Yoongi era tipo da romanzo e caffè e musica anni cinquanta da godersi sotto il sole primaverile sul balcone di casa col suo gatto bianco in grembo.
Amava la pace che sprigionava il silenzio, la fiducia delle persone, la tequila, le calamite sul frigorifero di posti che non aveva mai visitato, Seoul, far sentire le persone speciali, le tende a fiori in camera da letto cucite da sua nonna, le mele. E, ovviamente, la filosofia. Filosofia e psicologia erano davvero sottovaluti a parer suo, gli sarebbe piaciuto rendere i giovani più appassionati alla lettura dei pensieri dell'uomo del passato e del presente per aiutarli ad aprire la loro mente. Sperava di starci riuscendo in quei tre anni di insegnamento.Girò a pagina ottantadue e continuò la lettura del libro francese fra le sue mani appoggiato al volante della macchina e nel frattempo trovò una posizione più comoda piegando le ginocchia al petto.
Improvvisamente, sentì il ragazzo seduto sul sedile accanto muoversi leggermente nel sonno fin quando non staccò la guancia dal finestrino e stropicciò pigramente gli occhi mentre sbadigliava.
«Ben svegliato.» Fece Yoongi, senza distogliere lo sguardo dalle parole del romanzo.
«Dove diamine sono?» Il biondino rizzò la schiena e sgranò gli occhi ma fu colpito da un improvviso giramento di testa per essersi alzato così velocemente e dovette stendersi di nuovo sullo schienale.
«In macchina, Jimin.» Ancora continuava a leggere. «Ti sei addormentato mentre ti accompagnavo a casa e non ho voluto svegliarti. Sono le cinque.»
Jimin guardò fuori dal finestrino per notare che sì, si trovavano proprio nel parcheggio del condominio e quella di fronte era la finestra del suo appartamento.
Disperato, si coprì la faccia con entrambe le mani. «Avresti dovuto svegliarmi.»
«No, sei troppo stanco, hai bisogno di dormire.» Chiuse il libro e finalmente lo guardò negli occhi.Da due settimane — o forse qualcosa di più —, Yoongi accompagnava sempre Jimin a casa sua in auto per evitargli quei quaranta minuti di lunga camminata fra incroci e rotatorie pericolose dopo una estenuante giornata di lavoro. In realtà, era diventata un'abitudine dopo che Yoongi aveva visto Jimin svenire nel
bagno della scuola. Era andato in panico, non seppe cosa fare per cui lo afferrò da sotto le ascelle e gli buttò un po' d'acqua in faccia dai rubinetti. Non era sicuro che fosse stato grazie a lui, ma comunque Jimin riprese coscienza un minuto dopo: pressione bassa a causa dello stress e dei pochi zuccheri in circolazione. Jimin non gli disse che accadeva spesso in quel periodo, soprattutto durante le giornate di sole.
Il biondo non poté rifiutare l'offerta di Yoongi di aspettalo ogni giorno per essere accompagnato a casa quando il corvino lo rimproverò in mille lingue del mondo, quasi si strappava i capelli per lo spavento e la preoccupazione.
Jimin l'aveva trovato molto buffo, da parte sua, e gli sarebbe volentieri scoppiato a ridere in faccia. Invece accettò e basta.«Grazie anche per oggi.» Come sempre, Jimin lo ringraziò una volta fuori dall'auto. Stava andando di fretta perché doveva programmare delle verifiche di recupero e alcune lezioni del giorno dopo.
«Non andrai mica a lavorare, adesso, vero?» Yoongi si sporse verso il finestrino aperto con un sopracciglio alzato.
«Hai sempre da ridire su quello che faccio? Filosofo del cazzo.» Jimin afferrò il suo zaino e senza aspettare alcuna risposta camminò verso il portone del palazzo e solo quando ci entrò, Yoongi partì. «Tsk. Che ragazzino.» Rise da solo quand'era ormai arrivato a casa.Ed era così praticamente ogni giorno lavorativo. Poi Jungkook spesso raggiungeva casa di Jimin, condivideva il suo corpo, e ci rimaneva fin quando poteva pur di non subirsi lo sguardo perennemente deluso di Taehyung a casa — non avevano ancora chiarito.
Quel sabato la palestra scolastica era gremita di gente, proprio come ci si aspettava.
Gli spalti divisi a metà tra Wings e Persona, i professori tutti in prima fila.
Taehyung era seduto fra Seokjin e Namjoon, praticamente alla punta opposta di Jungkook.
Dopo la visita a casa di Jin, si stava prendendo un po' di tempo per accumulare le parole giuste e scusarsi senza però confessare i propri sentimenti.

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SCHOOL 𐙚 bts
FanfikceLa Wings High School vanta sette giovani e abili professori. ! romance & bromance (ot7) ! friends to lovers & enemies to lovers ! mutual pining ! fluff & angst & eventual smut ! leggete i tag per le ship (se volete spoiler)