la sua mano che si trova ancora tra le mie gambe.

Fa dei cerchi sulle mie mutande ed io istintivamente stringo le cosce.

Mi scappa un gemito che lui attutire con un bacio,totalmente inaspettato.

Spazio autrice:
Allora eccoci con il capitolo 11, è un pò corto ma bello intenso,soprattutto alla fine.

Spero vi sia piaciuto se sì, non scordatevi la stellina.

Grazie per chi è ancora qui a leggere questa storia.

Ci vediamo con il prossimo capitolo o su ig,un bacio ragazze💋.

Ig la_libreria.dianto

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