CAPITOLO DICIASSETTE

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URIEL

Mai fidarsi di un Warui..

Avevo davvero tanti problemi a gestire la rabbia.
Li ho sempre avuti.
Quando la rabbia mi avvolgeva tutto il resto perdeva completamente significato, quando ero "accecato dall'ira" non riuscivo a controllare i miei pensieri, le mie azioni e nemmeno le mie abilità.

Infatti riflettevo sempre a ciò che ero stato portato a fare quando ero incazzato e a ciò che ero in grado di fare, quando ero incazzato.

Nella mia vita avevo ucciso molte persone come se fossero state degli insetti solo perché le ritenevo noiose, perché mi facevano innervosire con le loro chiacchiere inutili.
Diedi persino fuoco alla casa dei miei genitori per aver esaurito la pazienza, li avevo uccisi perché ero incazzato per le loro azioni.

Feci tantissime altre azioni spregevoli..torturai, si strussi famiglie..solamente perché la mia rabbia mi guidava nella mia stessa cecità.

Non mi capitava spesso di pensare ai miei genitori, dopotutto loro erano semplicemente dei grandi stronzi con il cuore di pietra.
Non mi avevano mai fatto prendere dei medicinali per questo problema e non mi avevano mai portato da un medico. Dicevano che per essere forti non c'era bisogno di visitare un dottore o magari prendere delle medicine.
Cazzate.

Quindi imparai a convivere con una furia che non riuscivo a controllare completamente da solo.
Avevo imparato a convivere con il terrore di poter del male alle persone a cui tenevo.
Anche se nella mia vita non c'era nessuno di importante.

Ma non era il mio unico problema, quello della gestione della rabbia.
Probabilmente era il principale che affliggeva il mio cervello, ma ero anche estremamente sadico e masochista.
E non stavo scherzando.
Molte persone dicono di essere masochiste solo per divertimento, ma io no.
Ero sadico, il che mi portava ad essere anche un manipolatore..
Lo facevo per cercare di alleviare il senso di angoscia profondo e di aridità affettiva che provavo.
Invece ero masochista perché provavo piacere nel provare dolore e adoravo affligerne.
Avevo la scusa di essere un Warui, anche se non mi poteva sempre salvare da tutto.

Inoltre, ero nato solo per causare caos.
O almeno, era ciò che mi avevano sempre detto i miei genitori sin da piccolo.

Mi avevano fatto fare degli esperimenti cerebrali per potermi mettere in testa quell'ideologia di merda e in parte c'erano riusciti.
Volevano levarmi la ragione sin da piccolo, volevano darmi in sacrificio agli altri Warui, volevano solamente utilizzarmi come un corpo senza vita, forte e imbattibile.
Un robot senza emozioni e che uccideva per ordini dei suoi capi.

Ma gli esperimenti che facevano su di me non erano solo cerebrali.
Quelli cerebrali non erano riusciti benissimo, perché era come se loro mi avessero somministrato una seconda fottuta personalità.
Avevo due personalità; la mia e quella che mi iniettarono loro.
Mi iniettarono una personalità che voleva provocare solamente caos e che provava piacere nel spargerlo. E la mia vera ormai era completamente oscurata da essa, soffocata dalla sua pesantezza e forza.

Mentre invece, quelli fisici, erano stati un successo.
Mi avevano iniettato abilità impressionanti, che tutti gli altri Warui non possedevano e non sognavano nemmeno lontanamente di avere.

Ma avevano fatto uno sbaglio, iniettandomi inconsciamente i poteri del fuoco.. Non so esattamente come fecero, ma non importa. Ormai ciò che è fatto è fatto.

Avevo un legame speciale con il fuoco perché segnava la mia rinascita.
Era solamente grazie a lui che ero riuscito a liberarmi dei miei cazzo di genitori.

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