HARDIN impallidisce. Si strofina le ginocchia. Si passa le mani tra i capelli. Guarda il soffitto e poi il pavimento. Probabilmente spera ancora di potersi sottrarre a questa conversazione.
Ma poi comincia. «In Inghilterra avevo amici poco raccomandabili.
Un po' sul tipo di Jace, diciamo. Facevamo una... un gioco, potremmo chiamarlo... in cui sceglievamo una ragazza... Ciascuno di noi sceglieva una ragazza, e vinceva chi riusciva a scoparsela per primo.»
Mi viene da vomitare.
«Il vincitore otteneva la ragazza più bella per la settimana successiva, e c'era un giro di soldi...»
«Quante settimane?» chiedo, e me ne pento subito. Non voglio saperlo. Ma devo.
«Erano passate solo cinque settimane, e poi una ragazza...»
«Natalie», ipotizzo.
Hardin fissa la finestra. «Sì... Natalie è stata l'ultima.»
«E cosa le hai fatto?» Ho il terrore della sua risposta.
«La terza settimana... James era convinto che Martin mentisse, quindi ha avuto l'idea delle prove da presentare...»
Prove. Quella parola mi tormenterà in eterno. Mi tornano in mente le lenzuola sporche di sangue e inizia a farmi male il petto.
«Non quel tipo di prove...» Ha capito a cosa stavo pensando.
«Fotografie...»
«Fotografie?» domando con sconcerto.
«E un video...» aggiunge prendendosi il viso tra le mani.
Un video? «Hai filmato un rapporto sessuale? Lei lo sapeva?» domando. Ma so la risposta prima ancora che lui scuota la testa.
«Come hai potuto? Come hai potuto fare una cosa del genere a una persona?» Scoppio a piangere.
A un tratto mi rendo conto che non conosco affatto Hardin, e sento la rabbia serrarmi la gola. Istintivamente mi allontano da lui, e vedo il dolore nei suoi occhi.
«Non lo so... non me ne fregava niente. Era divertente... Be', non proprio divertente, ma non mi importava.» La sua sincerità è dolorosa; strano a dirsi, ma lo preferivo quando teneva i segreti.
«Allora, cos'è successo con Natalie?» riprendo, con la voce rotta dal pianto.
«Quando James ha visto il video con lei... ha deciso che voleva scoparsela anche lui. E quando lei l'ha respinto, ha mostrato a tutti il video.»
«Oddio, povera ragazza.»
«Il video si è diffuso così in fretta che i suoi genitori sono venuti a saperlo in meno di ventiquattr'ore. La famiglia era molto conosciuta in parrocchia... non l'hanno presa bene. L'hanno cacciata di casa, e
quando si è sparsa la voce ha perso la borsa di studio per l'università privata a cui doveva iscriversi quell'autunno.»
«L'hai rovinata», mormoro.
Ha rovinato la vita di quella ragazza, come una volta ha minacciato di rovinare la mia. Farò anch'io la stessa fine? Sono già come lei?
«Non era vergine. Era già andata a letto con un altro. Ma è per questo che mia madre mi ha mandato qui. A casa lo sapevano tutti. Io non c'ero nel video. Be', la stavo scopando, ma non mi si vedeva in faccia; si vedevano solo alcuni tatuaggi.» Sferra un pugno sul
palmo dell'altra mano. «Praticamente sono diventato famoso...»
Mi gira la testa. «E lei cos'ha detto, quando ha scoperto cos'avevi fatto?»
«Ha detto che si era innamorata di me... e mi ha chiesto di ospitarla a casa mia finché trovava un altro posto.»
«E l'hai ospitata?»
Fa cenno di no.
«Perché?»
«Perché non volevo. Non mi importava niente di lei.»
«Come fai a parlarne con tanta freddezza? Non capisci cosa le hai fatto? L'hai illusa, hai fatto sesso con lei e l'hai filmato. Hai mostrato il video ai tuoi amici, tutta la scuola lo ha visto, e lei ha perso la
borsa di studio e la famiglia per colpa tua! E non hai avuto neppure la compassione di aiutarla, quando non aveva un altro posto dove andare?» grido alzandomi in piedi. «Dov'è adesso? Cosa ne è stato
di lei?»
«Non lo so, non mi sono preoccupato di scoprirlo.»
La parte più orribile di tutta questa storia è la freddezza con cui la racconta. Mi dà la nausea. Riconosco i punti in comune tra me e Natalie. Anch'io sono rimasta senza un posto dove andare, per colpa di Hardin. Non ho più un rapporto con mia madre, per colpa di Hardin. Mi sono innamorata di lui, e lui mi usava come una pedina in un gioco disgustoso.
Si alza a sua volta ma resta lontano da me.
«Oddio...» Inizio a tremare in tutto il corpo. «Mi hai filmata... vero?»
«No! Certo che no, cazzo! Non ti farei mai una cosa del genere! Tessa, ti giuro che non l'ho fatto.»
Una parte di me ci crede, almeno a questo, anche se non dovrei.
«Quante altre?» chiedo.
«Quante altre cosa?»
«Hai filmato?»
«Solo Natalie... finché sono venuto qui.»
«L'hai rifatto! Dopo tutto quello, l'hai rifatto?» grido.
«Una volta... alla sorella di Dan.»
«Il tuo amico Dan?» Ora capisco. «Ecco cosa intendeva Jace, quando vi siete presi a botte!» Mi ero dimenticata della rissa tra Dan e Hardin, ma Jace aveva lasciato intendere che tra i due ci fossero
tensioni preesistenti.
«Perché l'hai fatto, se lui era tuo amico? Hai mostrato il video a tutti?»
«No, non l'ho mostrato a nessuno. L'ho cancellato dopo aver inviato un fermo immagine a Dan... Non so perché l'ho fatto. Lui mi ripeteva di continuo che dovevo star lontano da sua sorella, perciò mi è venuta voglia di portarmela a letto solo per fargli dispetto. È un vero stronzo, Tessa.»
«Possibile che tu non ti renda conto di quanto è grave tutto questo?»
«Lo so che è grave!»
«Pensavo che la scommessa su di me fosse la cosa peggiore che avevi fatto... ma questo è ancora peggio!»
La storia di Natalie non mi fa soffrire come quando ho scoperto della scommessa di Hardin, ma è più grave, perché più vile e rivoltante, e mi spinge a mettere in questione tutto ciò che credevo di
sapere sul conto della persona che amo. Sapevo bene che era tutt'altro che perfetto ma questo va oltre ogni immaginazione.
«È successo tutto prima che arrivassi tu, Tessa, è il mio passato. Ti prego, lascialo dov'è. Non sono più la stessa persona, tu mi hai reso migliore.»
«Hardin, non ti importa nemmeno di quello che hai fatto a quelle ragazze! Non ti senti neppure in colpa, vero?»
«Sì, invece.»
«Solo perché ora io lo so.» Non ribatte, e io insisto: «Non ti importava di loro, non ti importava di nessuno!»
«Hai ragione! Non mi importa... Non me ne frega un cazzo di nessuno tranne che di te!» grida.
«Questo è troppo, Hardin! Persino per me... la scommessa, l'appartamento, i litigi, le bugie, la riconciliazione, mia madre, tua madre, il Natale... è davvero troppo. Non ho un attimo per respirare
tra questi... questi casini. Chissà cos'altro avrai combinato!»
Ricomincio a piangere. «Non ti conosco per niente, vero?»
«Sì che mi conosci, Tessa! Mi conosci. Quello non ero io, io sono la persona che vedi ora. Sono così, adesso. Ti amo! Farei di tutto per te, per farti vedere che questo sono io, l'uomo che ti ama più di
ogni cosa, l'uomo che balla ai matrimoni e ti guarda dormire, l'uomo che non può iniziare la giornata se tu non lo baci, l'uomo che preferirebbe morire piuttosto che stare senza di te. Io sono questo, ecco cosa sono. Ti prego, non lasciare che questa storia ci rovini. Per favore, piccola.»
I suoi occhi verdi sono lucidi e le sue parole mi commuovono, ma non basta. Fa un passo verso di me, e io ne faccio uno indietro. Ho bisogno di riflettere. «Mi serve tempo. È troppo, tutto insieme.»
Lui sembra sollevato. «Okay... okay... prenditi del tempo per riflettere.»
«Lontano da te», preciso.
«No...»
«Sì, Hardin. Non riesco a pensare se ci sei tu.»
«No, Tessa, tu non te ne vai», sentenzia.
«Non dirmi quello che posso o non posso fare», sbotto.
Sospira e si affonda le mani tra i capelli, tirandoli con forza. «E va bene... e va bene... resta qui, vado via io.»
Vorrei ribattere, ma effettivamente non voglio andarmene. Ne ho abbastanza dei motel, e domani è Natale.
«Torno domattina... a meno che ti serva altro tempo», dice. Si infila le scarpe e va a prendere le chiavi, ma si accorge che sua madre se n'è andata con la sua macchina.
«Prendi la mia», gli propongo.
Annuisce e viene verso di me. «No», lo fermo alzando le mani. «E sei ancora in pigiama.»
Va in camera e due minuti dopo torna vestito di tutto punto. Si ferma e mi guarda negli occhi. «Ti prego, ricorda che ti amo e che sono cambiato», ripete, prima di lasciarmi sola nell'appartamento.
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After un cuore a mille pezzi
ChickLitDOPO IL LORO INCONTRO, NIENTE è stato più come prima. Superato un inizio burrascoso, Tessa e Hardin sembravano sulla strada giusta per far funzionare le cose. Tessa si era ormai arresa al fatto che Hardin... è Hardin. Con il suo carattere, la sua ra...