per sentirmi viva - Kenan Yildiz

con nessuno

Sale su le scale due a due finendo in camera sua che chiude con un calcio sotto le mie risate.
Ho completamente perso la fame.

Mi fa sedere sul lavandino e mi guarda divertito mentre abbasso lo sguardo su miei vestiti infarinati.

<<come la risolviamo questa situazione?>>

Chiedo mentre lui si allontana lasciandomi per poco tempo in bagno tornando poi con dei suoi vestiti.

<<dubito fortemente questi pantaloncini mi stiano addosso>>

Dico guardandoli mentre lui mi porge poi la sua maglietta.

<<intanto mettiti mia maglietta che ti coprirà bene poi stasera quando torni a casa ti infili anche i miei pantaloncini,devi solo guidare e raggiungere camera tua>>

Esprime mentre stringo la sua maglia,guardo poi la porta e capisce subito.

<<non vuoi la mia compagnia?>>

Chiede guardandomi.

<<penso che anche tu ti devi cambiare>>

<<io basta che faccio questo>>

Dice togliendosi la maglia lanciandola nel cesto rimanendo senza,resto un po' a guardarlo scuotendo la testa ed esce dal bagno mentre io tolgo i miei vestiti infilando la sua maglietta che mi arriva a metà coscia,cerco di infilare il pantaloncino ma in vita non si stringono abbastanza e potrei perderti tranquillamente camminando,sono certa che ne avesse altri ma mi vuole così a quanto pare,e così mi avrà.

<<chi la pulisce questa farina a terra?>>

Chiedo entrando in cucina a piedi nudi mentre lui mi squadra.

<<ti va di darmi una mano?mentre io stendo l'impasto e lo condisco,tu passi velocemente la scopa>>

Dice indicandomela all'angolo.

<<ah tu combini guai e io li risolvo?>>

<<di guai ne combini pure tu e non pochi>>

Dice mentre lo guardo divertita.
Ovviamente ha avuto la bellissima idea di rimanere a petto nudo e io non riesco a levargli gli occhi di dosso,come si potrà?
Prendo la scopa e inizio a passarla dove era rimasta la farina per poi abbassarmi usando la paletta sistemando tutto.

Mi sistemo il divano mentre la pizza sta in forno,penso di non aver provato dei divani così comodi,ho appoggiato la schiena su un enorme cuscino per poi stendere le gambe in avanti incrociando i piedi.

<<comoda?>>

Viene con un bocconcino di mozzarella tra le dita.

<<mai stata così comoda,quello è mio?>>

<<te lo meriti?>>

<<io penso primo di si,ho pure pulito la tua cucina>>

Dico allungando la mano mentre lui si avvicina a me inserendomela sulla bocca facendomi ridere,la mastico sotto il suo sguardo e prende posto sedendosi accanto al mio corpo.