TRE

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NOTA: Jungkook e Taehyung sono solo migliori amici molto affettuosi, diciamo così, che si vogliono troppo bene per comprendere i loro limiti ¯\_(ツ)_/¯ per questo le loro azioni possono confondere, ma se avete un po' di pazienza vi prometto che nei prossimi capitoli sarà tutto più chiaro!

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Ogni domenica significava rigorosamente anime e popcorn per Jungkook e Taehyung, e questa non faceva differenza. Indossavano entrambi i pantaloni del pigiama di cotone blu e una qualunque maglia a mezze maniche.
«Hyung, va bene se rivediamo Assassination Classroom?» Jungkook si sporse sul bracciolo del divano per far arrivare la sua voce fino in cucina dove Taehyung stava preparando i popcorn. Il maggiore raggiunse il salotto, con una mano teneva la ciotola e con l'altra spinse la testa di Jungkook sullo schienale per evitare che cadesse. «Certo che mi va bene.» Rispose, sedendosi accanto al suo amico, e lo fissò sorridendo ampiamente. La domenica era decisamente il loro giorno preferito della settimana.

Il primo episodio iniziò. Nonostante lo conoscessero ormai a memoria, era semplicemente prassi.
Cinque anni prima, quando Taehyung aveva trovato in bacheca il numero di telefono di qualcuno che cercava un coinquilino con cui dividere le spese, non avrebbe mai pensato che quel qualcuno sarebbe diventato il suo migliore amico. Era stato solo grazie a Jungkook che fra i due non c'era mai stato un vero momento di imbarazzo, all'inizio, grazie al suo essere così socievole ma non invasivo, così Jungkook. Era davvero il suo migliore amico, sì, decisamente, niente di più.

Taehyung si accovacciò contro il corpo di Jungkook, la testa sulla sua spalla e i loro piedi coperti da calzini si toccavano e giocavano tra di loro.
«Karma mi ricorda Jimin hyung.» Jungkook indicò il personaggio dai capelli rossi comparso sullo schermo.
«Jimin? Park Jimin?» Taehyung corrugò le sopracciglia, confuso.
«Sì, sai, recita la parte di quello menefreghista e forte ma infondo ama i complimenti, ha solo bisogno di rassicurazioni.»
«Stiamo parlando dello stesso Jimin?»
«Uhm, sì. Ci ho parlato un paio di volte, a me sembra solo timido, non è difficile da capire.» Jungkook si allontanò un po' dal viso di Taehyung per guardarlo meglio durante la conversazione ma il moro si strinse di nuovo al suo braccio.
«Scherzi? È un arrogante di prima categoria.» E continuò a prestare attenzione all'anime.
«Secondo me non avete avuto ancora occasione di conoscervi bene.» Come sempre, Jungkook era ottimista.
Apparentemente il discorso finì lì. Ma quando erano ormai arrivati al quarto episodio e i popcorn erano finiti, Jungkook si mordicchiò un'unghia e non riuscì a star zitto. «Sai, poi, è anche bello. Nel senso, me lo farei.»
Questa volta fu Taehyung ad allontanarsi per decifrare l'espressione del più piccolo. Lui, invece, era scioccato.
«Chi?» Chiese, facendo finta di non aver capito.
Jungkook guardava in basso le sue gambe adesso incrociate. «Oh, andiamo! Puoi ammettere anche tu che Jimin hyung è un gran figo.» Spalancò le braccia, ovvio.
«Non chiamarlo hyung, è solo un collega di lavoro, non tuo fratello.» Taehyung si alzò in piedi, sempre più scioccato, e prese a piegare la sua coperta per scaricare il nervosismo.
«Primo, chiamo tutti hyung a scuola. E secondo, che cazzo ti prende? Ho soltanto fatto un complimento a un ragazzo, non mi pare la prima volta. Parliamo sempre di ragazzi.» Anche Jungkook si alzò e spense la tv, era alquanto confuso e si sentiva giudicato dal suo amico. Taehyung boccheggiò.
«È perché ti sta antipatico? Tranquillo, non me lo faccio. Dicevo solo quello che penso.» Jungkook lo guardò negli occhi, come per dirgli di calmarsi e di non esagerare, poi infilò le pantofole per dirigersi in camera.
Taehyung, dietro di lui, voleva strapparsi i capelli.
«Okay, scusa! Hai ragione, il fatto che a me non vada a genio non vuol dire che lo stesso valga per te. Non so che mi è preso.» Invece sapeva benissimo cosa gli era preso, ma non poteva dirlo.
Seguì il più piccolo fino a quando non si trovarono uno di fronte all'altro rispettivamente davanti alle porte chiuse delle loro stanze.
Jungkook ridacchiò per alleggerire la situazione. «Non prenderla sul serio. Non mi sono arrabbiato.»
Taehyung tentò di sorridergli nonostante il corridoio fosse buio.
«Uhm, okay, buonanotte, allora, domani c'è scuola.» Il moro si sporse in avanti per ricevere il solito bacio della buonanotte.

SCHOOL 𐙚 btsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora