Quindici

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La quiete dopo la tempesta. Dopo il chiarimento tra Beatrice e Andrea, l'umore in Grecia era alle stelle. La vacanza procedeva alla grande e i due ragazzi stavano meravigliosamente insieme. Il gruppo aveva deciso di trascorrere due giorni in barca per godersi ancora di più questo periodo di pausa dai vari impegni. Andrea e Beatrice passavano ogni secondo insieme, e la cosa strana era che gli veniva del tutto naturale comportarsi così. Dopo le situazioni passate e ormai superate da entrambi, i due sembravano aver riscoperto dei lati di loro stessi che credevano perduti. Parlavano molto, si baciavano molto, giocavano come due bambini, sembrava che si conoscessero da una vita. Erano esattamente dove volevano essere.

Nonostante la situazione fosse così tranquilla, alcuni dubbi e incertezze riaffiorarono in entrambi. Andrea pensava alla sua esposizione mediatica e a come si sarebbero comportati in pubblico una volta tornati a Torino. È vero che ufficialmente non stavano insieme, ma non aveva alcuna voglia di precludersi nulla. Per quanto non fosse un tipo particolarmente socievole, voleva dare a Beatrice tutto ciò che di bello c'è al mondo. Desiderava regalarle un primo appuntamento indimenticabile, farle vivere tutte quelle esperienze che una coppia normale merita di vivere. Tuttavia, non sapeva cosa Bea pensasse di tutto ciò. Non sapeva se, prima o poi, avrebbe voluto esporsi, se fosse pronta ad accettare tutte le sfide che comportava stare con un calciatore. Soprattutto, entrambi non volevano commettere gli stessi errori del passato. Andrea, di fronte a un dubbio del genere, si sarebbe già tirato indietro, ma sapeva che l'unico modo per andare avanti era parlare apertamente.

Dall'altro lato della barca, Beatrice era intenta a chiacchierare con le sue amiche. Era felice di tutto ciò che era successo. Finalmente, dopo aver fatto i conti con se stessa, aveva capito che avere 22 anni significa anche questo: VIVERE. Era entusiasta della leggerezza con cui riuscivano a vivere quei momenti, della spontaneità che caratterizzava ogni loro gesto. Pensava al futuro, ma senza ansia; desiderava godersi ogni istante presente, lasciandosi guidare dalle emozioni.

Andrea, intanto, si isolò, pensieroso. Non sapeva come affrontare tutto, ma era determinato a scoprirlo. Mentre rifletteva, Beatrice si accorse del suo silenzio e si avvicinò, preoccupata.

"Cosa c'è che non va, Andre?" chiese con dolcezza, sedendosi accanto a lui.

Andrea l'avvolse in un abbraccio attirandola a sé. "Nulla, mi godo il tramonto."

"Andrea Cambiaso, sul serio? Pensi che non capisca i tuoi silenzi?" disse rimproverandolo in maniera giocosa.

Andrea la guardò negli occhi, cercando le parole giuste. "Bea, io... ho dei dubbi."

"Dubbi su di noi? Di già? Beh, parlare di per sempre mi sembra un po' eccessivo, ma non mi aspettavo che questa cosa durasse solo una settimana," chiese lei stupita.

"Frena, B, è bello sapere che ci dai già per spacciati," rispose sarcastico. "Non ho dubbi su di noi, tantomeno su di te, perché cazzo, sembro un ragazzino con la testa fra le nuvole. Solo che non so come gestire tutto questo una volta tornati a Torino. La mia esposizione mediatica, il nostro rapporto... voglio darti tutto, ma non so se sono pronto a espormi così tanto. E non so se tu sei pronta ad affrontare tutto ciò che comporta stare con me, perché non è un ambiente semplice da gestire. Poi settimana scorsa sono stato fotografato con una ragazza, e se dovessero vederci ed etichettarti come una delle tante, non me lo perdonerei mai."

"Tu pensi che io sia una delle tante?"

"Assolutamente no, B," rispose lui guardandola negli occhi.

Beatrice lo ascoltò attentamente, poi gli prese la mano e la strinse forte. "Ecco, questo è ciò che mi importa. André, capisco le tue preoccupazioni. Ma voglio che tu sappia che non sei solo in questo. Affronteremo tutto insieme. Non importa quanto difficile possa essere, sono qui con te. Siamo qui, e mi sono ripromessa di non rovinare tutto, anche se sono un fottuto casino. Non permetterò che la paura ci impedisca di vivere quello che abbiamo. Se ci sono delle sfide, le supereremo insieme. Voglio vivere ogni momento con te, senza rimpianti. E poi, non mi importa di ciò che gli altri possano pensare. Ti sembro una che dà peso a queste cose? Non mi è mai importato del giudizio delle persone, non vedo perché debba iniziare ora a farmi delle paranoie."

Le sue parole erano sincere e cariche di emozione. Andrea sentì un calore invadergli il cuore. La determinazione e il sostegno di Beatrice gli diedero la forza di affrontare le sue paure. La abbracciò stretta, grato di avere accanto una persona così speciale.

"Insieme," ripeté Andrea, quasi in un sussurro. "Affronteremo tutto insieme."

"Signor João, non credevo fosse un tipo che si preoccupa per queste cose."

"Neanch'io, ma quando si tratta di te non lo so, mi hai incasinato, B. Mi hai incasinato nel modo più bello che esista."

In quel momento, entrambi si resero conto che, nonostante le incertezze, quel sentimento indefinito e il rispetto reciproco sarebbero stati la loro guida. E con quel pensiero, decisero di godersi il presente, lasciando al futuro il compito di risolvere i suoi enigmi.

Mentre erano ancora avvolti nel loro abbraccio, il telefono di Andrea vibrò. Era un messaggio su WhatsApp. Aprì la chat e vide che era Fabio a scrivergli. Aveva inviato una foto scattata a loro insaputa: lui e Beatrice, seduti sul ponte della barca, mentre guardavano il tramonto. Era un'immagine bellissima, piena di serenità e complicità.

Andrea rise e mostrò la foto a Beatrice. "Guarda, Fabio ci ha scattato una foto. È stupenda, tu sei stupenda, e non mi riferisco a questo" disse indicando il suo corpo. "Ma a questo" disse picchiettando l'indice sulla tempia, "e per quanto cerchi di nasconderlo, soprattutto per questo" le toccò il lato sinistro del petto.

Beatrice sorrise commossa e lo guardò negli occhi. "Sì, lo è davvero, però smettila altrimenti mi metto a piangere."

"Ma chi, tu? Andre, siamo troppo incasinati per stare insieme, scopiamo e basta," rispose lui, imitandola e prendendola in giro.

"Guarda che ti lascio a secco," lo canzonò lei ridendo.

"Basta che mi lasci dormire con te, però." Andrea la accarezzò dolcemente, sentendo che in quell'istante tutto era perfetto. "Questo momento raffigura in pieno ciò che siamo e soprattutto ciò che sono. E merita di essere vissuto al massimo, senza paure. Sono pronto a tutto, B, purché sia con te."

Beatrice ricambiò la carezza. "Andre," disse con un velo di incertezza nella voce. "Grazie."

"B, sono io a dover ringraziare te, e non smettere mai ti prego, non smettere mai di credere in me, non smettere mai di credere in noi," disse mostrandole la foto.

Beatrice non lo avrebbe mai fatto. Non avrebbe mai e poi mai fatto qualcosa per ferire Andrea. Non avrebbe mai smesso di credere in lui, non avrebbe mai smesso di credere in loro. E glielo avrebbe dimostrato in tutti i modi possibili.

Andrea le prese delicatamente il viso tra le mani, guardandola negli occhi con una tenerezza infinita. "Sei la cosa migliore che mi sia mai capitata,"

Beatrice sentì le lacrime riempirle gli occhi, ma non di tristezza. Erano lacrime di pura felicità, di gratitudine per aver trovato qualcuno che la capiva così profondamente. "Sono qui per te," rispose per poi baciarlo.

"Ma niente cazzate Cambiaso, altrimenti ti spedisco in panchina per sempre," sussurrò sulle sue labbra.

"Fidati di me," pronunciò prima di ricambiare il bacio.

Beatrice si fidava di Andrea?
Andrea si fidava di Beatrice?

I due non solo si fidavano l'uno dell'altro, si stavano innamorando l'uno dell'altro.

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Ciao a tutti come va?

Ho avuto problemi con la sincronizzazione del capitolo, fatemi sapere se riuscite a leggerlo per intero,perché alcuni hanno avuto problemi.
Spero di aver risolto.🥲

Comunque aggiornamento anticipato perché questo weekend sarò fuori città. ❤️

Spero che il capitolo vi piaccia.

Vi ringrazio come sempre per il supporto.

🤍🤍🤍

Alla prossima.
Vi abbraccio🫂.
Eli🫀

Andrea Cambiaso- AC27Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora