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-Magari le assomiglia- non ho mai visto la ex di Lorenzo e mi fa strano che sia proprio lei, sarebbe una coincidenza tutt'altro che casuale.

-Metti in dubbio le mie parole?- chiede con tono più freddo stavolta.

-No, sei sicuro che sia lei?- chiedo.

-E' lei. E tu le devi stare lontana. A maggior ragione ora che aspetti mio figlio-

-Nostro figlio- lo correggo sorridendo.

-Che differenza fa?- continua a tenere un tono duro e mi scuote questa sua risposta.

-Non è solo tuo, è anche mio. Per cui sarebbe più bello, oltre che corretto, dire che è nostro-

-Perché mi devi correggere? Pensi che una volta che nascerà te lo porterò via?- questo suo improvviso cambio di umore, di tono di voce nei miei confronti mi spaventa e mi preoccupa. C'è qualcosa sotto di cui sono all'oscuro.

-Ma che ti prende ora?- chiedo un po' infastidita.

-Lascia stare, non sono affari tuoi- dopo l'ennesima risposta da stronzo mi fermo e lascio la sua mano. Non mi può trattare così, tutte quelle belle parole che mi ha detto, le sta gettando al vento, sono polvere che viene spazzata via e gettata nel primo cassonetto disponibile.

Mi volto e percorro la strada per tornarmene a casa. Non gli permetto di trattarmi così e di certo non mi metto a litigare in mezzo alla gente.

-Dove vai adesso?- mi chiede raggiungendomi.

-A casa- mi limito a rispondere. Lui però mi prende la mano, mi sorprende questo suo nuovo modo. Di solito quando litighiamo e io decido di andarmene lui mi afferra forte il braccio o addirittura mi solleva tipo sacco di patate. 

Mi volto e lo fisso negli occhi. Deve sapere che sono arrabbiata e mi hanno fatto male le sue parole e il suo comportamento. Rimango ferma immobile mentre lui si avvicina a me, senza distogliere lo sguardo.

-Ti ho raccontato solo una parte della storia. Non me la sono sentita di coinvolgerti completamente nel mio passato e in quello di Lorenzo. E tutt'ora non voglio- confessa.

-Forse tu non ti rendi conto ma stiamo per diventare una famiglia, tra qualche mese avrai tra le mani la vita di un'altra persona, di tuo figlio- 

-Se tu sapessi del mio passato te ne andresti, ne sono sicuro- stavolta abbassa lo sguardo e mi stringe forte la mano portandosela al petto.

-Davvero pensi questo? Non sono scappata durante le tue uscite da matto, nonostante quello che mi hai fatto passare in questi mesi e pensi che ti lascerei ora che stiamo aspettando un bambino?- alzo di poco la voce. Pensavo che mi conoscesse, che avesse ben a mente chi sono.

Senza mollare la mia mano si avvicina per poi sorpassarmi e tirarmi. Non faccio resistenza, lo seguo, voglio sapere tutta la storia. Torniamo a casa, chiude la porta e senza sfilarsi il cappotto si siede sul divano.

-Ho di nuovo davanti agli occhi la scena di quando sei scappata da me- confessa -Non avevo subito realizzato ma appena il mio cuore ha iniziato a battere all'impazzata ho capito che ti stavo perdendo e non potevo permettermelo. Non volevo che tu stessi lontana da me. Avevo bisogno di te. Sono corso a cercarti perché eri l'unica luce in fondo al tunnel che avessi mai visto in tutti questi anni- lo guardo mentre parla. Mi siedo di fronte a lui sul tavolino di legno.

-Parlami di Sofia- dico. Qualche minuto di silenzio, poi sollevo lo sguardo e vedo i suoi occhi lucidi.

-Ti ho raccontato che una volta ci ha provato con me. Ecco non è stato solo un caso isolato: ha provato a baciarmi più volte, è riuscita a farsi dare mio fratello il mio numero e mi bombardava di messaggi. Io l'ho sempre rifiutata credimi, ma sembrava che per lei non ci fosse mai fine, ogni mio no per lei era come un invito a insistere. Ho dovuto cambiare due numeri di telefono, prima che lei smettesse e uscisse dalle nostre vite. Quando Lorenzo l'ha mollata stavo male per come si sentiva mio fratello ma al tempo stesso ero sollevato e quando gli ho raccontato tutto lui mi ha dato la colpa dei tradimenti di Sofia, che lo avevo fatto apposta e cose del genere-

-Come può un amore non corrisposto trasformarsi in ossessione e portare alla follia?- non capisco.

-E se è qui vuol dire che non è cambiato nulla. Pensavo che dopo anni ormai si fosse rifatta una vita sua, lontana chissà dove e non l'avrei più rivista. Vederla sorriderti mi ha mandato in bestia: volevo urlarle contro ma ho preferito non dare spettacolo, avrei peggiorato solo la situazione. Lei è pericolosa, è pronta a tutto, è pazza. Per non farsi lasciare da mio fratello ha inventato la storia di essere incinta ma lui non le ha creduto e l'ha cacciata. Poi è venuta da me e mi ha detto del bambino, non ero convinto e quando glielo chiesi a Lorenzo lui negò, che anche se fosse stata realmente incinta, poteva essere anche degli altri con cui è andata a letto. Mi sentivo in colpa. Lei ha provato a tornare nelle nostre vite più volte, dicendo che aveva perso il bambino a causa nostra, che era caduta in depressione. Bugie- lo lascio sfogare. Poi mi siedo sulle sue ginocchia.

-Come si può arrivare a inventarsi una gravidanza?- chiedo incredula.

-Non lo so. Ma è brava a mentire. E' psicopatica e vicino a te non la voglio-

-Sa dove abitiamo. E' lei che mi ha accompagnato a casa quando mi sono sentita male- alle mie parole lui sgrana gli occhi.

-Domani chiamo l'agente immobiliare e gli dico di cercarci un'altra casa. Non possiamo restare qui. Tu non saresti al sicuro. Potrebbe farti del male- non l'ho mai visto così terrorizzato.





No Pain 2 - Into The Storm - [COMPLETA ✔]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora