30

8 5 0
                                    

Domenico

Questo è il periodo che lei ama di più: Natale. Monica vuole fare l'albero di Natale, oggi lo andremo a comprare e sono sicuro che uscirà con un carrello pieno di decorazioni e addobbi natalizi. A me piace il Natale, ma non come lei, si emozioni per ogni singola luce accesa in giro per la città, si meraviglia quando vede addobbi su balconi e negozi. E io non smetto di guardarla sorridendo.

-Guarda che belli- dice indicando diversi alberi di Natale. Mi trascina a vederli e gira tra gli scaffali per ammirare le decorazioni.

-Che ne dici di questo?- le chiedo indicandole un albero più alto di me, verde con sulla punta dei rami la neve finta, e la vedo pensarci su.

-Bello ma è troppo grande. In macchina non ci sta e poi costa troppo amore- dice e mi ritrovo a sorridere come un ebete per il solo modo per cui mi ha chiamato. La attiro a me prendendole il viso fra le mani e le lascio un delicato bacio.

-E questo per cos'era?- mi chiede.

-Ne avevo voglia- le rispondo. Mi sorride e poi sposta lo sguardo dietro di me.

-Mhm questo?- mi indica un albero alto quanto lei, un pochino spoglio.

-Non so..- non voglio che si rattrista ma non mi piace molto.

-Sarebbe perfetto. Con qualche addobbo in più vedrai che sarà bellissimo- dice battendo le mani.

-Ne sei sicura?- le chiedo, sono ancora convinto che l'altro starebbe meglio.

-Per favore..- mi fa il labbruccio al quale io non so resistere e alla fine cedo. Prendo la scatola contenente l'albero da montare e lo appoggio nel carrello. Poi mi trascina, letteralmente, nel reparto addobbi e li si perdere. La vedo che vorrebbe prendere di tutto ma si sta trattenendo. Decido così di prendere tutto quello che lei tocca o mi dice che è carino, mentre lei è distratta.

-Sono indecisa..- si volta verso di me e spalanca gli occhi quando vede cosa ho messo nel carrello -Tu sei matto- dice ridacchiando.

-Manca qualcosa?- le chiedo.

-Mhm- fa per pensarci -Andiamo avanti, qualcosa mi verrà in mente- continua il percorso nel suo meraviglioso mondo fatto di stelle, luci, alberi, decorazioni. Mentre è intenta a sfogliare con gli occhi l'immenso catalogo di luci, chiamo un amico e gli chiedo di raggiungerci con il suo furgone. Poi fermo un addetto appena lo incrocio chiedendogli di mettermi da parte l'albero che avevo visto prima, le farò una sorpresa.

-Forse sto esagerando- esclama e stavolta sbarro io gli occhi vedendo la quantità di luci che ha preso. Poi scoppio a ridere e l'aiuto a sistemare tutto -Meglio se poso qualcosa- fa per tornare indietro ma la fermo.

-Se ti piace prendi quello che vuoi- le dico cercando di tranquillizzarla sul lato economico.

-Ma costerà tantissimo tutta questa roba, non credo di potermela permettere- dice triste.

-Invece sì- prendo un respiro profondo e spero che non se la prenda -Non te l'ho detto prima ma abbiamo il conto cointestato- le confesso e lei rimane seria. Le prendo le mani e continuo -Ti avevo detto che Sofia se n'era definitivamente andata ma non ti ho detto il motivo: tu le hai dato tutti i tuoi risparmi, affinché lei non tornasse più nelle nostre vite. Mi sentivo così in colpa e vedevo che tu rinunciavi a quasi tutto pur di non far mancare niente a me e alla bambina, facevi la spesa contata e a volte mangiavi poco o niente, con la scusa che non avevi fame. Ho provato a restituirti i soldi ma non hai voluto..-

-E non dovevi- mi interrompe.

-Ma non potevo sopportare di vederti stare così, per cui ho deciso che i miei soldi sarebbero diventati anche i tuoi. Sono tanti, persino per me, non so nemmeno quanti ne ho esattamente e sapendo benissimo che tu non stavi con me per quel motivo, questo mi ha spinto ancora di più a fare quel gesto. Per te, per la bambina. Per cui ora non ti dovrai più preoccupare di nulla, soprattutto dal punto di vista economico- le dico e inaspettatamente mi abbraccia. La stringo forte a me e le lascio un bacio fra i capelli.

-Non dovevi- mi ripete con gli occhi lucidi.

-Shh- mi perdo a guardarla e poi scendo sulle sue labbra, che faccio scontrare poco dopo. Mi mancava così tanto baciarla.

-Non so cosa dire..- 

-Monica non devi dire nulla. Ora continuiamo il nostro shopping e poi andiamo a casa. Un albero ci aspetta per essere addobbato- le sorrido e continuiamo il giro.

Nonostante le abbia detto che non c'erano problemi con i soldi e poteva prendere ciò che le piaceva, alcune cose non le ha volute prendere, inventando scuse o semplicemente ignorando alcuni prodotti anche se so perfettamente che li desiderava.

Quando usciamo dal negozio, trovo il mio amico con il furgone, pronto a caricare praticamente metà negozio.

-Ma dove la mettiamo tutta questa roba?- chiede e le indico il furgone.

-Ciao Fabio. Grazie mille- lo saluto e insieme carichiamo tutto sul suo mezzo. Per fortuna ci è stato tutto.

No Pain 2 - Into The Storm - [COMPLETA ✔]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora