CAPITOLO TRENTA

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URIEL

Di questi tempi,
in un certo senso,
non so che cosa voglio;
forse non voglio quel che so e
voglio quel che non so.
~Marsilio Ficino

Non avevo idea del perché io avessi abbassato la guardia con Giada, non lo volevo neanche sapere.
Non avrei saputo come definire la marea di sensazioni che mi stava facendo provare.
E io che pensavo di non avere sentimenti..probabilmente era così e lei era solamente l'eccezione.

Quando il mio sguardo si posava su di lei il mondo intorno a me si dissolveva in un vortice di incertezza e desiderio. Era come se il suo essere stesso fosse un enigma irrisolvibile, un labirinto di emozioni che mi perdevo ad esplorare.
Lei era il mio caos più profondo, un'onda tumultuosa che mi travolgeva e mi sconvolgeva, lasciando la mia anima in balìa di sentimenti contrastanti e inesplorati.
Ma..non provavo veramente qualcosa per lei, l'amore non esisteva.
L'amore nella mia vita non era mai esistito, non sapevo cosa significasse provare amore per qualcuno, non avevo idea di cosa significasse riceverlo o anche solo vederlo da lontano.

Non l'avevo mai provato.
Nessuno me l'aveva mai dimostrato.
L'amore non era fatto per essere nella mia vita.

Ma nonostante ciò io, seppur fossi un Warui, avevo salvato Giada una marea di volte nonostante lei continuasse a mentirmi.
Nonostante io fossi l'esatto opposto di un supereroe.
Io ero il cattivo nella storia rosa e fiori di Giada, ero il puntino nero di troppo, colui che l'avrebbe rovinata fino al midollo perché troppo egoista per lasciarla andare.

Per non parlare di quella sera in cui tornai a casa e lei era scomparsa.. Ho rischiato di spaccare qualsiasi cosa per la rabbia.

Quando avevo scoperto chi le aveva fatto del male ero impazzito. Avevo dato una bella lezione a quello stronzo di Zayn, ma ovviamente non era morto, dopotutto per uccidere un Warui serviva del doku.
Almeno, per uccidere un Warui con del sangue degli originali, gli altri Warui potevano essere uccisi più facilmente.

Però dissolversi in cenere tante volte indebolisce..e Zayn ne era chiaramente consapevole.

Per quanto riguardava Giada lei in quel periodo era ricercata ovunque nel nostro mondo.
Volevano i suoi poteri e io sapevo come volevano prenderli.
Diciamo..in un modo non molto delicato.
Ed era per quello che la stavo proteggendo.

Era per quello che quando era scappata oltre ad arrabbiarmi mi ero anche spaventato, pensavo l'avessero presa e sottoposta alle stesse pene dell'inferno a cui ero stato sottoposto io.
Torture che a lei non spettavano e che lei non avrebbe mai ricevuto. Sarebbero prima dovuti passare sul mio fottuto corpo. E io ero difficile da abbattere.

Nonostante ciò, lei aveva continuato ad insistere per andare in Inghilterra e gliel'avevo data vinta, solo per permetterle di vedere sua madre.
Gliela davo vinta troppe volte a quella ragazza..

Comunque, quella notte oltre ad aver fatto una sceneggiata che mi potevo risparmiare, avevo aspettato che la ragazzina dormisse ed ero andato in bagno.

Avevo degli affari irrisolti che dovevo sistemare prima di partire.
Tutto per colpa di J, che non sa stare ferma.

Mi misi una semplice maglietta nera e un paio di pantaloni del medesimo colore, con tanto di scarpe completamente nere.
Non mi dovevo far notare tanto facilmente.

E inoltre..il nero era il colore che copriva al meglio il sangue.

Silenziosamente e velocemente uscii di casa, andando nel luogo d'incontro.

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