Era iniziato tutto con una stella. Sì, era proprio così. La mia vita stava andando a rotoli prima che quel manto stellato comparisse ai miei occhi. Un negozio in malora, un'amicizia fittizia, un fidanzato infedele e la costante consapevolezza di non riuscire a compiere un passo in avanti, di essere ferma, mentre il mondo continua a correre. Ed era cambiato tutto. Con un semplice desiderio avevo stravolto la mia vita. Ma cosa dicevo?! Non era stato un desiderio a mettere ogni cosa sottosopra, ma io stessa. Mi ero decisa a prendere in mano ciò che avevo sotto gli occhi, a valorizzare ogni minuscolo granello di polvere che avevo trovato e aveva funzionato, avevo ripreso a correre anche io. Non ero avanzata a passo di carica raggiungendo gli altri, ma ero tornata in movimento e questo era ciò che più mi importava. Avevo compreso chi fossi realmente. Sedevo al fianco di persone che mi avevano aiutata nonostante gli alti e i bassi della mia vita. Avevo incontrato uno Shen ed era stato terribile! Eppure, con il tempo mi ero affezionata, così tanto da ritenere la sua presenza fondamentale per riuscire a sopravvivere in quel mondo da cui in passato avevo tanto desiderato fuggire. La realtà e la finzione si erano davvero mescolati come due colori su una tela a cui era stata aggiunta dell'acqua e, alla fine, avevano creato qualcosa di magnifico, un dipinto unico ed estremamente raro.
«Sei pronta?» La voce di Xavier mi destò dai miei pensieri. Mi voltai verso di lui, appoggiato alla porta con aria disinvolta.
«No, non credo» risposi stringendo tra le mani una cornice con la fotografia della nonna e me. Stentavo ancora a credere che quella donna mi avesse mentito per tutti quegli anni. Mi aveva cresciuta, mi aveva fatto credere che la mia famiglia fosse morta e mi aveva riempita di bugie e menzogne, senza mai domandarsi cosa potessi provare.
«Se può farti stare meglio, tutto ciò che passa per la tua testolina potrai riportarlo a lei tra qualche ora» proruppe senza darmi il tempo di esporre altri pensieri. Già, di lì a qualche ora l'avrei incontrata. Mi sarei tolta ogni dubbio e avrei ottenuto ogni risposta necessari ad andare avanti.
«Ho paura di non riuscire ad affrontarla...» Ammisi di colpo, posando la fotografia a testa in giù sul comodino al fianco del letto. Xavier mi si avvicinò con passo lento e, poco dopo, due dita calde si infilarono sotto il mio mento, sollevandolo quanto bastava per permettermi di guardarlo negli occhi. Le sue gemme ambrate sembravano scrutare nella mia anima. I brividi di freddo si mescolarono a quelli caldi, risalendo lungo la mia schiena e scivolando lungo le braccia.
«Pensiamo solo a chiudere la falla, al resto penseremo dopo. Va bene?» Mi ritrovai ad annuire, anche se non ero pienamente d'accordo con le sue parole. Chiudere la falla e non pensare anche a Magdalena avrebbe aperto uno scontro successivo, in cui Xavier avrebbe tardato ad arrivare e non ero certa di riuscire ad affrontarla da sola.
«Xavier...»
«Prima che tu possa fare una delle tue battute assurde, vorrei parlare io» aggiunse serio.
«So che non è il momento, ma vorrei chiederti un favore.» Xavier voleva chiedermi qualcosa? Mi ritrovai a sbattere gli occhi più volte, incapace di comprendere se si trattasse di un sogno o della semplice realtà.
«Di cosa si tratta?»
«Vorrei che mi garantissi l'evocazione in futuro» sputò fuori tutto d'un fiato. Senza rendermene conto spalancai la bocca in una perfetta "o". che accidenti gli prendeva?
«Vuoi tornare sulla Terra? Per quale motivo?»
«Non è ovvio? Per te» sussurrò a fior di labbra inviandomi centinaia di scariche lungo tutto il corpo. Lui voleva restare con me? Sì, lo aveva appena detto. Ma perché? Forse la questione era più semplice di quanto pensassi e se era così, prima di ottenere l'ennesima delusione, preferivo mettere le cose in chiaro. Mi schiarii la gola e inumidii le labbra con una lesta passata della lingua.
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Shen-L'ombra del dannato
ParanormalI° VOLUME Juno è all'apparenza una ragazza normale, ma una notte, mentre sta tornando a casa, il ciondolo regalatole dalla nonna per il suo compleanno si illumina e la porta a sbandare, investendo qualcuno o qualcosa. Al mattino, nel suo appartament...