Undici

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La laurea di Beatrice era stata un trionfo. Lei aveva brillato, stupendo tutti con la sua discussione impeccabile. Andrea aveva assistito a tutto e rimase profondamente colpito dalle parole di lode che la commissione aveva riservato a Beatrice. Questo confermò ancora una volta il pensiero che aveva sempre avuto: Beatrice era straordinaria. Aveva riflettuto spesso sulle due settimane precedenti. Le due discussioni, il suo allontanarla per poi andare a riprendersela. Beatrice era una fonte inesauribile di energia, impossibile da spegnere.

Il fatto che avesse un tale controllo su di lui lo mandava fuori di testa, soprattutto perché erano stati chiari sin dall'inizio: avrebbero continuato a vedersi senza pretese e senza impegno. Andrea faticava a fidarsi completamente e a Beatrice sembrava andar bene essere friends with benefits. Era quello che voleva giusto? E allora perché la sua indifferenza gli dava così fastidio?

Non era però il momento di pensarci. Nonostante avessero trascorso quasi ogni giorno insieme nell'ultimo periodo, scoprendo altre mille sfaccettature dell'enigmatica Beatrice, Andrea aveva due settimane di vacanza prima che riprendesse il campionato e voleva godersele appieno senza pensare a nulla.

Quella sera si sarebbero visti per l'ultima volta prima delle loro rispettive partenze: Andrea per Ibiza e Beatrice per la Grecia. Si incontrarono a casa di Andrea. La tensione nell'aria era palpabile, ma entrambi cercavano di nasconderla dietro sorrisi rilassati e conversazioni leggere. Dopo una cena veloce, si spostarono in salotto per guardare un film. I due si sistemarono sul divano immergendosi e godendosi a pieno il momento. Andrea sorrise attirando Beatrice a sé e lei incastrò delicatamente le gambe tra le sue.

Si fissavano negli occhi e Beatrice ruppe l'incanto, chiedendo: "Perché sorridi?"

Andrea la guardò intensamente, poi rispose: "Non lo so, mi fai sorridere." E subito la baciò, un bacio profondo, pieno di desiderio. Beatrice rise, sentendo l'erezione di Andrea premere contro di lei.

"Non vorrei stancarti troppo e abbassare le tue prestazioni con le modelle che incontrerai a Ibiza," gli disse con un sorriso malizioso.

Lui rise, avvicinandosi ancora di più. "Sei gelosa?"

Lei rise a sua volta, scuotendo la testa. "Non ti illudere," rispose, ma il tono leggero tradiva una punta di verità.

L'attrazione tra loro era innegabile e trascinante. Andrea le sussurrò all'orecchio, "Non riesco a resisterti." Le mani di lui iniziarono a esplorare il corpo di Beatrice, sentendo ogni curva attraverso il tessuto leggero dei suoi vestiti. Lei rispose con un gemito soffocato, affondando le dita nei suoi capelli.

Si spostarono sul letto, i corpi già incollati dalla passione. Andrea si prese il suo tempo, baciando ogni centimetro della pelle di Beatrice, assaporando ogni reazione, ogni respiro accelerato. Lei lo guardava con occhi socchiusi, l'eccitazione che bruciava dentro di lei come una fiamma viva.

Le mani di Beatrice scivolarono lungo la schiena di Andrea, tirando il suo corpo ancora più vicino. Quando finalmente entrarono in contatto completo, fu come se il mondo si fermasse. Ogni movimento era lento, deliberato, un crescendo di emozioni e sensazioni.

Beatrice si arrese completamente, sentendo Andrea muoversi dentro di lei con una lentezza che la fece ansimare di più. I loro corpi erano in perfetta armonia, e ogni movimento era incredibilmente sincronizzato. Le sue mani si avvinghiarono a lui, le unghie affondando nella pelle con la passione travolgente che la riempiva.

"Ti voglio," sussurrò Andrea contro il collo di Beatrice, i suoi baci diventando sempre più affamati.

"Anch'io," rispose lei, la voce rotta dall'emozione. Sentiva il piacere intensificarsi fino a diventare insostenibile.

Esplosero insieme, uniti in un momento di pura estasi, i loro corpi che tremavano all'unisono.

Quando il piacere dell'intimità si placò, Andrea e Beatrice rimasero abbracciati nel letto, i loro respiri ancora pesanti e il calore dei loro corpi che si mescolava dolcemente. Andrea, guardandola con occhi intensi, si sentì invaso da un misto di soddisfazione e confusione. Nonostante l'intimità condivisa, il loro rapporto continuava a oscillare tra la passione ardente e la sottile incertezza che entrambi cercavano di evitare.

"Va bene così, vero?" chiese Andrea di getto. "Non darai di matto se dovessi combinare qualche casino?"

Beatrice lo guardò con un sorriso flebile, ma con un'ombra di serietà negli occhi. Aveva capito a che cosa si riferisse. "Sì, è quello che voglio," rispose dolcemente, "e puoi stare tranquillo, non darò di matto."

Andrea si sentì sollevato ma anche leggermente confuso dalla loro situazione. "Non darai di matto nel senso che... posso interagire con altre ragazze senza che tu compaia all'improvviso a Ibiza per farmi qualche scenata di gelosia?"

Beatrice scoppiò a ridere, ma il tono della sua risata era intriso di una complessità che Andrea non riusciva a decifrare completamente. "Mi sono persa il passaggio in cui ci siamo giurati amore eterno?" scherzò, cercando di sdrammatizzare la situazione. "Suvvia, per chi mi hai preso?"

Andrea sorrise, ma dentro di sé sapeva che c'era qualcosa di più profondo sotto la superficie della loro 'relazione'.

"Sei proprio una baddie, assurdo."

"Non sono una baddie, ma è evidente che entrambi non siamo pronti ad avere un tipo di rapporto che vada oltre a questo," disse Beatrice, con un tono che cercava di mettere un punto fermo alla conversazione.

La capacità di Beatrice di essere allo stesso tempo comprensiva e distaccata lo confondeva. Sembrava così disinvolta, così sicura di sé e del loro accordo, eppure Andrea percepiva una profondità emotiva che lei nascondeva abilmente dietro la sua facciata di indifferenza. Era come se lei riuscisse a vivere in una dualità: da un lato, una partner appassionata e premurosa, dall'altro, una donna che non si faceva coinvolgere troppo, sempre pronta a mantenere una certa distanza.

"Siamo due ipocriti incoerenti, B." sottolineò Andrea, sentendo un nodo nello stomaco.

"Un giorno, se te la sentirai, mi parlerai di chi ti ha spezzato il cuore."

Andrea annuì senza rispondere. Mentre si preparavano per dormire, gli sguardi tra loro rivelavano una mescolanza di confusione, attrazione e incertezza sul futuro.

Il mattino seguente, con il sole che iniziava a sorgere, si trovarono davanti alla porta di casa. "Divertiti in Grecia," disse Andrea, cercando di mantenere un tono leggero nonostante il nodo in gola.

"Anche tu a Ibiza," rispose Beatrice con un sorriso enigmatico, che non rivelava completamente i suoi pensieri.

Si scambiarono un ultimo bacio, breve ma carico di promesse non dette, poi si separarono, ognuno diretto verso la propria avventura. Andrea non poteva fare a meno di chiedersi cosa sarebbe successo al loro ritorno, cosa avrebbero provato entrambi dopo questo distacco. La guardò allontanarsi con una miscela di desiderio e preoccupazione nel cuore, chiedendosi cosa sarebbe successo al loro ritorno.

Eppure, nonostante la passione travolgente e l'intimità condivisa, una domanda si insinuava nella mente di Andrea: perché aveva l'impressione che non l'avrebbe più rivista?

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Ciao a tutti come va?

Spero che il capitolo vi piaccia.

Vi ringrazio come sempre per il supporto.

🤍🤍🤍

Alla prossima.
Vi abbraccio🫂.
Eli🫀

Andrea Cambiaso- AC27Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora