mai abbastanza

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Questi ultimi mesi sono stati a dir poco frenetici,tra importanti esami,un tirocinio durato non molto ma che mi ha cambiato la mia intera routine che devo recuperare man mano.
Ho avuto poco tempo per me,lo studio è stato intenso e poco è stato il tempo passato in famiglia nonostante viviamo in una casa,come il tempo condiviso con il mio ragazzo che tra impegni ci ritrovavamo insieme solo la sera per le ultime ore prima di addormentarci nello stesso letto l'uno a contatto con l'altro.

Siamo appena entrati nella stagione della primavera e non posso essere altro che felice,la mia preferita decisamente dove puoi uscire con una maglietta a manica corta senza soffrire di caldo o di freddo,la via di mezzo perfetta.

La questione di papà si è riaperta dalla volta in cui lo ha notato lontanamente Nicolò,in quel caso abbiamo pensato di mettere al corrente di questa cosa pure mamma che da amici in comune ha saputo sia tornato in città,con la sua nuova famiglia e che abbia ripreso la sua attività,non c'è più niente da fare,sapevamo che non potevamo più scappare da questo problema,continueremo a conviverci con il pensiero che in un qualsiasi momento potremmo trovarlo per strada,ma io continuerò per la mia di strada e continuerò a voltargli le spalle come ha fatto lui abbandonandoci.

Sono in partenza verso Genova,dove passerò almeno due giorni per staccare un attimo,lo necessito.
Chiudo la valigia e mi siedo sul letto stirando la mia schiena che ne sta risentendo dopo essere rimasta piegata a sistemare i vestiti per un tempo indeterminato,vedo lo schermo del telefono illuminarsi e lo afferro accettando la videochiamata di Kenan.

<<ciao piccola mia ma non sei ancora partita?>>

Dice guardandomi mentre inquadro il mio viso e faccio una smorfia.

<<mi prometti che non ti metti a ridere?ho dormito fino all'una del pomeriggio,mi sentivo così stanca>>

<<guarda che non rimango poi così tanto stupito non è la prima volta che tiri fino a tardi>>

Dice facendomi ridere,passo la mano sul viso e continuo a sbadigliare.

<<come stai?dove sei in questo momento?>>

<<sto bene,sono nello spogliatoio per prendermi giusto 5 minuti,volevo sentirti perché mi mancavi>>

Lo guardo mettendo il broncio e scuote la testa mostrandomi un enorme sorriso che mi fa sciogliere in attimo.

<<non immagini nemmeno quanto manchi tu a me,in questo momento ti avrei voluto qua,sono in assenza di coccole>>

<<ah fosse per me ti raggiungerei subito lo sai,mancano 5 giorni e sarò tuo però e ne avrai tante di coccole a dal punto che mi scongiurerai di smetterla>>

<<non succederà mai perché non sono mai abbastanza le tue>>

Lo guardo sorridere mentre passa la mano dietro la sua nuca mordendosi il labbro.

<<ti devo lasciare?non vorrei che tu faccia ritardo,ti aggiorno appena arrivo a Genova e aspetto la videochiamata più tardi>>

<<va bene piccola,stammi bene e fai attenzione qualsiasi cosa chiamami>>

<<buon proseguimento di allenamento,ti mando un bacio>>

Dico avvicinando le labbra sul telefono,gesto che fa pure lui schioccando un bacio.

<<Ginevra>>

per sentirmi viva - Kenan YildizDove le storie prendono vita. Scoprilo ora