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Letteralmente le salto addosso. Cadiamo per terra e lei inizia a urlare. Poi mi sento sollevare di peso. Domenico mi allontana da lei mentre Lorenzo l'aiuta ad alzarsi.

-Lasciatemi stare- dico dimenandomi.

-Non vorrai fare male alla bambina- dice ridendo e con una furia mi libero. Ma Lorenzo di nuovo mi blocca.

-Se perderò questo, gliene potrò dare un altro. Tu invece non potrai mai avere nemmeno un capello di lui. Vattene da questa casa, sei solo una psicopatica, Domenico non ti ha mai amata, altrimenti avrebbe messo incinta te e ti avrebbe chiesto di sposarlo. Ma tu per lui non sei nulla, vali meno di zero- le urlo in faccia.

-Le hai chiesto di sposarla?- chiede con gli occhi lucidi. Perfetto ora tenta di fare anche la vittima.

Domenico non risponde ma dall'espressione di Sofia deduco che abbia capito che è vero.

-Dovevo essere io l'amore della tua vita, non lei, nessun'altra. Sai quanto ho fatico per non perseguitare tutte quelle che ti sei portato a letto? Ho dovuto mantenere la calma, tanto sapevo che saresti venuto da me prima o poi. E ora vengo a sapere da una qualunque, incinta di te, che la vuoi sposare? Cos'ha lei che io non ho?- chiede.

-Amore- dice.

-Ma anche io ti amo- ora sta piangendo e urla. Io mi sto calmando ma sono sul punto di esplodere di nuovo. Non capisco come si siano invertiti i ruoli tra me e Domenico. In genere sono io quella calma che usa le parole e lui invece quello che usa le mani.

-La tua è ossessione pura. Non c'è amore in quello che fai e dici. Se tu mi amassi davvero accetteresti il mio rifiuto, accetteresti il fatto che c'è un'altra donna nella mia vita- cerco di regolarizzare il respiro e Lorenzo molla la presa. Faccio dei passi verso Domenico che allunga la mano per prendermi -Accetteresti il fatto che non voglio passare nemmeno un secondo senza di lei. Accetteresti il fatto che sono terrorizzato dall'idea di perderla. Accetteresti il fatto che non vedo l'ora che nasca mia figlia. Accetteresti il fatto che sono felice. E anche se ci fossero delle complicanze e non dovesse nascere, per quanto sarei distrutto, so che lei rimarrebbe con me-

Non mi stacca gli occhi di dosso.

-Come fai a sapere che aspetto una femmina?- chiedo appena realizzo tutto.

-Diciamo sesto senso- risponde asciugandosi quelle due lacrime che ha cercato di tirar fuori.

-Ci hai seguiti in ospedale?- chiede Domenico con tono più duro adesso.

-Forse potrei essermi trovata nel posto giusto al momento giusto- dice abbozzando un sorriso.

-Dobbiamo parlare- le dico fissandola -Da sole- 

Lei sorride sorpresa, mentre i due fratelli si scambiano uno sguardo preoccupato.

-Andiamo- dico portandola fuori. Lancio un ultimo sguardo a Domenico per rassicurarlo. Chiudo la porta finestra del giardino. Con il riflesso non riesco a vedere dentro casa ma sono sicura che tutti e due sono davanti alla porta pronti a intervenire.

-Quanto vuoi?- le chiedo.

-Io non cerco soldi- dice sorridendo.

-Tutti hanno un prezzo, dimmi il tuo qual è- non ho molti soldi ma sono pronta a darle tutti i miei risparmi pur di farla sparire.

-Domenico può darmi di più- continua ma il suo modo di fare mi fa innervosire. La prendo per un braccio e stringo.

-Ora ti farò un assegno, tu lo incasserai, dopodiché sparirai per sempre dalle nostre vite, chiaro?-

-Sembra una minaccia- risponde.

-In realtà non ci sono ancora arrivata, ma il prossimo passo è quello. La vedi quella piscina? L'acqua è abbastanza fredda, fastidiosa e pungente, soprattutto se ti entra nei polmoni- la vedo che cambia atteggiamento nei miei confronti.

-Non ne saresti capace. Sei così indifesa, scommetto che non uccidi nemmeno le formiche- ridacchia.

Non ci penso due volte, la spingo in piscina e mi accovaccio.

-Monica- sento chiamarmi. Ma non mi volto, aspetto che le torni in superfice e poi le poggio una mano sulla testa.

-Il tuo prezzo?- la guardo sfidandola e lei sembra sia quasi avere paura. Faccio pressione sulla sua testa ma lei subito urla.

-D'accordo- dice riprendendo fiato.

-Ma sei impazzita?- chiede Lorenzo aiutando Sofia a uscire dalla piscina.

-Pensi davvero che l'avrei annegata. Persone come lei odiano essere sotto controllo e cedono se sanno di essere in pericolo. Come le ho tirato un pugno e ho visto che non reagiva, ho capito subito cosa dovevo fare. Non ho abbastanza forza per affogarti davvero, ho solo sfruttato una sua debolezza a mio vantaggio. Un po' come hai tentato di fare tu no?-

-Stai bene?- Domenico mi abbraccia da dietro. Annuisco senza staccare gli occhi da Sofia, intenta a leccarsi le ferite, raggomitolata nell'asciugamano che Lorenzo le ha messo attorno alle spalle.

-Il nostro accordo?- chiede Sofia tremando.

-Arrivo- entro in casa, cerco il blocchetto degli assegni e gliene firmo uno, con tutti i miei risparmi.

-Che succede?- chiede Domenico.

-Sono di parola- le passo l'assegno, lo prende titubante per poi leggere l'importo.

-Direi che siamo apposto- dice. Si toglie l'asciugamano e sotto lo sguardo attento dei due fratelli, l'accompagno alla porta e la faccio uscire.

- E' finita?- Domenico mi guarda incredulo.




No Pain 2 - Into The Storm - [COMPLETA ✔]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora