Ventisei

665 33 21
                                    



WHATSAPP
Andre🤍

 Corsetta veloce, doccia e poi subito in aeroporto con Greta🤍

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Corsetta veloce, doccia
e poi subito in aeroporto con Greta🤍

Sei bellissima, vi aspettiamo🤍

Insomma...senza trucco, appena sveglia,
João credo che tu abbia bisogno di una visita oculistica.🧐

Credimi ho due occhi perfettamente
funzionanti. E tu ti sottovaluti un po' troppo.
Vorrei darti i miei occhi per farti
vedere come ti vedo io.
Smettila B perché sei bellissima.
Punto.

Ti amo

🤍

***

Okay, non era quella la risposta che si aspettava Beatrice dopo aver detto "ti amo" ad Andrea. Non sapeva neanche perché lo avesse scritto, o meglio, lo sapeva. Amava davvero Andrea, ma forse gli aveva messo pressione.

Seduta sull'aereo accanto a Greta, Beatrice cercava di calmare i pensieri che le vorticavano nella testa. Aveva inviato un messaggio ad Andrea, il suo cuore in gola, confessandogli il suo amore con sincerità disarmante. Ma la risposta che sperava, quel "ti amo" di ritorno, non era mai arrivata. Invece, il silenzio l'aveva accompagnata fino a quel momento, lasciandole un peso sul petto che non riusciva a scrollarsi di dosso.

Seduta accanto a lei, Greta, con il suo pancione ben visibile, lanciava occhiate curiose, come se potesse percepire la sua. Alla fine, non riuscì più a trattenersi.

"Bea, sei troppo silenziosa. Cos'è che ti preoccupa?"

Beatrice sospirò, guardando fuori dal finestrino. "Stamattina ho detto ad Andre che lo amo...Gliel'ho scritto, ma lui non ha risposto, o meglio ha risposto con un cuore..."

Greta la fissò per un attimo, poi sorrise dolcemente. "Non mi sorprende. Andrea non è il tipo da rispondere via messaggio per una cosa così importante. Vuole dirtelo faccia a faccia, quando può guardarti negli occhi. Ne sono certa.Dagli tempo."

Beatrice annuì, cercando di trarre conforto dalle parole dell'amica. Sapeva che Greta aveva ragione. Andrea era sempre stato un ragazzo di gesti, non di parole affrettate. Eppure, quel silenzio continuava a pesarle, come se una parte di lei non riuscisse a scacciare il dubbio. Forse gli aveva messo troppa pressione addosso.

***

Lo stadio di Budapest vibrava di energia, le voci dei tifosi si mescolavano in un boato continuo. Beatrice e Greta erano sedute sugli spalti, circondate dall'entusiasmo della folla. Ogni volta che Andrea entrava in possesso della palla, Beatrice si irrigidiva, il cuore che batteva veloce per l'adrenalina.

A metà del secondo tempo, quando la partita sembrava sul filo del rasoio, Andrea ricevette il pallone al centro del campo. Beatrice trattenne il fiato, vedendolo muoversi con la grazia e la sicurezza che tanto amava in lui. Con un gesto preciso, Andrea fece un assist perfetto, e subito dopo, il compagno di squadra segnò.

Andrea Cambiaso- AC27Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora