Le maniche della camicia erano arrotolate sui gomiti come sempre, la cravatta leggermente allentata e i capelli tirati all'indietro, dato il caldo di quel Maggio.
Taehyung stava spiegando le tecniche di Giotto, il che gli risultava difficile dato il baccano in classe che non cessava dall'inizio dell'ora a causa di tre alunni in particolare.
«Adesso basta.» Sbottò Taehyung chiudendo il suo libro e alzandosi in piedi. Il suo tono autoritario fece finalmente zittire tutti.
«Lee, Seo, Kang, non avete rispetto per l'insegnante e soprattutto per i vostri compagni che vogliono imparare. Se non vi piace questa materia preferirei non vedervi in classe piuttosto che sentirmi disturbato dal vostro continuo e inutile chiacchierare. Neanche a me piaceva la scuola da ragazzo quindi vi capisco e non vi mando dal preside, ma vi chiedo solo un po' di maturità.» E, senza neanche farlo apposta, la campanella suonò.
Tutti parvero gelati dallo sguardo tagliente e la voce profonda di Taehyung, tanto che fu proprio il moro a lasciare per primo l'aula con passo deciso. Era così amareggiato che non vedeva dove andava e si scontrò contro qualcuno.
«Wo, cos'è questo sguardo agghiacciante, professor Kim? Potrei innamorarmi di lei.»
Taehyung sorrise alla battuta di Seokjin.
«Non ne parliamo.»
Seokjin sapeva che il moro si era riappacificato con Jungkook con la condizione di tagliare i baci, nonostante questa non fosse stata detta esplicitamente. Ma Taehyung pareva star molto bene, finora.Mentre il minore dei due parlava, Seokjin non sembrava star ascoltando, piuttosto si guardava intorno con aria confusa e sospetta.
«Taehyung, non sembra anche a te che tutti mi stiano fissando?»
Taehyung non ci aveva fatto caso prima, ma il suo hyung gli aveva fatto notare che sì, tutti gli studenti in corridoio lo guardavano da capo a piedi e si sussurravano qualcosa nelle orecchie a vicenda per di più storcendo le labbra.
A passi incerti, i due entrarono in aula insegnanti dove Hoseok li accolse rumorosamente.
«Jin hyung!» Quasi urlò. Lo trascinò per un braccio fino a farlo sedere su una sedia e chiuse prepotentemente la porta.
«Huh, Hobi hyung, si può sapere che succede?» Chiese Taehyung, confuso.
Hoseok sembrava davvero impanicato, o forse stava esagerando ogni sua azione come sempre — sembrava essere vicino dal strapparsi i capelli uno per uno.
«Jin hyung!» Urlò di nuovo. «Stanno parlando tutti di te! Tutta la scuola!»
«Sì, questo l'avevo intuito, sai, prima—»
«No! Non capisci.» Lo interruppe e lo prese per le spalle incatenando i loro occhi.
Taehyung incrociò le braccia e si fece serio.
Hoseok prese un bel respiro prima di parlare. «Gira voce che tu abbia tradito tua moglie.»
Seokjin si alzò così velocemente che la sedia si ribaltò all'indietro. «Cosa?!»
La moglie di Seokjin, Yoojin, era la segretaria di un importante CEO di Seoul, non era difficile che potessero partire grandi scandali di lì e non sarebbe stata neanche la prima volta.
Taehyung sgranò gli occhi e questa volta fu lui a prendere Hoseok per le spalle.
«Sei sicuro?»
«Sì, le cheerleaders ne stavano parlando prima in palestra.» Poi si voltò titubante verso Seokjin dall'aria ancora spaventata. «Hyung, tu non l'hai fatto davvero, non è così?»
«Hoseok, ma cosa ti prende! Ovvio che non l'ho fatto! Non potrei mai.» Sussurrò l'ultima parte in un fil di voce.
Per scaricare il nervosismo, stava camminando avanti e indietro mentre mille domande gli tartassavano il cervello.
«Hyung!» Un scossone da parte di Taehyung lo fece riprendere. «Adesso la campanella è suonata. La prima cosa che dovrai fare appena tornato a casa sarà soltanto parlare con tua moglie prima che lo venga a sapere da qualcun altro e inizi a dubitare di te.»
Seokjin annuì, convinto dalla fermezza del suo amico, e deglutì a vuoto.Di certo non fu facile proseguire la giornata né tanto meno spiegare le lezioni del giorno quando dietro i banchi tutti gli alunni lo guardavano disgustati — soprattutto le ragazze.
Pertanto, appena suonò la fine della quinta ora, raccattò le sue cose dall'aula insegnanti il più velocemente possibile e corse a casa.«Ma che ha?» Chiese Jungkook a Taehyung quando vide che Jin li salutò appena.
«Deve parlare con Yoojin. Non hai sentito?»
Jungkook aggrottò le sopracciglia mentre chiudeva la sua tracolla — Taehyung lo trovò molto carino.
«Va a lasciare sua moglie dopo averla tradita?» Parlò Jimin. Il biondo si accomodò tranquillamente su una sedia attorno al grande tavolo sorseggiando il suo caffè caldo durante la sua preziosa ora di buco.
Taehyung non pensavo lo stesse ascoltando nonostante fossero nella stessa stanza.
«Non l'ha tradita.» Ringhiò il moro.
«E tu che ne sai?»
«Io... io conosco il rapporto fra i due. E hanno anche una figlia piccola.» Esclamò.
«Pft, certo. Non sarebbe né il primo né l'ultimo a lasciare una famiglia nella miseria.» Strinse il bicchiere bollente fra le mani.
Taehyung aprì bocca per ribattere prepotentemente, ma prima che ne potesse uscirne alcun suono, Jungkook lo bloccò. «Okay, adesso andiamo, lasciamo perdere fatti che non ci riguardano, mh?» Prese il suo amico per mano, e con l'altra gli afferrò la borsa. «Jimin hyung, ci vediamo oggi pomeriggio.» E portò fuori Taehyung con la forza.
Il moro si era dimenticato che avrebbe voluto continuare a difendere Seokjin perché quel "ci vediamo oggi pomeriggio" detto da Jungkook gli aveva lasciato un'espressione antipatica e piena d'odio sul volto; lui sapeva cosa avrebbero fatto quel pomeriggio e gli dava tremendamente fastidio. Così strattonò la sua mano dalla presa del minore e riafferrò la borsa dalle sue mani aumentando il passo.
«Hyung, non mi dire che ti sei arrabbiato! Non stavo difendendo Jimin!» Gli corse dietro.

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SCHOOL 𐙚 bts
FanfictionLa Wings High School vanta sette giovani e abili professori. ! romance & bromance (ot7) ! friends to lovers & enemies to lovers ! mutual pining ! fluff & angst & eventual smut ! leggete i tag per le ship (se volete spoiler)