Capitolo 34

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Kylie

Amicizia.
È questa parola che dicevo quando pensavo a me e Aldo, lo ritenevo un amico, una spalla con cui piangere, una persona tanto simile a me con cui parlare, condividere ogni pensiero. Pensavo che lui mi potesse capire, abbiamo vissuto la stessa vita per anni, eravamo da soli insieme.È sempre stato così tra me e lui, non pensavamo mai al fatto che fossimo dei rivali e che sarebbe stato meglio non parlare. Avevamo paura che i nostri genitori lo scoprissero, che capissero che eravamo diventati amici, l'unico amico con cui potevo condividere cose che non avrei mai potuto condividere con altri. E ora ho scoperto che fingeva e basta, che suo padre lo sapeva, che suoi padre lo aveva indirizzato a me per manipolozzarmj per poi uccidere mia madre.Questa non è amicizia.Questa è pura cattiveria.Ora se penso ad Aldo penso solo ad un infame, un ragazzo tanto cattivo che ha mentito per anni ad una ragazza. Per cosa poi? Per un cazzo di litigio tra famiglie.Ma me lo dovevo aspettare.Giusto? Dovevo aspettarmi che mi avrebbe tradito, che per lui era più importante prendere delle informazioni, facendomi fidare di lui fino a piangere per la morte di mia madre insieme a lui. Un giorno ero così distrutta per la morte di mia madre, ho pensato ad Elias, credevo che lui mi avrebbe aiutata a superare come aveva già fatto, ma mentre camminavo tra le strade stranamente spoglie di Milano, con le lacrime che mi rigavano gli occhi, ho incontrato Aldo. Mi ha chiesto cosa avevo e mi ha portato a mangiare una crêpes alla nutella facendomi ridere per tutto il tempo, gli avevo raccontato il mio stato d'animo, quanto mi sentivo sola senza di lei, quando desideravo abbracciarla ancora, inalare il suo profumo di rosa, e raccontarle tutto quello che mi passava per la mente.Mi sono fidata di lui, gli ho confessato i miei sentimenti, ma ho sbagliato tutto. Mentre io gli parlavo di mia mamma lui viveva con il pensiero di averla uccisa. Ma come si fa?Come si fa a fare una cosa del genere? Mentire su una cosa così importante.« Kylie, stai bene?» Mi giro verso Elias, siamo seduti sul divano di casa mia. Mio padre ha appena chiamato Murinez, gli ha detto che ha una nuova strategia per annientare Rio. « Si, si, sto bene.» Lui mi fa un sorrisetto così bello che vorrei baciarlo.« Non è vero, ti conosco. Sei la mia Kylie, quella ragazza forte che mi rispondeva male ogni volta che poteva, ma anche quella ragazza distrutta che fumava con me.» Lo abbraccio perché infondo so che lui è la persona che mi conosce meglio, la persona che nonostante tutto c'è sempre stata, anche quando ci odiavamo.« Non fumi più.» Dico, da quando è qui non l'ho più visto fumare.« Papà non me lo permette, dice che con gli allenamenti non posso. E poi lo faccio anche per me, non voglio morire di cancro.» È la prima volta che lo chiama papà davanti a me.« Lo hai chiamato papà. Sono contenta del vostro rapporto. Ma so anche che senti poco Marilin. È tua sorella, ti vuole bene, dovresti sentirla di più.» Ora mi risponderà dicendomi di farmi i cazzi miei e che io non c'entro niente, il che è vero.« Lo so. Ci proverò okay?» Io annuisco felice e lo abbraccio.Quando l'altra sera l'ho baciato, ho capito che il mio amore per lui non era mai finito, che lo amavo ancora, e oggi penso di amarlo ancora di più.« Stanno arrivando.» Esclama mio padre dopo aver controllato dalla finestra.Rio si apposta dietro alla porta del bagno e Elias lo segue. Si nascondono per poi apparire nel momento esatto.Papà apre la porta di casa e fa entrare Murinez e Aldo. Guardandoli mi viene un senso di vomito, vorrei picchiarli così tanto da non vedere più i loro volti, ma mi devo attenere al piano.Tony ,di fianco a me, mi stringe forte la mano. Lui sa tutto, glielo abbiamo detto e voleva essere partecipe.« Ci possiamo accomodare?» Chiede il vecchio sorridendo. « No, non serve. Sarà molto veloce.» Dice mio padre.Aldo si guarda intorno circospetto, mi ha salutato con un cenno della mano e un occhiolino e io mi sono trattenuta dall'infilargli le unghie nell'occhio.« Sai penso che gli amici siano una cosa fondamentale, con i tuoi genitori non condividi momenti divertenti con cui condividi con gli amici. Non fai le cazzate divertenti e non confessi i tuoi amori e le tue conquiste. Ma con gli amici fai tutto questo, gli amici sono un tesoro. Ho sempre saputo che Kylie era amica di Aldo, lei non me lo aveva mai detto, ma un giorno li ho visti insieme. Non le ho detto niente perché mi ricordavano noi Rodrigo.» Solo ora, per la prima volta, ho scoperto il nome di Murinez. In effetti ha la faccia da Rodrigo. « Sai Kylie, io e Rodrigo eravamo amici da ragazzini, proprio come tu e Aldo. Aldo lo sapevi?» Aldo no. parla, ma dalla sua espressione si capisce che non lo sapeva.« No, come pensavo. Perchè non glielo hai detto Rodrigo? Vabbè, ora non è questo l'importante. Io e te eravamo amici, siamo sempre stati alleati.» Rodrigo non dice una parola, si allenta la cravatta come se sentisse caldo, ha capito che c'è qualcosa che non va.« Ma ho sempre saputo che bisogna fidarsi più dei nemici che degli amici.» Rodrigo sembra capire e prova avvicinarsi sempre di più a mio padre, ma quest'ultimo tira fuori la pistola e gliela punta addosso. Rodrigo si ferma il volto è diventato bianco, sa che mio padre non teme per sparare.« Senti Alessandro, possiamo parlarne?» tenta di dire, mettendo avanti le mani, ma mio padre non ne vuole più sentire. Ci lancia un'occhiata e io e mio fratello annuiamo. Gli sparerà.« Occhio per occhio, Murinez.» Un colpo gli arriva dritto in petto, cade a peso morto in avanti sporcandoci tutto il parquet di sangue.Aldo ha la bocca spalancata, ma non ci impiega molto a impugnare la sua arma e puntarmela dritta in testa. A questo punto ci raggiungono anche Rio ed Elias, che mi guardano allarmati.« Sapevo che avresti scoperto tutto prima o poi princesa.» La sua voce viscida mi penetra l'orecchio.Provo a liberarmi dalla sua presa, ma non ci riesco. È più forte di quanto pensassi.Mio padre prova ad avvicinarsi a me, ma Aldo toglie la sicura della sua pistola.« Se fai un altro passo tua figlia avrà una pallottola in testa, proprio come sua madre.»Non ci vedo più dalla rabbia e gli tiro una gomitata sullo stomaco che lo fa indietreggiare.Elias si avvicina a me, ma l'unica cosa a cui penso è mio fratello, ha visto un omicidio, in cadavere è sul nostro pavimento e presto ne vedrà un altro, ma non sappiamo se sarà il nostro o quello di Aldo.« Elias, porta via Tony.» Gli dico mentre tiro un altro calcio ad Aldo. Rio e mio padre si stanno occupando di Murinez. « Non ti lascio qui da sola.» Ribatte lui pronto, do un'occhiata veloce a mio fratello, lo vedo in un angolo della casa, accasciato sul pavimento mentre tiene le mani premute sulle orecchie.« Ti prego portalo via, fallo per me. » Lui non sembra del tutto convinto.« Ti prego.» Annuisce e va da mio fratello, camminano a passo spedito verso la porta, ma prima di uscire mio fratello mi parla:« Ti voglio bene Kyl.» Gli sorrido dolce e sorrido anche ad Elias, spero che con questo sorriso capisca tutto il mio amore per lui.« Ora che non hai più nessuno cosa pensi di fare.» Dice sprezzante Aldo, mentre sputacchia un po' di sangue.« Ho in mente solo di ucciderti, niente altro.» Gli tiro un calcio sulle costole, probabilmente gliene ho rotte un paio. Lui si piega in due dal dolore, ha dei tagli sul viso, delle costole rotte e gli ho anche tirato un calcio nelle palle.«Vai via e non farti più vedere. Sai che non ti conviene dire niente alla polizia. Abbiamo le prove sull'omicidio di mia mamma, sei un complice staresti in prigione per anni. Non sfidarci.» « Hai capito!» urlo.« Ho capito.»Se ne va via senza guardarsi indietro. Probabilmente avrei dovuto ammazzarlo, ma non sono del tutto come lui.O forse si?

Un'altra volta mia Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora