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Ho dato la notizia ai miei genitori e non vedono l'ora di diventare nonni. Mia madre vorrebbe venirmi a trovare qui, ma le ho promesso che per Natale scenderemo giù così le presenterò anche Domenico.

Emma invece non mi risponde da mesi e non so che fine abbia fatto. Mi preoccupa la cosa, siamo sempre state legate. La chiamo, le mando messaggi ma niente. Vorrei provare a chiedere a sua madre ma non mi oso più di tanto, non voglio mettere in mezzo la madre che magari ne è pure all'oscuro di questa situazione tra me e lei.

Devo impormi ora di concentrarmi sul lavoro, su di me, sul bambino, su Domenico. Il peggio credo debba ancora arrivare, siamo solo all'inizio. Nelle ultime settimane è tranquillo, sinceramente il lavoro da casa non mi dispiace affatto. Aveva ragione Domenico, ti puoi gestire tranquillamente gli orari, non devi affrontare tutte le mattine il traffico, sei in un ambiente più sereno.

-Tutto bene?- Domenico compare in cucina con una tuta grigia. I miei ormoni, a quella vista, si svegliano. Mi perdo a fissarlo desiderandolo, mi immagino la scena di lui che mi spoglia, mi bacia, mi prende sul bancone della cucina.

-Monica- mi riscuoto dai pensieri e lo vedo che mi guarda con aria preoccupata.

-Si si tutto bene- sorrido. Devo darmi una calmata davvero, non sono mai stata una tipa alla quale piace farlo a ogni ora, in ogni luogo.. Ma con lui, mi sta scombussolando tutto.

-Stamattina ho una riunione, vado in studio e poi ti raggiungo. Se hai bisogno chiamami- mi lascia un bacio sulla fronte. Gli sorrido e lo vedo andare nell'altra stanza chiudendo la porta. Niente, questo suo vizio non riesco proprio a toglierglielo.

Finisco il mio lavoro e dato che non ho nient'altro in programma posso poi godermi il pomeriggio in completo relax. Aspetto che anche lui finisca la sua riunione e poi vado nel suo studio.

-Dimmi- si alza in piedi preoccupato e fa per venire verso di me ma lo fermo. Gli vado io incontro e premo leggermente sul suo petto facendogli capire di risedersi sulla poltrona.

-Sai quelle strane voglia di una donna incinta- sussurro al suo orecchio mentre faccio scivolare una mano sotto la sua felpa. Sono una persona molto introversa ma per l'ennesima volta mi ritrovo a fare io il primo passo, a spingermi verso di lui. Ripeto: colpa degli ormoni. E di lui.

Lui capisce al volo e mi sfila il maglioncino scoprendo con grande sorpresa che non indosso il reggiseno. Gli sfilo la felpa a mia volta e mi stringe dietro la schiena facendo scontrare il suo petto con il mio. Lo bacio, mi lascio trasportare, mi abbandono completamente a lui, come ogni volta, e finiamo a fare l'amore.

Nel pomeriggio riesco a convincerlo a fare due passi. Sta iniziando il periodo più bello dell'anno per me, in giro ci sono già illuminare di ogni tipo, si in città che nelle case. Luci e colori in giro mi mettono allegria, mi sento come una bambina ma non posso farci nulla. In questo particolare periodo dell'anno mi emozioni per qualsiasi cosa, mi potrei trovare a fissare incantata qualsiasi addobbo natalizio, illuminato di mille colori.

-Cosa vuoi per Natale?- chiedo a Domenico.

-Nulla- risponde continuando a guardare avanti.

-Anche una cosa piccola- riprovo ma stavolta non mi risponde. Lo guardo cercando di capire che cosa mai gli può passare per la testa: non è felice come me, anzi. Sembra quasi triste.

-Amore tutto bene?- gli chiedo fermandomi e di conseguenza si ferma anche lui. Si volta verso di me e gli nasce un bellissimo sorriso in volto.

-Puoi ripetere?- chiede avvicinandosi. Lo guardo non capendo ma decido di assecondarlo.

-Ti ho chiesto se va tutto bene-

-No prima- dice.

-Ti ho chiesto che regalo vuoi per Natale- rispondo. Continuo a non capire.

-No, quello che hai detto dopo. Come mi hai chiamato..- dice e di colpo capisco. Lui mi solleva di peso e stringo le gambe intorno al suo bacino, mi tiene stretta e non smette di sorridere. I nostri sguardi si incastrano l'uno nell'altro, perfettamente.

-Ti amo Monica- diventa per un attimo serio ma adesso sono io che non riesco a smettere di sorridere. Ogni suo piccolo gesto nei miei confronti mi rende felice, si sta impegnando, sta abbattendo quella corazza che si era costruito.

-Ti amo anche io- gli lascio un bacio e piano mi fa scendere, mi riprende per mano e continuiamo la passeggiata.

-Non mi devi fare nessun regalo- dice rompendo quell'attimo di silenzio.

-Perché no scusa? E' Natale-

-Sarà una frase fatta, sarà forse troppo smielata per me ma te lo voglio dire perché lo sento dentro di me: tu il regalo più bello che potessi ricevere me lo hai fatto. Anzi più di uno: tu e lei- dice poggiando una mano sulla mia pancia.

-Lui- lo correggo.

-No sarà una lei, ne sono sicuro- si abbassa per lasciare un bacio sulla mia pancia e poi mi riprende per mano.

-Quindi sei incinta?- una voce femminile arriva alle spalle di Domenico. Alzo gli occhi e vedo Sofia. Le sorrido contenta di vederla.

-Domenico lei è Sofia- li presento. Come lui si gira il suo sguardo cambia, diventa serio. Lei sorridente gli stringe la mano.

Mentre io e Sofia chiacchieriamo Domenico evita il contatto visivo con lei e a ogni parola stringe più forte la mia mano, come se avesse paura di qualcosa.

-Andiamo piccola?- si gira verso di me stavolta e vedo che con gli occhi mi sta quasi supplicando di andare via. La saluto inventando una scusa e proseguiamo la passeggiata.

-E' lei- anticipa la mia domanda -E' la ex di mio fratello. Che diavolo ci fa qui?-




No Pain 2 - Into The Storm - [COMPLETA ✔]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora