🔴In questo capitolo saranno presenti degli scenari che potrebbero infastidire alcuni lettori più sensibili.
In questo capitolo forse si capirà perché questo libro lo identifico in un "dark romance".
Ho cercato di essere il più delicata possibile, anche perché nella prima versione era nettamente peggio..
Se vi piace la musica vi consiglio di ascoltare "Gangsta"..siamo abbastanza in tema.
Buona lettura.URIEL
"Nessuno riuscirà mai a
saziare la mia perversione,
la mia perversione è così fitta e oscura che solamente la mia mente
può comprenderla e soddisfarla."
~UrielSono sempre stato bravo ad uccidere.
A togliere la vita ad una persona che non meritava di vivere. A torturare chi non aveva intenzione di proferire parola.
O semplicemente torturare chi osava intralciare il mio cammino.
E Samuel Zanel l'aveva fatto.
Si era intromesso tra me e Giada.Avevo osservato la spia per un mese intero, contemplando ogni sua mossa e sorridendo ad ogni suo misero tentativo di dimenticarmi.
Era impossibile.Così come era impossibile per me dimenticare il modo in cui mi aveva ingannato.
Ma ero solamente un po' incazzato con lei..nulla di grave..
Si sarebbe fatta perdonare, ne ero certo..Era il mio punto debole, quella donna, non ero riuscito ad andare con nessun altra senza cercare i suoi occhi ovunque.
Ma invece il mio caro angelo..lei aveva provato a rimpiazzarmi con Samuel.E le avrei fatto capire che io non ero come nessuno.
«E quindi dimmi un po', Harvard..mh?» mi sedetti sulla sedia nel mio scantinato, fissando il biondino con un ghigno.
Non aveva esattamente un bell'aspetto.«Chi sei?! Che cosa vuoi?!» gridò lui, causandomi un mal di testa incredibile.
Diciamo che avevo picchiato a sangue Samuel fino a fargli perdere la coscienza, lo avevo portato nel mio scantinato e lui si era svegliato solamente da pochi minuti.
Mi allentai la cravatta nera che portavo e sospirai, osservandomi annoiato intorno.
Là sotto avevo tutti i miei strumenti che utilizzavo per divertirmi con chi mi infastidiva..anche se alla fine finivo sempre per utilizzare le mie abilità e lasciare tutti quei fantastici oggetti inutilizzati.
Era un grande peccato.Il biondino continuò a dimenarsi ma non riuscì a fare niente, anche perché aveva sia i polsi che le caviglie legate al muro con delle catene.
«Dimmi, com'è stato baciare Giada?»
Lui mi fissò con il suo zigomo gonfio, il naso insanguinato e il labbro tagliato in due.
Ora non aveva più l'aspetto angelico che aveva attratto la ragazzina.«Giada..?» i suoi occhi si illuminarono e la paura gli fece cambiare completamente espressione, rivelando la sua vera natura.
«Se vuoi lei puoi tranquillamente prendertela! Io non–» iniziai a ridere interrompendo il suo disperato tentativo di salvarsi.
«Non hai capito proprio un cazzo, Samuel. Giada non è mai appartenuta a te..» mi alzai dalla sedia, «e non rivolgerti a lei in quel modo oppure ti uccido..» ridacchiai, per poi osservare la sua espressione sbigottita. «E non scherzo.» Mi avvicinai sempre di più a lui, gustando ogni piccola forma di paura nelle sue iridi cristalline.
Ma tanto l'avrei ucciso lo stesso, in ogni caso.
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CHAOS
RomanceQuando tutto stava andando a rotoli nella vita di Giada, la protagonista di questa storia, un'occasione la sorprese. Ella ha sempre avuto come obiettivo quello di salvare la propria madre, affetta da una malattia molto grave, una malattia che richi...