GIADA"I cambiamenti portano sempre
agli inizi più travolgenti"
~KieraIl mio mondo intero si capovolse.
"La tua missione è finita, puoi tornare a casa."
Un incubo che si era appena realizzato.Stetti in silenzio per qualche istante, fissai il vuoto, non sapendo come reagire.
Ero esausta e quella era stata un'altra grande batosta.
Come avrei potuto abbandonare quella quotidianità?«Posso stare ancora un po' qua nella tua casa che hai scelto per me?»
Non sarei riuscita ad affrontare immediatamente un'altra missione e soprattutto non sarei riuscita ad affrontare la mamma.«Quella casa è tua, ho firmato il contratto, tutta tua, puoi tornare quando vuoi. Non dovrai neanche pagare le bollette, ogni volta saranno pagate dall'agenzia.»
Io annuii, cercando di nascondere la mia emozione.
«Grazie..hai già pensato al mio licenziamento in questo posto?» domandai, schiarendomi la voce.
Lui cliccò sull'orologio.
«Fatto.»Passarono degli istanti di silenzio, nei quali non avevo idea di cosa dire e che non mi preoccupai di interrompere.
«Okay, allora..ci vediamo.» Disse, schiarendosi la voce.
«Ho solo bisogno di tempo.»
Lui sospirò e annuì, sconcertato, facendomi un cenno con il capo e uscendo dalla stanza, silenziosamente.Doveva essere dura per lui sapere che sua figlia era a conoscenza della sua storia proibita.
Osservai il mio ufficio e sospirai, dopotutto mi dispiaceva lasciare quel posto.
Avevo sbagliato a metterci il cuore in quella missione, l'avevo capito troppo tardi, mi ero affezionata a troppe cose, a troppe persone..
Con un tremendo vuoto nel petto iniziai a prendere tutti i miei oggetti personali e li infilai nel mio zainetto.
Fortunatamente avevo già svuotato gran parte del mio ufficio.
Ero consapevole che l'avrei dovuto lasciare.Iniziai tranquillamente a cercare il mio diario nei cassetti della scrivania ma dopo poco mi accorsi che non ce n'era traccia.
«No, non ci credo. Cazzo!»
Non poteva essere.
Mandai all'aria tutto quello quello che c'era dentro i cassetti mezzi vuoti, spostai la scrivania, guardai sotto il divanetto, cercai persino in bagno. Ma del mio diario non c'era alcuna traccia.
Ero certa che lui l'avesse preso.
"Mhh.."
La sua voce.«Piantala immediatamente Uriel, non è il momento.» Mi massaggiai le tempie, con il respiro affannato.
"Cosa mi sono perso? Sai, ero impegnato a riordinare delle..discordie qua."
«Sei l'ultima persona a cui voglio parlare in questo momento, va' via dalla mia mente.»
"Così ferisci i miei sentimenti."
«Non dire cazzate, so che mi hai manipolata..seriamente devi manipolare una persona per sentirti amato?»
Lo sapevo io che in questo momento non avrei dovuto intraprendere una discussione.
Ero troppo confusa."Come? Non ho mai fatto niente del genere"
La sua risata.
Quella risata che detestavo.Iniziai ad ignorarlo e continuai a mettere apposto il non più mio ufficio, maledicendomi per aver lasciato il mio diario incustodito.

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CHAOS
عاطفيةQuando tutto stava andando a rotoli nella vita di Giada, la protagonista di questa storia, un'occasione la sorprese. Ella ha sempre avuto come obiettivo quello di salvare la propria madre, affetta da una malattia molto grave, una malattia che richi...