33 HARDIN

25 1 0
                                    

NON ero mai stato così sincero con nessuno in vita mia, ma voglio mettere tutte le carte in tavola.
Tess inizia a piangere. «Come faccio a sapere che non mi farai soffrire ancora?»
Mi ero accorto che tratteneva le lacrime, ma sono contento che non ci riesca più. Avevo bisogno di vedere le sue emozioni: ultimamente è così fredda... Non è da lei. Prima potevo leggerle negli occhi cosa pensava, ma ora c'è un muro. Spero solo che il
tempo che stiamo passando insieme oggi serva a qualcosa.
E che la sincerità di cui sto dando prova deponga a mio favore.
«Tessa, ti ferirò di nuovo, e anche tu lo farai, ma ti assicuro che non avrò più segreti e non tradirò più la tua fiducia. A volte dirai cose che non pensi davvero, e ne dirò anch'io: ma riusciremo a risolvere i nostri problemi come li risolvono tante altre coppie. Mi serve solo quest'ultima possibilità di dimostrarti che so essere l'uomo che meriti. Ti prego, Tessa. Ti prego...»
Mi guarda con gli occhi rossi, mordendosi il labbro. Detesto vederla in questo stato, e detesto me stesso per averla ridotta così.
«Mi ami, vero?» chiedo, ma ho paura della risposta.
«Sì. Più di ogni altra cosa», ammette con un sospiro.
Non riesco a trattenere un sorriso. Sentirle dire che mi ama ancora mi restituisce la vita. Avevo tanta paura che volesse arrendersi, smettere di amarmi e passare oltre. Non la merito, e so che lei ne è consapevole.
Ma ho mille pensieri in testa, e lei è troppo taciturna. Non sopporto questa freddezza. «Cosa posso fare, allora? Cosa devo fare?» chiedo in tono disperato. Sono troppo enfatico, lo capisco perché lei mi fissa come spaventata, o irritata, o... non lo so. «Ho detto la cosa sbagliata, vero?» Mi asciugo gli occhi. «Ci avrei scommesso, sai che non sono bravo con le parole.»
Non ero mai stato così in preda alle emozioni in vita mia, e non è piacevole. Non ho mai sentito il bisogno, né avuto il desiderio, di esprimere le emozioni. Ma per questa ragazza farei qualsiasi cosa.
Rovino sempre tutto, ma stavolta devo rimediare, o almeno provarci.
«No...» singhiozza lei. «Sono solo... non lo so. Voglio stare con te. Voglio dimenticare tutto, ma non voglio pentirmene. Non voglio essere una di quelle ragazze che si lasciano calpestare e maltrattare e restano zitte.»
«Chi hai paura che ti giudichi così?»
«Tutti: mia madre, i tuoi amici... tu.»
Lo immaginavo: si interroga di più su cosa deve fare che su cosa vuole. «Chi se ne frega di cosa pensano gli altri! Una volta tanto, pensa a ciò che vuoi tu. Cosa ti rende felice?»
Mi guarda con quegli occhi grandi e bellissimi, arrossati e gonfi di lacrime: «Tu». Ho un tuffo al cuore. «Sono così stanca di tenermi tutto dentro. Sono esausta per tutte le cose che non ho detto e che
volevo dire.»
«Allora non tenertele più dentro.»
«Tu mi rendi felice, Hardin. Ma mi fai anche soffrire, arrabbiare... mi fai diventare matta, soprattutto.»
«È questo il punto, no? Ecco perché stavamo così bene insieme, Tess: perché siamo male assortiti.» Anche lei mi fa diventare matto e mi fa arrabbiare, ma mi rende felice. Molto felice.
«Siamo male assortiti», ripete lei con un sorrisetto.
«È così. Però ti amo più di quanto potrebbe amarti chiunque altro, e giuro che passerò il resto della vita a farmi perdonare, se solo me lo permetterai.»
Spero che percepisca il dolore nella mia voce, che capisca quanto desidero il suo perdono. Ne ho bisogno, e ho bisogno di lei come di nient'altro in vita mia. E so che lei mi ama: non sarebbe qui se non
mi amasse, ma ho paura che si sia spaventata sentendomi parlare del «resto della vita».
Resta in silenzio, e io sento un vuoto dentro. «Mi dispiace tanto, Tessa... Ti amo così tanto...» mormoro.
Mi coglie completamente alla sprovvista: con un balzo viene a sedersi sulle mie gambe. Poso le mani sul suo bellissimo viso, e lei fa un respiro profondo e appoggia la guancia sulla mia mano.
Mi guarda. «Però si fa come dico io. Non sopravvivrei a un altro cuore spezzato.»
«Faremo tutto il necessario. Voglio solo stare con te.»
«Dobbiamo andarci piano, non dovrei neppure... Se mi fai del male un'altra volta non ti perdonerò mai.»
«Non succederà. Te lo giuro.» Preferirei morire che farle di nuovo del male. Non riesco ancora a credere che mi stia dando un'altra possibilità.
«Mi sei mancato così tanto, Hardin.»
Vorrei baciarla, ma mi ha appena detto che vuole andarci piano.
«Anche tu mi sei mancata.»
Appoggia la fronte alla mia e io sospiro. «Lo stiamo facendo davvero?» chiedo cercando di nascondere il profondo sollievo che provo.
Lei si alza a sedere e io la guardo negli occhi. Quegli occhi che vedo ogni volta che chiudo i miei, da una settimana a questa parte.
«Sì, penso di sì», dice sorridendo.
La cingo in vita e lei si appoggia a me. «Vuoi baciarmi?» la supplico.
Sorride e mi scosta i capelli dalla fronte. Dio, come mi piace quando lo fa... «Per favore?»
Lei mi zittisce posando le labbra sulle mie.

After un cuore a mille pezziDove le storie prendono vita. Scoprilo ora