Al sicuro, tra le mura del mio appartamento, mi sedetti sul letto abbandonandomi a un sospiro frustrato. L'attenzione ricadde subito sul comodino, dove un minuscolo calendario mostrava ancora il mese di agosto. Lo sistemai, lasciando che settembre esponesse i suoi numeri. Era assurdo. Avevo appena rischiato di morire, ero ferita, avevo baciato l'unica persona che mi interessava veramente e, nonostante ciò, la mia unica preoccupazione era il calendario mal messo. Sentivo ancora la pelle bruciare nei punti colpiti durante l'attacco e i muscoli si erano induriti così tanto da dimezzare i miei movimenti. Mi gettai di schiena sul materasso e portai le mani sul viso. Da fuori la mia stanza, potevo chiaramente udire la discussione tra Soraya e Ivory riguardo ai poteri di quest'ultima. Malaky aveva pensato di condurre entrambe nel mio appartamento, a suo avviso era l'unico luogo sicuro dopo l'attacco dei Mortou ed era certo che nessuna Congrega si sarebbe avvicinata alla casa di due Sorelle, un Demonium e il Traghettatore stesso, con tanta facilità. Il mondo degli sciamani e degli Shen era stato spezzato in due definitivamente. Se prima avessi anche solo sperato di poter ricongiungere i due universi, giunti a questo punto avrei dovuto rivedere i miei interi piani. Strofinai il viso con forza e allontanai le mani dagli occhi costatando solo in quel momento di quanto fossero sporche. Le dita erano nerastre, come se avessero toccato un liquido scuro e denso che si era appiccicato alla mia pelle. Sbuffai. Avevo bisogno di una doccia. La porta si spalancò di colpo, mostrando la figura massiccia di Xavier che si appoggiava allo stipite con aria stanca. Aveva i capelli spettinati e il viso ricoperto di graffi, ma, nonostante ciò, la sua bellezza era rimasta intatta.
«Non si usa più bussare?» Domandai sedendomi. Lui ghignò e mostrò un fila di denti bianchi e scintillanti.
«Non credo di averlo mai fatto.» Non aveva tutti i torti, con lui le buone maniere era sempre venute meno. Sorrisi.
«Stanno ancora discutendo?» Chiesi, riferendomi alle due Sorelle. Lui sollevò il labbro in una smorfia annoiata e si mosse nella mia direzione sedendosi poco dopo al mio fianco. Il letto si abbassò sotto il suo peso e il forte profumo di muschio mi avvolse.
«Ivory ha tenuto nascosta una cosa molto importante. Non riferire della perdita dei suoi poteri è stato un gesto davvero stupido che avrebbe potuto mettere tutti noi in grave pericolo.»
«Non dovreste essere così duri con lei. Non è facile essere chi gli altri si aspettano di vedere, soprattutto quando per cercare di accontentarli annichilisci te stesso» risposi, scostandomi appena dalla sua figura. Xavier lasciò scivolare lo sguardo su quel mio gesto e restò in silenzio a guardarmi con quegli occhi gialli capaci di scavarti nell'anima. Ero certa che il mio atteggiamento non fosse stato apprezzato, ma avevo bisogno di pensare lucidamente e con lui accanto era impossibile. Xavier si umettò le labbra con la lingua e strofinò le mani con movimenti circolari che non passarono inosservati agli occhi della sottoscritta.
«Juno, ciò che è successo nel bosco...» Non riuscì a terminare, perché lo fermai. Sollevai gli occhi al cielo e mi preparai mentalmente al centesimo rifiuto.
«Non si ripeterà. Tu sei uno Shen, io no. Il mondo non funziona così, è stato bello, ma finisce qui.»
«Mi stavo riferendo a Magdalena» sparò fuori con un tono della voce così duro che fu quasi come sbattere contro una parete di mattoni. Restai con le labbra semiaperte, incapace di emettere un qualsiasi suono. Mi alzai in piedi e presi un profondo respiro. Xavier mi osservò in silenzio, almeno finché le mie mani non presero a scorrere sulla mia testa con frenesia. Come avevo potuto essere così stupida? Davvero avevo pensato che si stesse riferendo a quel bacio?
«Juno...» Mi chiamò. Non potei fare a meno che voltarmi e guardarlo in faccia, consapevole di essere stata una vera illusa e di essere apparsa ai suoi occhi come una ragazzina alle prove con il suo primo rifiuto.
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Shen-L'ombra del dannato
ParanormaleI° VOLUME Juno è all'apparenza una ragazza normale, ma una notte, mentre sta tornando a casa, il ciondolo regalatole dalla nonna per il suo compleanno si illumina e la porta a sbandare, investendo qualcuno o qualcosa. Al mattino, nel suo appartament...