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GIADA"Mentre lui le insegnava a
fare l'amore lei gli insegnava ad amare."
~Fabrizio De André«Grazie mille per quello che hai fatto ieri.» Ripetei per l'ennesima volta a Uriel.
Non sapevo ancora se tutto quello che era successo fosse effettivamente vero o se io stessi facendo un sogno troppo bello.
Mia madre era guarita e quel giorno avremo dovuto passare il Natale insieme, lei, io, papà e Riftan.
Con i miei genitori..evento che non accadeva da quattordici fottutissimi anni.Mio padre aveva accettato solamente per riallacciare con me, ma sapevo bene che i miei genitori si amavano ancora.
Dopo tutto quello che mi avevano raccontato la mia era una certezza.Eravamo pronti a perdonarci a vicenda..o almeno, questo era quello che pensavo io.
Avrei dovuto smetterla di vedere solamente il bene delle persone, mi sarei dovuta soffermare di più sulle azioni che avevano fatto e su quello che erano.
Ma non riuscivo..soprattutto con Uriel.«Non serve ringraziarmi.» Continuò a dire il ragazzo.
Quel giorno era nuovamente vestito elegantemente, indossava una camicia nera che gli circondava le spalle ampie e una cravatta rossa. Come pantaloni invece aveva dei jeans scuri, che evidenziavano la sua altezza.
I suoi capelli erano sistemati all'indietro e i suoi occhi verdi quel giorno erano più brillanti del solito.Mi avvicinai a lui e mi alzai sulle punte dei piedi, posandogli un bacio casto sulle labbra.
Era davvero magnifico averlo lì con me.
Solo per me.Sorridendo tornai davanti allo specchio della camera dell'hotel che avevamo prenotato e finii di sistemare i miei lunghi capelli castani mentre il ragazzo mi osservava con uno sguardo pressante.
Quel giorno avevo indossato un vestito rosso di lana, con in vita una cintura nera spessa. Avevo messo dei grandi orecchini a cerchio dorati e mi ero truccata con del semplice eyeliner e del rossetto rosso.
Mentre per i capelli li avevo lasciati sciolti come piacevano a Riftan e mi ero fatta dei semplici boccoli.Finii di sistemarmi e afferrai la borsa, per poi tornare nuovamente davanti a lui.
Il ragazzo mi osservò, per poi ghignare.«Vestita così ti scoperei qui ed ora, ma non vogliamo arrivare in ritardo..vero?» Chiese il rosso senza filtri, mettendomi lentamente le sue grandi mani sui fianchi, iniziando a farmi delle lievi carezze sull'addome.
Si strusciò leggermente su di me e sentii l'evidente erezione rinchiusa nei suoi pantaloni.
Il suo profumo mi avvolse, stordendomi completamente.
Quando era così vicino non riuscivo a ragionare.Io deglutii annuendo e lo guardai negli occhi, che in quel momento sarebbero potuti essere paragonati a delle pozze di sangue. Aveva attivato le sue abilità.
Lui avvicinò ancora e ancora il suo viso al mio collo e leccò la croce che aveva inciso sulla mia pelle, facendomi tremare le gambe.
«Non abbiamo tempo per "scopare"..», dissi, posandogli una mano sull'addome e iniziando a farla scorrere lentamente fino al suo basso ventre.
Non facevo nulla del genere da tempo, ma per lui avrei fatto di tutto.«Cosa pensi di fare ragazzina?», domandò, con un tono di voce che mi fece dubitare per un secondo delle mie azioni.
I suoi occhi luccicavano di un desiderio disumano.«Non è questo quello che fanno le persone particolarmente affiatate..?», sussurrai sul suo collo, slacciandogli la cintura dei pantaloni eleganti lentamente.
«Prendilo come un ringraziamento speciale..», continuai a dire, iniziando ad inginocchiarmi davanti a lui, come se fosse stato una creatura da venerare.
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CHAOS
RomanceQuando tutto stava andando a rotoli nella vita di Giada, la protagonista di questa storia, un'occasione la sorprese. Ella ha sempre avuto come obiettivo quello di salvare la propria madre, affetta da una malattia molto grave, una malattia che richi...