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-Dai non ero così pestifera da piccola- dico ridendo. So benissimo cosa ho combinato, non ero proprio un angioletto.

-Oh bhe mettere del bianchetto su un foglio per poi con una scusa farmici appoggiare la mano lasciandomela tutta bianca, no non è essere cattivi- ridacchia facendo la finta offesa e Domenico mi guarda con sguardo malizioso.

-Che c'è?- chiedo mangiando un chicco d'uva.

-Pensavo che fossi stata la classica bambina tranquilla e secchiona- dice sorridendo.

-Lo ero, ma a volte lei mi faceva dei dispetti e io diciamo che mi vendicavo in qualche modo- sorrido e Emma scoppia a ridere.

-Sì, in effetti, anche io la provocavo. Lo ammetto- alza le mani insegno di arresa e tutti scoppiamo a ridere.

-Visto che è un giorno di festa, vorrei iniziare bene il nuovo anno. Ci ho pensato tanto a come rendere speciale questa serata e alla fine non potevo che fare una sola cosa- vedo Domenico che si alza dal tavolo, sposta la sedia e si inginocchia vicino a me.

-Ma amore me lo hai già chiesto e io ti ho detto di sì- lo interrompo.

-Lo so. Ma voglio chiederti un'altra cosa stasera. Mi sposeresti? Stasera?- chiede con una scatolina in mano. La apre e trovo due fedi. Sbarro gli occhi e passo il mio sguardo dagli anelli a lui.

-Ti devo suggerire la risposta? Altrimenti che ci sarei io qua a fare- interviene Emma e non capisco.

La guardo e poi guardo Domenico.

-Loro lo sapevano?- chiedo.

-Sì, gli ho chiesto di venire anche per questo. Emma sarà la tua testimone. So che sogni un matrimonio con l'abito bianco, mentre percorri la navata della chiesa, il pranzo con tutti i parenti. Ma volevo che questo momento fosse solo nostro-

-Monica- Emma mi risveglia dai miei pensieri. Mi conosce, sa che ci sto pensando troppo.

-Sì- rispondo e mi alzo per poterlo abbracciare.

-Solo tu ed io- mi sussurra a pochi centimetri dalle mie labbra.

-Andiamo a sistemarci- Emma mi prende per un polso e mi porta in camera da letto per cambiarmi, mi fa indossare un vestito, tacchi e poi mi trucca.

-Non serve tutto questo, a lui piaccio anche con un pigiama- sorrido pensando alla sua espressione ogni volta che mi vede con addosso le sue felpe.

-Nono, è il tuo matrimonio, non vorrai arrivare tutta in disordine- Emma sa come la penso e sa anche essere parecchio convincente.

-Grazie- le dico e lei mi sorride allo specchio.

-Dovrai poi ricambiare prima o poi- mi fa l'occhiolino e ridiamo insieme. Mi erano mancati questi momenti con lei.

-Finito- mi guardo per bene allo specchio e non ci posso credere. Mi sento bella.

-Hai fatto un miracolo- le dico con gli occhi lucidi.

-Non piangere, non è il momento o il mascara cola tutto- dice anche lei con gli occhi lucidi.

-Lo dici più a me o a te stessa?- le chiedo ridendo, vedendola in difficoltà.

-Entrambe- dice sventolandosi le mani davanti agli occhi nel tentativo di far asciugare le lacrime.

-Andiamo- mi avvicino alla porta prendendo un bel respiro profondo.

-Ah aspetta. Devi mettere qualcosa di vecchio, qualcosa di blu e qualcosa di prestato- dice Emma e la vedo che fruga nella borsa.

-Te la ricordi?- mi porge poi una spilla.

-L'hai tenuta?- chiedo.

-Ovvio- risponde e l'abbraccio

-E' la spilla che ti ho regalato io quando eravamo piccola- dico e Emma mi aiuta a indossarla fra i capelli.

-Ora possiamo andare- Emma mi spinge poi delicatamente dalle spalle per farmi uscire.

In salotto trovo Domenico vestito con completo nero e camicia bianca. All'occhiello una rosa rossa. Gli sorrido: non posso crederci che sta succedendo davvero.

-Ma come hai fatto?- di fronte a noi c'è il sindaco in persona del paese.

-Lo sai che so essere molto persuasivo- mi sussurra all'orecchio e un brivido mi pervade la schiena.

-Ti amo-

-Ti amo anche io-

Manca poco alla mezzanotte, il celebrante ripete tutto il rito e aspettiamo i rintocchi della mezzanotte per scambiarci le fedi.

-Lasciate il vecchio anno da fidanzati e cominciate il nuovo in una veste diversa, con più responsabilità e consapevolezze. Per questo, con il potere conferitomi, io vi dichiaro Marito e Moglie- aspetto il cenno del sindaco e poi mi avvicino a Domenico, impaziente di baciarlo come mio marito e stringerlo a me.

Il sindaco poi si congeda e lo ringrazio per aver fatto uno strappo alla regola ed essere riuscito a fare questo miracolo.

-Auguriii- urlano Emma e Luca.

-Grazie davvero. Dopo tutto quello che è successo, questo è uno dei modi migliori per poter inaugurare l'anno che verrà- e lascio sfogo alle mie lacrime.

-Non potrei essere più felice. Nessun posto sarebbe come te- Domenico mi prende in braccio ed Emma inizia a scattarci delle foto, suggerendoci ogni tipo di posizione possibile, come se fossimo fotomodelli.

-Adesso tocca a voi- dico e vedo Luca che deglutisce nervoso.

-Più avanti- ridacchia Emma stampando un bacio sulla guancia al fidanzato -Ora pensate a voi. E' il vostro momento, la vostra serata. Come ci si sente?-

-Non è cambiato nulla, ho solo un anello in più al dito- sorrido guardandolo. Ancora non ci credo che siamo sposati.





No Pain 2 - Into The Storm - [COMPLETA ✔]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora