GIADA"Nella vita non esistono che gli inizi"
~Madame de StaëlDopo una lunga giornata che passai a fare shopping, spendendo un bel po' di denaro che mio padre mi aveva offerto, decisi di recarmi all'ospedale.
Avevo comprato diverse cose che poi avrei portato con me in America. Ma avevo anche comprato tante cose sperando di ottenere una qualche vendetta personale verso l'uomo che mi aveva creata.
Nonostante sapessi che probabilmente lui non si sarebbe nemmeno accorto dei soldi in meno sul suo conto, dato che era ricco sfondato.
Beato lui.«Sei felice mamma? Finalmente potrai avere le cure necessarie!» esclamai, dopo averle raccontato tutto.
La mamma mi fissò per qualche istante e poi scoppiò a piangere..di felicità.La guardai sconvolta, non l'avevo mai vista piangere, era rarissimo vedere Céline farsi sopraffare dalle emozioni, ma in quei giorni stava succedendo molto spesso.
Ricordo ancora com'era prima che si ammalasse, era una donna distinta e severa, che mostrava di rado il proprio affetto ma che ti faceva sentire sempre amata.
«Grazie mille ma chérie, non saprei come ringraziarti più di così. Grazie mille..» piagnucolò, abbracciandomi con le braccia deboli.
La abbracciai a mia volta, sospirando e sentendo una lacrima scorrere sulla pelle arrossata della mia guancia, ma non mi preoccupai di asciugarla e la lasciai semplicemente libera. Era una lacrima che esprimeva esattamente come mi sentivo. Immersa da tutte le emozioni che stavo provando, ma felice.
«Non ci vedremo per un po', ma almeno sarò sicura che starai bene.» affermai, asciugando le sue, di lacrime.
Lei annuì e mi sorrise, accarezzandomi una guancia dolcemente e facendo scorrere il suo pollice proprio dove si era fatta strada la mia lacrima.
«Giada. Vorrei darti un regalo.»
Un regalo? Come poteva farmi un regalo? A me bastava che lei stesse bene, non avevo alcun bisogno di regali.
«So che non è il massimo, ma..» disse, togliendosi un bracciale dal polso sottile, «questo è il mio braccialetto preferito. Vorrei lo tenessi tu, come mio ricordo.» sussurrò, prendendo il mio polso tra le mani e mettendomi il braccialetto con cura.
Osservai l'oggetto con gli occhi spalancati, era davvero splendido. Era un bracciale spesso e dorato, con delle rifiniture in diamante e con al centro una grande pietra verde brillante; di giada.
Sembrava davvero prezioso e soprattutto..antico.
Era come se l'avessi già visto da qualche parte, ma non pensavo però di averlo mai notato al polso della mamma, dato che apparentemente lo copriva sempre con le maniche lunghe.Pensandoci bene..perché lo copriva in questo modo?
«Non posso accettarlo, mamma..»
«È il mio regalo per ringraziarti, oltre al mio amore vorrei che avessi anche qualcosa di fisico da parte mia.» disse, sconsolata, «vorrei che avessi qualcosa che ti ricordasse di me anche quando sei lontana.»
Le sorrisi tristemente e l'abbracciai, stringendola forte.Non aveva idea che lei, anche senza un qualcosa di fisico, non sarebbe mai sparita dai miei pensieri. Mi sarebbe mancata parecchio.
«Grazie mille, è davvero stupendo.» sussurrai, sentendomi al sicuro tra le sue braccia confortevoli.
Passai tutta la sera con la donna, a chiacchierare, come facevamo tempo prima, senza pensare per un solo istante alla malattia.

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CHAOS
RomanceQuando tutto stava andando a rotoli nella vita di Giada, la protagonista di questa storia, un'occasione la sorprese. Ella ha sempre avuto come obiettivo quello di salvare la propria madre, affetta da una malattia molto grave, una malattia che richi...