Domenico
Detto. Fatto. Un paio d'ore dopo Lorenzo arriva. Parcheggia e lo faccio entrare.
-Davvero bella- dice guardandosi intorno.
-Sei stato veloce- constato. Da una parte ho fatto bene a dirgli che andavo via, doveva saperlo, ma lo tengo comunque d'occhio.
-Senti chi parla eh- dice ridacchiando. Si riferisce sicuramente a Monica e al bambino che aspetta.
-Dobbiamo decidere cosa fare- dico sedendomi sul divano. Lui mi segue.
-Lei dov'è?- chiede.
-Sta dormendo in camera. E' abbastanza sconvolta. Ha bisogno di riposo- rispondo.
-Non dirmi che le hai raccontato tutto?! Dico ma se impazzito? Quella è una pazza, le può far del male se si sveglia con la luna storta- Lorenzo sbotta e non ha tutti i torti.
-Non avevo scelta. Per proteggerla deve sapere tutta la storia, con lei sto cercando di non avere segreti-
-Cristo ma sei diventato matto? E non è scappata dopo quello che le hai raccontato?- capisco la sua reazione, io ho un uragano pronta a devastare qualsiasi cosa se solo lo lascio uscire.
-No, è ancora con me- sorrido alle mie parole, incredulo di aver trovato una persona come lei.
-Tienitela stretta allora- si alza e gira per casa. So che gli da fastidio il fatto che lei stia con me, che ami me e non lui. Poi ora che è incinta forse è anche più dura per lui.
-Dobbiamo unirci per tenere Sofia lontana da lei-
-Sai che c'è? Veditela da solo. Alla fine è venuta a cercare te, non me. Vuol dire che di me non gliene frega nulla- non può averlo detto davvero.
-Ma qui non stiamo parlando di me. Fossi da solo non ti avrei nemmeno chiamato se per questo. Io ti sto chiedendo aiuto per far si che Monica sia al sicuro. Te lo chiedo per favore. Finché non si risolve, poi potrai tornare a odiarmi. Se ci tieni ancora a lei aiutami- lo supplico. Ha ragione, sto infilando il coltello nella piaga e lo sto rigirando come per torturalo ma non voglio assolutamente questo.
-Cip sei davvero fastidioso delle volte- sbuffa. So di averlo appena convinto.
-Grazie- gli vado incontro e lo abbraccio.
-Hai bevuto per caso?- chiede sorpreso del mio gesto.
-Monica mi sta rendendo una persona migliore- dico. Lui mi guarda e vedo un po' di rabbia e gelosia nei miei confronti e lo posso capire.
-Lorenzo- la sua voce arriva debole dal corridoio. Mi volto e la vedo con addosso la mia felpa grigia che le sta enorme e copre tutto quello che c'è da coprire per fortuna. E' bellissima.
-Ciao- la saluta.
-Che ci fai qui?- chiede confusa.
-Cip mi ha dato la notizia e volevo vedere come stavi- dice ma non è molto convincente.
-Grazie. Sei gentile- gli sorride e lo vedo sciogliersi un po'. Lei fa questo effetto, ne so qualcosa.
-Bhe avete una camera per me o mi tocca il divano?- chiede cercando di cambiare discorso.
-Assolutamente no, non dormirai sul divano. Ci sono delle stanze in più, scegli quella che più ti piace- Monica lo accompagna a vedere le camere.
-Tu dove dormi?- chiede un po' ad alta voce, per farsi sentire anche da me. Lei gli indica la stanza e lui sceglie la camera più lontana rispetto alla nostra.
Quando sono salito per prendere computer e vestiti abbiamo cercato di parlare, ci siamo scontrati e ho capito che questa volta a lei ci teneva davvero e ora sta cercando di tenere le distanze per lei, con me avrà sempre il solito carattere scontroso e mi odierà ma sono felice che con lei le cose si stanno risolvendo e che ci tiene. Mi rassicura soprattutto sul fatto che posso contare su di lui per tenerla al sicuro da Sofia.
Sento suonare al citofono. Vado verso la porta a vedere e non mi stupisco quando la ritrovo di nuovo davanti al cancello. Con una scusa chiamo Lorenzo e distraggo Monica. Lui va al citofono e come la vede sbianca.
-Non scherzavi- esclama.
-Aspettami in camera, non mi chiedere altro. Fidati di me. E non uscire per nessun motivo- la vedo che si sta preoccupando, forse ha capito cosa sta succedendo. Le lascio un lungo bacio e la stringo forte, poi la vedo andare in camera da letto e chiudere la porta.
-Falla entrare- dico.
-Ma ti sei bevuto il cervello? La paternità ti fa straparlare- dice contrario Lorenzo.
-E' l'unico modo- le apro il cancello e la porta. Appena entra sfoggia uno di quei suoi soliti sorrisi finti e subdoli.
-Cercavo Monica. Non mi aspettavo di trovare tutti e due i fratelli Fog- ci squadra da capo a piedi come un predatore di fronte a due prede intento a scegliere chi attaccare.
-Io già non la reggo- Lorenzo agita le mani in aria e si allontana.
-Mi dici che diavolo vuoi?- chiedo.
-Non abbiamo avuto occasione di conoscerci con Monica e vengo a sapere così che è pure incinta. Volevo congratularmi con il padre: Lorenzo di nuovo ti è andata male e hai scaricato tutto su tuo fratello, il quale però stavolta ti ha assecondato. Non siete stati così carini con me però- dice facendo il finto broncio.
-Guarda che non è mio- Lorenzo le risponde e lei sgrana gli occhi. Poi cambia atteggiamento, si volta verso di me quasi arrabbiata.
-Non dirmi che è tuo. Non ci credo. Tu non ne saresti capace. Non ci sei riuscito con me, figurati con una come lei- dice ridendo nervosamente.
-Confermo. E' suo. Io stavolta non c'entro nulla- Lorenzo incalza e lei smette di ridere.
-Dimmi che non è vero- fa per avvicinarsi ma la allontano.
-E' mio. E non potrei essere più felice- le dico convinto delle mie parole.
-Mi state facendo uno scherzo dai- prova ma non è convinta nemmeno lei.
-Chiedilo a me direttamente- Monica compare in salotto.
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No Pain 2 - Into The Storm - [COMPLETA ✔]
Teen FictionSequel di "No Pain" (la trovate sul mio profilo) Ormai la sua vita sta prendendo una piega inaspettata. Saprà gestire tutto il passato che potrà ripresentarsi scombinando gli equilibri appena ritrovati?