Capitolo 43🔴

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"Le scuse non hanno lo scopo di cambiare il passato, hanno lo scopo di cambiare il futuro".

-Kevin Hancock

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Un odore dolce si spande proprio sotto il mio naso

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Un odore dolce si spande proprio sotto il mio naso. Ne assorbo la leggerezza, tenue, e inspiro il più possibile, quasi avessi paura di non poterne mai più godere.

I capelli di Venere hanno sempre questo odore particolare; e la sua pelle è dolcezza pura, che delicata ti abbraccia il corpo, facendoti godere del suo splendore.

Perché lei è bella, bellissima.

E lo sarà sempre.

La stringo un po' a me, perché forse ho bisogno di avvertire il suo corpo maggiormente.

Siamo a letto, e il sole si è appena alzato in cielo, timido. Saranno circa le otto del mattino.

Ed io e Venere siamo a letto, a scaldarci a vicenda, coi cuori sincronizzati e le anime a cucirsi le lesioni a vicenda.

Un mugolio spezza il flusso dei miei pensieri; poi un movimento delicato, ed ecco che i suoi occhi azzurri premono contro i miei, inchiodandomi in una frazione che nemmeno riesco a contare. È assonnata, appena sveglia dopo una lunga dormita.

«Buongiorno.» il suo è un sussurro, un piccolo sorriso a contornarle le labbra. Sembra una bambina indifesa, di quelle dolci e innocenti, prive di oscurità.

Eppure tremo al pensiero che Venere di innocente non possiede più nulla, e che i completini di Black Swan ormai ho imparato a conoscerli in ogni sfaccettatura che abbraccia le sue forme meravigliose.

È perfetta in ogni angolo d'oscurità, in ogni ombra d'insicurezza che le deturpa la mente.

Da quando conviviamo ho imparato ad osservarla meglio; e sono state molte le volte in cui l'ho beccata a guardarsi allo specchio, mentre toccava il ventre gonfio dopo cena, o le cosce che a volte considera troppo grandi.

Si è lamentata anche del seno piccolo.

Io invece adoro ogni parte che la compone; le piccole smagliature sui fianchi, lo stomaco gonfio dopo i pasti, e la leggera acne durante le mestruazioni; i capelli sistemati in uno chignon disordinato e le occhiaie dopo un pomeriggio intenso di studio.

La sua più grande insicurezza sono i fianchi, la cellulite lì depositata. E per questo amo baciarla in quei punti ogni volta che ne ho la possibilità.

Lei è maniacalmente perfetta ai miei occhi.

«Buongiorno a te.» le lascio un bacio sulla fronte. Una routine a cui non vorrei mai rinunciare.

Venere si allontana dal mio corpo solo per stiracchiarsi. Poi torna ad abbracciarmi, ed io la stringo ancora. Vorrei bloccare questo momento per sempre, assaporarne ogni secondo, fino a ridurmi allo stremo.

Black Swan [Bruno Bucciarati]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora