GIADANon ti conviene sfidarmi, te ne pentirai ragazzina..so come sei fatta, come cercarti, dove trovarti...non scherzare con il fuoco..altrimenti rischierai di bruciarti..per la tua ingenua curiosità..
Mi svegliai battendo le palpebre velocemente, cercando di riacquisire un respiro normale.
Ero sudata fradicia e mi faceva male la testa e anche il collo, come se qualcuno avesse provato a strozzarmi.
Non so per quale motivo io avessi sognato la voce del Warui.
Sarà stato perché tutti i miei pensieri in quel periodo erano rivolti a lui, per la missione.
Una missione in cui dovevo riuscire.«Questo è quello che sanno, non hanno più informazioni di noi.» sospirai, parlando al cellulare.
Ero sul taxi con il mio autista personale, che mi stava portando a lavoro. Fortunatamente quel giorno ero riuscita a non addormentarmi e ne avevo approfittato per condividere le informazioni che avevo scoperto il giorno prima con Markus.
Avevo evitato di parlargli di ciò che avevo sognato perché era terribilmente imbarazzante parlare di un sogno del genere con un tuo collega, non avrei voluto che si facesse strane idee su di me.
«Merda.» Mormorò il ragazzo, «comunque hai fatto un gran lavoro, Giada, complimenti..»
Lo ringraziai e tra di noi passarono degli attimi di silenzio, mentre lui digitava qualcosa sulla tastiera di un computer.
«Okay, ascoltami bene. Ho appena modificato alcuni tuo compiti hackerando il sistema della prigione. Tutto quello che si deve fare dentro l'istituto arriva ogni mattina al direttore, che deve attenersi alle regole del mandato.
Tu potrai parlare con il Warui, sei autorizzata e loro devono solo e obbligatoriamente accettarlo. Penseranno che tu sia un qualche detective speciale e saranno costretti a fartelo interrogare..quando e come lo desideri.» batté le mani il ragazzo, felice del suo lavoro.«Chi è che manda tutti i compiti da svolgere al direttore? E come siamo riusciti ad accedervi?» chiesi, per pura curiosità.
«In America ci sono diversi penitenziari di massima sicurezza e quello dove lavori tu è uno di quelli, come già sai. Questi carceri sono comandati da dei superiori, che hanno tutte le informazioni dei detenuti e degli agenti di polizia che lavorano come guardie penitenziarie.
Sanno chi sono le persone che possono uscire dai penitenziari, dopo aver scontato la pena e chi no, in base al crimine commesso.
Mandano diversi compiti ogni giorno agli agenti, che sono costretti a seguire, se non vogliono essere licenziati.
Compiti come interrogare qualcuno, lavorare su file, sorvegliare soggetti interessanti..e tutte le altre faccende che vanno svolte in un carcere.
Ogni agente ha un proprio compito giornaliero.
Tu eri una semplice assistente che doveva lavorare online e valutare gli altri comandanti. Ho modificato i tuoi compiti grazie a dei contatti del signor Rogers, sai, ha molte conoscenze utili..» spiegò, elogiando mio padre.«Perfetto, allora a domani, ti parlerò di quello che avrò scoperto.»
«Ottimo, grazie Giada.» disse, prima di terminare la chiamata.Non riuscivo a capire perché mi abbiano dato un nome in codice se poi tutti mi chiamavano con il mio nome di battesimo.
«Siamo giunti a destinazione signorina Rogers, buona fortuna per oggi.» il mio autista fermò la macchina e mi chiamò con il mio cognome, come se avesse ascoltato i miei pensieri e deciso di prendermi in giro.
Lo ringraziai e scesi dal taxi, sempre con il mio zaino sulle spalle.
Quel giorno erano le otto e trenta, mi avevano detto di andare a quell'ora, per controllare che le attività mattutine in svolgimento fossero svolte correttamente.Sospirando usai il mio badge per aprire la porta e tutti gli agenti che stavano lavorando e i detenuti che stavano iniziando a giocare a pallone si voltarono verso di me.

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CHAOS
RomanceQuando tutto stava andando a rotoli nella vita di Giada, la protagonista di questa storia, un'occasione la sorprese. Ella ha sempre avuto come obiettivo quello di salvare la propria madre, affetta da una malattia molto grave, una malattia che richi...