Domenico
Questo è il periodo che lei ama di più: Natale. Monica vuole fare l'albero di Natale, oggi lo andremo a comprare e sono sicuro che uscirà con un carrello pieno di decorazioni e addobbi natalizi. A me piace il Natale, ma non come lei, si emozioni per ogni singola luce accesa in giro per la città, si meraviglia quando vede addobbi su balconi e negozi. E io non smetto di guardarla sorridendo.
-Guarda che belli- dice indicando diversi alberi di Natale. Mi trascina a vederli e gira tra gli scaffali per ammirare le decorazioni.
-Che ne dici di questo?- le chiedo indicandole un albero più alto di me, verde con sulla punta dei rami la neve finta, e la vedo pensarci su.
-Bello ma è troppo grande. In macchina non ci sta e poi costa troppo amore- dice e mi ritrovo a sorridere come un ebete per il solo modo per cui mi ha chiamato. La attiro a me prendendole il viso fra le mani e le lascio un delicato bacio.
-E questo per cos'era?- mi chiede.
-Ne avevo voglia- le rispondo. Mi sorride e poi sposta lo sguardo dietro di me.
-Mhm questo?- mi indica un albero alto quanto lei, un pochino spoglio.
-Non so..- non voglio che si rattrista ma non mi piace molto.
-Sarebbe perfetto. Con qualche addobbo in più vedrai che sarà bellissimo- dice battendo le mani.
-Ne sei sicura?- le chiedo, sono ancora convinto che l'altro starebbe meglio.
-Per favore..- mi fa il labbruccio al quale io non so resistere e alla fine cedo. Prendo la scatola contenente l'albero da montare e lo appoggio nel carrello. Poi mi trascina, letteralmente, nel reparto addobbi e li si perdere. La vedo che vorrebbe prendere di tutto ma si sta trattenendo. Decido così di prendere tutto quello che lei tocca o mi dice che è carino, mentre lei è distratta.
-Sono indecisa..- si volta verso di me e spalanca gli occhi quando vede cosa ho messo nel carrello -Tu sei matto- dice ridacchiando.
-Manca qualcosa?- le chiedo.
-Mhm- fa per pensarci -Andiamo avanti, qualcosa mi verrà in mente- continua il percorso nel suo meraviglioso mondo fatto di stelle, luci, alberi, decorazioni. Mentre è intenta a sfogliare con gli occhi l'immenso catalogo di luci, chiamo un amico e gli chiedo di raggiungerci con il suo furgone. Poi fermo un addetto appena lo incrocio chiedendogli di mettermi da parte l'albero che avevo visto prima, le farò una sorpresa.
-Forse sto esagerando- esclama e stavolta sbarro io gli occhi vedendo la quantità di luci che ha preso. Poi scoppio a ridere e l'aiuto a sistemare tutto -Meglio se poso qualcosa- fa per tornare indietro ma la fermo.
-Se ti piace prendi quello che vuoi- le dico cercando di tranquillizzarla sul lato economico.
-Ma costerà tantissimo tutta questa roba, non credo di potermela permettere- dice triste.
-Invece sì- prendo un respiro profondo e spero che non se la prenda -Non te l'ho detto prima ma abbiamo il conto cointestato- le confesso e lei rimane seria. Le prendo le mani e continuo -Ti avevo detto che Sofia se n'era definitivamente andata ma non ti ho detto il motivo: tu le hai dato tutti i tuoi risparmi, affinché lei non tornasse più nelle nostre vite. Mi sentivo così in colpa e vedevo che tu rinunciavi a quasi tutto pur di non far mancare niente a me e alla bambina, facevi la spesa contata e a volte mangiavi poco o niente, con la scusa che non avevi fame. Ho provato a restituirti i soldi ma non hai voluto..-
-E non dovevi- mi interrompe.
-Ma non potevo sopportare di vederti stare così, per cui ho deciso che i miei soldi sarebbero diventati anche i tuoi. Sono tanti, persino per me, non so nemmeno quanti ne ho esattamente e sapendo benissimo che tu non stavi con me per quel motivo, questo mi ha spinto ancora di più a fare quel gesto. Per te, per la bambina. Per cui ora non ti dovrai più preoccupare di nulla, soprattutto dal punto di vista economico- le dico e inaspettatamente mi abbraccia. La stringo forte a me e le lascio un bacio fra i capelli.
-Non dovevi- mi ripete con gli occhi lucidi.
-Shh- mi perdo a guardarla e poi scendo sulle sue labbra, che faccio scontrare poco dopo. Mi mancava così tanto baciarla.
-Non so cosa dire..-
-Monica non devi dire nulla. Ora continuiamo il nostro shopping e poi andiamo a casa. Un albero ci aspetta per essere addobbato- le sorrido e continuiamo il giro.
Nonostante le abbia detto che non c'erano problemi con i soldi e poteva prendere ciò che le piaceva, alcune cose non le ha volute prendere, inventando scuse o semplicemente ignorando alcuni prodotti anche se so perfettamente che li desiderava.
Quando usciamo dal negozio, trovo il mio amico con il furgone, pronto a caricare praticamente metà negozio.
-Ma dove la mettiamo tutta questa roba?- chiede e le indico il furgone.
-Ciao Fabio. Grazie mille- lo saluto e insieme carichiamo tutto sul suo mezzo. Per fortuna ci è stato tutto.
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No Pain 2 - Into The Storm - [COMPLETA ✔]
Teen FictionSequel di "No Pain" (la trovate sul mio profilo) Ormai la sua vita sta prendendo una piega inaspettata. Saprà gestire tutto il passato che potrà ripresentarsi scombinando gli equilibri appena ritrovati?