Tre

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Le ragazze si affrettarono ad arrivare in tempo per la partita. A causa del traffico torinese ci impiegarono più del previsto e la partita sarebbe iniziata a breve. Era sempre un'emozione andare allo stadio; nonostante il campionato, in termini di punti, fosse già finito, l'aria era vibrante ed elettrica. Beatrice sedeva affianco alle sue amiche, che attendevano ardentemente di vedere i loro ragazzi entrare in campo. Amava vedere felici le persone a lei care.L'inno risuonava negli altoparlanti mentre i giocatori si posizionavano in campo. Beatrice immortalò quel momento pubblicando una storia su Instagram, catturando l'energia e l'entusiasmo che riempivano lo stadio.

"Ma dov'è Andrea?" chiese Beatrice , guardandosi intorno.

"Non lo vedo," rispose India, cercando tra i giocatori sul campo.

Ad un tratto, una mano si posò sulla sua spalla. Beatrice si girò di scatto, spaventata. Andrea era lì, sorridente e divertito per la sua reazione.

"Ti ho spaventata?" chiese lui con un sorriso malizioso.

"Andre! Che ci fai qui? Pensavo fossi in campo!" rispose lei, ancora con il cuore che le batteva forte, ma stavolta per la sorpresa.

"Non sono stato convocato per questa partita. Ma non potevo perdere l'occasione di vederti," spiegò Andrea, sedendosi accanto a lei.

Beatrice sentì un'ondata di calore attraversarla. Cercò di mantenere la calma e di non mostrare troppo l'effetto che la vicinanza di Andrea aveva su di lei.

"Allora, cosa ne pensi della partita?" chiese lui, cercando di avviare una conversazione leggera.

"È interessante, ma ammetto che speravo di vederti giocare," rispose Beatrice, gettandogli un'occhiata di sbieco.

Andrea rise. "La prossima volta ti farò vedere una partita privata, solo per te."

I due continuarono a chiacchierare e a commentare la partita, scherzando e stuzzicandosi. L'atmosfera tra di loro era leggera, ma sotto la superficie si sentiva una tensione crescente. Le mani che si sfioravano casualmente, gli sguardi che si incrociavano più a lungo del necessario.

Al termine Andrea si voltò verso Beatrice con un sorriso.

"Devo raggiungere i miei compagni in campo," disse Andrea, alzandosi. "Ma non andare via, ti va di aspettarmi così torniamo insieme?"

Beatrice lo guardò, sorridendo. "Certo, ti aspetto."

Andrea le diede un ultimo bacio rapido sulla guancia, poi si diresse verso il campo. "A dopo," disse con un sorriso, prima di allontanarsi.

Beatrice si sedette di nuovo, sentendo ancora il calore del bacio di Andrea. Le sue amiche la guardarono con sguardi compiaciuti e maliziosi.

"Allora? Cosa ti ha detto?" chiese una delle sue amiche.

"Ha detto che vuole accompagnarmi a casa," rispose Beatrice con un sorriso sognante.

Le amiche risero e la presero in giro. "Ma guarda te, Beatrice che arrossisce come una quindicenne!"

"Sarà l'astinenza," rispose ridendo, cercando di mantenere un tono scherzoso, anche se dentro sentiva davvero le farfalle nello stomaco.

Le amiche continuarono a prenderla in giro affettuosamente fino a quando Andrea tornò, visibilmente più rilassato dopo aver salutato i suoi compagni.

"Pronta?" chiese lui, tendendole la mano.

"Prontissima," rispose Beatrice, prendendo la sua mano con un sorriso.

Durante il tragitto verso casa di Beatrice, Andrea e lei continuarono a parlare, scoprendo sempre più cose l'uno dell'altra. Quando arrivarono sotto casa di Beatrice, lei si voltò verso di lui, un po' timida ma decisa.

Andrea Cambiaso- AC27Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora