Capitolo 44🔴

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⚠️Attenzione! In questo capitolo è presente una scena molto pesante, che potrebbe urtare la sensibilità. Sono consapevole di quello che ho scritto e, per chi scegliesse di leggere, non vi consiglio di ripeterlo nella realtà, in quanto pericoloso.
Ricordate che nei libri si possono scrivere ed inventare molte cose.
Leggete a vostro rischio e pericolo.⚠️



"Non t'accorgi,
Diavolo,
Che tu sei bella
Come un Angelo?"

-Giacomo Leopardi

🌕

Un odore piacevole invade le mie narici, e la mia mente riconosce subito l'aroma del caffè

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Un odore piacevole invade le mie narici, e la mia mente riconosce subito l'aroma del caffè. Apro gli occhi con calma, e riconosco a poco a poco la camera da letto di Bruno, ormai diventata anche la mia. Noto il sole già alto nel cielo, i suoi raggi a penetrare tra gli spiragli della tapparella appena sollevata.

«Buongiorno.» la voce di Bruno giunge delicata, e il sorriso che mi mostra è dolce, genuino, tanto da farmi ricambiare il gesto.

Sposto i capelli dietro le orecchie, e ignoro il fatto che siano sicuramente in disordine.

Mi sistemo per bene, incrociando le gambe, e noto una tazzina fumante tra le mani del moro, che me la consegna l'attimo dopo.

«Stamattina ti ho viziata un po'.» si accomoda di fronte a me «Ma non prenderci l'abitudine.» continua a sorridere, mentre io assaggio il caffè, gustandone l'aroma a dir poco perfetto.

Ultimamente io e Bruno stiamo tentando di andare d'accordo, e pareva quasi ci fossimo riusciti davvero. Ma ieri l'equilibrio già precario del nostro rapporto -che non saprei definire, tantomeno ho intenzione di rifletterci- è andato distrutto.

Abbiamo litigato di nuovo, e Bruno mi ha urlato contro come non era mai accaduto prima. Nei suoi occhi ho letto la furia totale, e per un momento ho notato uno scintillio omicida. Ho rivisto Ettore, la sua pazzia, la sua violenza.

E il mio cuore non ha retto, stavolta.

Erano anni che non piangevo.

E questo mi ha sconvolto.

Ho versato lacrime a spezzoni, e per molto tempo. Parte della notte l'ho trascorsa col viso completamente bagnato, a tentare di ovattare i miei singhiozzi, finché non sono uscita dalla camera per chiedere a Bruno di dormire insieme. Forse l'avrei implorato, se necessario; e ciò che è accaduto dopo è solo il risultato della disperazione, il desiderio l'uno dell'altra che ci accomuna.

Non riusciamo a starci lontano, e forse non ci riusciremo mai davvero.

Eppure non stiamo insieme, risultiamo single agli occhi di chiunque ci conosca. Anzi, teoricamente tutti sanno che ci odiamo.

Forse è vero, forse no.

Ma avverto il cuore martellare nel torace e la spina dorsale colma di brividi ogni volta che Bruno osa soltanto sfiorarmi. E l'eccitazione ammonta subito, riducendo in granelli ogni sprazzo di raziocinio.

Black Swan [Bruno Bucciarati]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora