Beatrice quella mattina si alzò particolarmente presto. Oggi avrebbe sostenuto il suo ultimo esame e se tutto sarebbe andato secondo i piani, a luglio avrebbe finalmente conseguito la tesi. Parcheggiò l'auto e si diresse di corsa verso l'entrata dell'ateneo. Seppur avesse ancora mezz'ora di tempo, l'idea di arrivare in ritardo la mandava fuori di testa. Con grande sorpresa, davanti alla sua aula c'erano India e Carlotta ad attenderla."Ragazze ma che ci fate qui," Beatrice sorrise, non si aspettava che le sue amiche, in quel periodo super impegnate, avessero avuto il pensiero di raggiungerla lì.
"Non ci saremmo perse questo momento per nulla al mondo," rispose Carlotta.
"Io non so davvero che cosa dire," disse con voce rotta.
"E allora non dire nulla Bea, sappiamo che sei scaramantica, ma andrai alla grande, ne siamo certe," disse India.
"Ah comunque..." disse Carlotta lasciando le parole sospese a mezz'aria.
"Beatrice Violi," Fabio e Hans fecero il loro ingresso aggiungendosi al magico trio.
"Voi siete matti ragazzi, grazie, grazie davvero per essere qui," disse Beatrice commossa.
"In bocca al lupo Bea, spacca tutto, proprio come solo tu sai fare," disse Fabio.
"Vi voglio bene," disse Beatrice asciugandosi una lacrima.
Beatrice si sentiva un po' più tranquilla grazie alla presenza dei suoi amici. Si sedette su una panchina fuori dall'aula e cercò di concentrarsi, ripassando mentalmente i concetti principali del suo esame.
Finalmente arrivò il momento. L'esaminatore la chiamò e Beatrice entrò nell'aula con un profondo respiro. Il tempo sembrò volare, e prima che se ne rendesse conto, aveva risposto a tutte le domande. Il professore le sorrise e le fece un cenno di assenso. Beatrice sentì un'ondata di sollievo e uscì dall'aula con un grande sorriso.
Ad attenderla c'erano ancora i suoi amici, che esplosero in un applauso appena la videro uscire. Beatrice corse verso di loro e venne abbracciata da tutti contemporaneamente.
"Allora com'è andata?" chiese Hans con impazienza.
"bene," rispose Beatrice con un sorriso trionfante. "Il professore sembrava soddisfatto. A luglio mi laureo ufficialmente!"
"Lo sapevo!" esclamò India. "E ora abbiamo una sorpresa per te."
India estrasse due mazzi di fiori colorati da dietro la schiena. "Questo è da parte nostra," disse, porgendole il primo mazzo. "E questo," continuò, "è da parte di Andrea."
Beatrice rimase senza parole. "Andrea?" chiese con un filo di voce.
"Sì," rispose India. "Ha detto che ci teneva molto a farti sapere che ti è vicino, anche se non poteva essere qui oggi."
"Siamo stupiti noi quanto te, ma ci teneva davvero tanto," aggiunse Fabio con un sorriso.
Beatrice sentì il cuore scaldarsi ulteriormente. Era un mazzo di tulipani, i suoi preferiti. E lui si era ricordato di questa cosa. Andrea era in Germania per gli Europei, impegnato in qualcosa di così importante, eppure aveva trovato il tempo e il pensiero per farle avere dei fiori. Questo gesto la colpì profondamente, facendole capire quanto India in fondo avesse ragione sul suo conto e quanto forse davvero lui tenesse a lei, anche a distanza. Avrebbe voluto tanto che fosse lì con lei in quel momento, ma sapeva quanto fosse impossibile come cosa.
Beatrice si sentì sopraffatta dall'emozione e non riuscì a trattenere le lacrime. "Grazie, davvero," disse asciugandosi le lacrime. "E se non avessi passato l'esame?" chiese poi, sorridendo tra le lacrime.

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Andrea Cambiaso- AC27
FanficAndrea, un affermato calciatore sia della Juventus che della nazionale Italiana, e Beatrice, una talentuosa studentessa all'Accademia delle Belle Arti, si incontrano "casualmente" durante un concerto a Torino. Tra sguardi intensi, sorrisi rubati, le...