Finalmente mi hanno dimessa e posso tornare a casa. Gli ospedali sono proprio un brutto posto, anche se necessari e ti salvano la vita la maggior parte delle volte.
Nonostante le mie rassicurazioni, entrambi i fratelli mi hanno obbligato a non camminare e ora sono seduta su una carrozzina mentre mi spingono verso la macchina.
-Poi mi spiegate come questa possa entrarci in macchina- dico indicando la carrozzina.
-Basta cambiare auto- dice Lorenzo e poco dopo Domenico si ferma davanti a un fuoristrada enorme, apre la portiera e mi prende in braccio facendomi sedere sul sedile davanti.
-A chi lo avete rubato?- chiedo scherzando.
-La ragazza si sta riprendendo vedo- constata Lorenzo sedendosi nei sedili dietro. E' davvero alto, molto grande e spazioso all'interno. Tutto ovviamente super mega tecnologico.
-Io non mi sarei potuta permettere nemmeno il volante- dico sapendo che avranno speso una fortuna come al solito.
-Però incredibilmente è tuo- dice Domenico e per poco non mi prende un infarto.
-E con quali soldi lo avrei comprato scusa?- se è quello che penso io, appena mi riprenderò lo andrò a rivendere, a me non serve, mi basta la mia macchinina.
-E' il mio regalo per te, per la bimba- dice sorridendo. So che è al settimo cielo, l'ha desiderata così tanto. Spero di riuscire a essere abbastanza forte per entrambi.
-Lo sai come la penso-
-E tu lo sai come la penso- risponde a tono e quando fa così non lo sopporto.
-Ma non me la posso permettere- dico.
-Infatti tu devi pensare solo a guidarla- risponde entrando nel vialetto di casa. Non mi sono accorta di essere già arrivati.
-Aspetta- Lorenzo da dietro mi blocca prima che io possa scendere. Mi apre la portiera mentre Domenico avvicina la carrozzina alla macchina e mi prende in braccio.
-Solo per oggi però- non voglio passare tutta la gravidanza a girare in sedia a rotelle. Posso camminare, le ho gambe mi funzionano ancora per fortuna.
-Come la chiamerete?- una voce femminile alle nostre spalle ci fa voltare tutti.
-Che ci fai tu qui?- dopo un paio di settimane si ripresenta alla porta.
-Volevo fare i miei auguri alla coppia e alla loro bambina- dice sorridendo. Che sta succedendo?
-Lori porta Monica in casa, ci penso io- dice e guardo la scena di lei che mi saluta tutta contenta di rimanere da sola con lui.
-Che sta succedendo?- chiedo mentre cerco di alzarmi.
-No stai seduta, vedrai che adesso la manda via e torna- dice ma non mi guarda in faccia, come se mi evitasse e quando fa così vuol dire che c'è qualcosa che non mi dice.
-Lorenzo- lo chiamo e lui mugola qualcosa ma dandomi le spalle in cucina. Cerco di muovermi con la carrozzina ma è davvero difficile e pesate. O forse sono io che sono impedita.
-Ora basta- dico e con un colpo deciso mi alzo. Non sopporto il silenzio e non sapere le cose. Mi aggrappo al tavolo e piano piano vado verso la porta. Ma nel mentre Domenico entra in casa e sbarra gli occhi.
-Ti avevo detto di stare seduta e di riposare. Che cazzo ci fai in piedi?- è visibilmente arrabbiato. Ma non solo con me.
-Volevo sapere che stava succedendo- dico tranquilla. Gli prendo il viso fra le mani mentre lui mi sorregge dalla vita. Ha gli occhi dilatati, sembra sul punto di esplodere. Mi avvicino piano piano e lo sento un po' rilassarsi, so che effetto gli posso fare. Raggiungo le sue labbra e lo bacio, mi muovo con lui. Il mio corpo torna a fremere, sento i brividi fin dentro le ossa e il mio cuore per poco non scoppia nel petto.
-Mi sei mancata- dice appoggiando la sua fronte contro la mia.
-Cosa ti ha detto?- chiedo sottovoce ma non risponde. Mi solleva prendendomi in braccio e mi poggia sul divano, poi chiama Lorenzo.
-Cip mi dispiace, mi sono distratto un secondo- si scusa Lorenzo ma vedo il fratello con sguardo cattivo.
-Lori che diamine hai combinato?-
-E' colpa mia, lo sai sono testarda- vado in sua difesa cercando di non far accendere un'altra guerra.
-Non intendo ora. Ma con Sofia. Mi ha raccontato tutto. Dimmi che si è inventata tutto come suo solito, che è solo una pazza psicopatica- continuo a non capire. Mi volto verso Lorenzo e la sua espressione cambia.
-Non sapevo davvero che intenzioni aveva. E non sapevo neppure di Angelica- inizia e improvvisamente un campanello suona nella mia testa.
-Voglio la verità- alza di poco la voce Domenico.
Lorenzo inizia a raccontare e ora è tutto più chiaro: sa di me, dove abitiamo, sa ogni cosa grazie a lui. E' stato così meschino ed egoista. Ed ora spiegato i miei strani ma insistenti campanelli che suonavano a ripetizione dentro la mia testa: cercavano di avvisarmi di qualcosa.
-Mi fidavo di te- dico delusa e arrabbiata. Ha permesso che una psicopatica, ossessionata da Domenico entrasse nelle nostre vite, nella mia.
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No Pain 2 - Into The Storm - [COMPLETA ✔]
Ficção AdolescenteSequel di "No Pain" (la trovate sul mio profilo) Ormai la sua vita sta prendendo una piega inaspettata. Saprà gestire tutto il passato che potrà ripresentarsi scombinando gli equilibri appena ritrovati?