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Il weekend è passato tranquillo, dopo quella litigata e la sua sceneggiata si è rimesso in riga e si è comportato bene. Ogni tanto aveva i suoi momenti no e non sapeva bene come comportarsi e capisco che non deve essere facile per lui, ma sono felice che si comporti così.

Finisco di preparare il borsone e scendo in salotto. Lo trovo seduto sul divano che fissa fuori, il cielo è coperto, tipico tempo da novembre, ci stiamo avvicinando al periodo più bello dell'anno.

-Io sono pronta- annuncio ma non si muove. Gli vado davanti per vedere se sta bene e alza lo sguardo non appena sono nel suo campo visivo.

-Tutto bene?- gli chiedo.

-Perché non rimaniamo qui? Insomma stiamo bene, solo tu ed io, c'è tranquillità, abbiamo tutto quello che ci serve- mi risponde e non riesco a capire il suo discorso.

-Domani dobbiamo tornare a lavoro- dico. Più che altro io, lui non so esattamente cosa ha da fare, io di certo ho un bel po' di lavoro.

-Lavoro da casa. E tu potresti smettere di lavorare, penserei io a tutto- ha lo sguardo serio.

-Ascolta per quanto mi alletti l'idea non possiamo sparire così da un giorno all'altro. E poi lo sai che non voglio essere viziata, ne tanto meno mantenuta. Alla fine il lavoro che faccio mi piace- gli sorrido.

-Si ma sarebbe tutto più semplice e meno pesante se stessimo qui- mi prende le mani e mi tira verso di se facendomi sedere a cavalcioni su di lui -Niente traffico, niente sveglia la mattina, completa indipendenza del tempo, nessuno che ci rompe le scatole-

-Non sarebbe male ma come la metti con tuo fratello? E l'azienda? Le tue riunioni?- chiedo.

-Posso gestire tutto da qui. E per le riunioni meno importanti farò quelle video, altrimenti salgo in città giusto il tempo dell'incontro e poi tornerei da te qui- mi stringe e finalmente mi sorride.

-Non lo so. Io senza lavoro mi annoierei, non saprei che fare- la sua proposta mi piace davvero, solo io e lui, nessuno in mezzo però non voglio che lui mi mantenga, per quanto abbia soldi da buttare, è uno dei modi per sentirmi indipendente.

-Puoi lavorare da qui. Ti colleghi al tuo computer in ufficio e fai come al solito- mi fissa con un'intensità mai vista, il desiderio che io gli dica di sì e così forte, lo percepisco.

-Ci posso pensare?- chiedo. Lui fa una smorfia e lo guardo male.

-Tu pensaci e se a metà settimana mi dirai di sì, allora facciamo le valigie e veniamo subito qui- i suoi occhi sono fermi nei miei, non danno segno di cedere, di volersi allontanare.

-Non ti facevo tipo da compromessi- accenno un sorriso.

-Infatti non lo sono, o si fa come dico io o nulla. E fidati che alla fine mi dirai di sì- sorride e mi lascia un bacio sulla guancia.

-Grazie- dico e lo abbraccio più forte che posso.

-Andiamo- mi fa alzare, prende il borsone e usciamo.

Durante il viaggio mi addormento e mi risveglio nel garage di casa di Domenico. Mi aiuta a scendere e saliamo in casa. Mi butto sul divano stanca e quando mi sveglio la mattina mi ritrovo nel letto. Opera di Domenico suppongo, non mi ricordo di aver camminato fin qui.

-Buongiorno- mi sorride accogliendomi con un bacio.

-Ci hai pensato?- mi chiede subito.

-Hai detto che a metà settimana ti dovevo dar una risposta. Per cui fino a mercoledì sera non me lo devi chiedere- scendo dal letto e mi vesto sotto il suo sguardo. Mi mette ancora un po' in imbarazzo essere fissata mentre mi vesto.

Quando arriviamo in ufficio, inaspettatamente Domenico sale con me in ascensore e quando le porte si aprono mi prende per mano.

-Forse meglio di no- abbasso lo sguardo e lui molla la presa. Non ho il coraggio di guardarlo in faccia, ho paura che si sia arrabbiato.

-Ci vediamo dopo- mi sussurra all'orecchio con tono malizioso e i brividi che percorrono la mia schiena mi fanno alzare la testa, lo ammiro mentre entra con disinvoltura nel suo ufficio e chiude la porta alle sue spalle.

Mi ricompongo e vado dritta alla mia scrivania. Mi guardo intorno e sono tutti concentrati nel proprio lavoro, per fortuna.

-Passato un buon weekend?- Angelica compare davanti a me e sussulto. Ero immersa nei miei pensieri.

-Ciao, tutto bene, tu?- chiedo per cortesia, anche se non mi interessa ma devo tenermela buona per ora.

-Con Lorenza va benissimo, ci divertiamo un sacco.. Non so se capisci- la guardo e lei mi fa l'occhiolino. Non era questo che le avevo chiesto ma va bene così. Le lascio credere che lei sia interessante.

-Sono felice per voi. Hai visto la mia agenda per caso?- chiedo non trovandola.

-Si scusa l'ho presa io perché Lorenzo mi ha chiesto di controllare degli appuntamenti- mi sorride porgendomi l'agenda e improvvisamente quel campanello d'allarme suona all'impazzata dentro la mia testa.

-Ah ok grazie- mi limito a dire e si congeda con un sorriso. Che diavolo stanno combinando quei due? Perché l'hanno presa? Qui ci sono solo impegni di lavoro di Domenico, di certo non vado a segnare la mia vita privata che potrebbe essere alla merce di tutti.



No Pain 2 - Into The Storm - [COMPLETA ✔]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora